Ho preparato al mio ragazzo una potente miscela di carote, zucchine e cavoli lessi, ierisera. Mi sa che non l'ha potuta digerire bene.
S'è dovuto alzare di notte per - dice lui - guardare la tv.
L'effetto dei cavoli, presumo.
Ho inoltre preparato un tiramisu.
Dio solo sa una "donna di casa in carriera" cosa è capace di fare di fronte a un tiramisu che prepara per la prima volta in vita sua.
Almeno, credo di averci messo un ingrediente fondamentale: l'amore! Ma ho qualche dubbio che possa bastare ai fini di una buona riuscita del dolce.
Non so come sia andata, poiché l'ho sbattuto in frigorifero e lo mangeremo solo oggi. Oddio, mangeremo è una parola grossa! Lo "assaggeremo". In quanto alla possibilità di mangiarlo, si vedrà.
Non ho fatto grandi gaffes durante la preparazione, oltre a sciogliere completamente nel caffè un paio di primi savoiardi (tra le altre cose, non avevo pensato che potessero assorbire così tanto caffè in un sol colpo - avrei dovuto immaginarlo, suppongo).
Ho imparato a maneggiare il robot da cucina, inoltre. Grandi progressi questi!
E ho comprato il cacao in polvere zuccherato quando invece avrei dovuto prendere quello amaro.
Dettagli.
Ah! E nell'impasto col mascarpone, fattosi crema, ho aggiunto una mole considerevole di Bayles. Sarà stata troppa? Ci ubriacheremo mangiando il tiramisu?
Ho esplicitamente detto al mio ragazzo, con apposito tono di minaccia: "Questo tiramisu-prova resterà un segreto tra me e te".
"E se muoio?"
"Meglio: così non potrai riferire a nessuno quello che ti è accaduto".
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