In questi ultimissimi giorni tutte le risorse di cui sono capace sono rivolte solo allo studio.
Ma sono quasi completamente terminate.
Io e questi libri siamo diventati un tutt'uno, oramai.
Ho al posto degli occhi due canali ionici semiaperti e al posto della bocca un nucleo dell'amigdala. Al posto delle gambe ho il tetto e il tegmento e al posto delle braccia i due lobi del talamo. Anziché parole, dalla mia bocca vengono rilasciate sostanze chimiche trasmettitrici. Le mie mani si stanno ramificando in dendriti e i miei capelli sono una fitta foresta di neuroni. Per quasi tutto il giorno sono situata caudalmente alla scrivania e dorsalmente alla sedia. Non ho il tempo neanche per un breve giro del cingolo. E se lo faccio, sono gravi guaine mieliniche per la mia preparazione. Ho interposto tra me e il mondo circostante una netta barriera ematoencefalica e interrotto temporaneamente ogni sito di legame. La mattina, appena sveglia, ho una bassissima soglia di attivazione e se mi si parla non ci capisco un tubo neurale. Gli studi procedono con conduzione saltatoria. Sarei piuttosto intenzionata ad una migrazione cellulare dalla mia stanza.
Non vedo l'ora di tornare al potenziale di riposo. Dopo questa esperienza, quando sarò diventata niente meno che un citoscheletro, potrete fare di me una santissima... pia madre.
BELLISSIMO :D :D :D :D !! (... non ho il tempo neanche per un breve giro del cingolo è troppo bella... :) ..) .... Troppo forte :D !
RispondiEliminaGrazie! Diciamo che... ho pensato molto a te mentre la scrivevo!
RispondiEliminaE come ci siamo già dette, rende perfettamente l'idea: è così che ci si riduce, no? ;-)