Scritta scorrevole

"Go as far as you can see, when you get there, you'll be able to see further" (T. Carlyle)

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Insegnante di inglese appassionata di scrittura e di fotografia e profondamente innamorata degli animali. Questo blog è un ampio rifugio in cui condivide passioni, letture, riflessioni, novità sui suoi libri e molto altro. INSTAGRAM: @simona_giorgino (profilo autrice), @photosfromthewind (profilo fotografico).

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mercoledì 3 luglio 2013

Manca sempre qualcosa...

Si ottengono spesso molte cose nella vita, ma non sempre sono sufficienti. Anzi, non lo sono quasi mai. Ho ottenuto molte cose, ma sento che mancherà a lungo l'affermazione nella società, un ruolo mio, un lavoro che mi soddisfi, che abbia a che vedere con gli studi compiuti. Mi manca la capacità di farmi scivolare i gesti, le parole. Sono due delle mille cose che servono per essere felici. La possibilità di essere qualcuno, di affermarsi attraverso la moltitudine, guardando negli occhi del simile, riconoscendosi a vicenda, chiedendo inconsciamente un sì riguardo al tuo valore. 
All'uomo manca spesso qualcosa. Non è forse, in fondo, sempre in vena di cercare? Cerca qualsiasi cosa in ogni momento della vita: cerca un lavoro, un futuro, la persona della sua vita, la voglia di fare, un periodo di relax, la tranquillità, l'amore, l'affetto, le certezze, cerca le chiavi di casa, gli occhiali da sole, la tessera elettorale, cerca di imporsi un obiettivo, e di raggiungerlo, di diventare qualcuno, di essere utile, di vendicarsi, di conquistare, di dimenticare, cerca se stesso, la felicità, cerca delle risposte, il sonno nella notte, la lealtà delle persone, di capire la vita, di farcela, di realizzare qualcosa, di piacere agli altri, cerca una stella cadente la notte di San Lorenzo, una lucina nel cielo che gli conceda la possibilità di esprimere un desiderio, e anche quel desiderio è una ricerca, desidera quello che vorrebbe trovare, cerca di nascondersi, o di farsi notare, cerca i valori perduti, o una persona che creda in lui. 
Penso che l'uomo sia sempre, grossomodo, alla ricerca di qualcosa e che spesso lo faccia nel modo più inconsapevole, senza neppure rendersene conto. Dopotutto, è probabile sia il senso della sua stessa esistenza.
La mancanza è, paradossalmente, sempre presente. Laddove esiste un vuoto, la mancanza lo riempie. La mancanza che si trasforma in incessante ricerca: non ci rende mai passivi.










Simona



giovedì 31 maggio 2012

Si richiede età compresa tra 18 e 25 anni...

Comincio a sentirmi male. 
Mi faccio un giro tra gli annunci di lavoro e cosa vi trovo? 

Si richiede un'età compresa tra 18 e 25 anni.

Una doccia fredda.
No, dico, ma si deve essere necessariamente così brutali? Insomma, usate parole più dolci, usate prudenza quando scrivete certe cose!
Ho 26 anni, corro inesorabile verso i 27, come volete che mi senta di fronte a questa cruda affermazione?
Comincio a essere buona pe'l macello!
Lo so, lo so, chi ha più anni di me in questo momento mi starà odiando, ma datemi il tempo di farmene una ragione! Mi sono appena resa conto di star passando di moda e non mi sono ancora abituata al fattaccio!
E' incredibile. Fino soltanto a qualche tempo fa ero una pivellina - giovanissima - che saltava su un piede solo, orgogliosa della sua giovine etade. Ora eccomi qui, ridotta ai miei 26 anni di vita, scartata dalla società ed esclusa dalle fasce d'età richieste in campo lavorativo.
Come ho osato superare i venticinque anni? Chi me l'ha fatta fare?
Accidenti.

domenica 1 aprile 2012

Novità dal mondo di Alamuna

- Amo la primavera.
- Il mio secondo romanzo è decisamente a un buon punto e non posso dire altrettanto dei miei esami.
- Tra due settimane pongo fine a un capitolo noioso ed estenuante della mia vita.
- Avrei voglia di qualcosa di dolce ma le mie credenze stanno piangendo. 
- Non potete assolutamente non partecipare al Giveaway che mette in palio una copia aggratiss :D del mio romanzo. Giveaway che è stato aperto solo ieri pomeriggio e già conta una cinquantina di iscritti.
- Ma soprattutto non perdetevi la mia intervista sulla rivista online "Oubliette Magazine" realizzata da Pietro De Bonis, scrittore e neo-redattore della rivista, che è già tra le più cliccate!
- Amatevi l'un l'altro.




domenica 22 maggio 2011

Aspettando il Giveaway

Stasera potrei anche dedicarmi - finalmente - alla presentazione del mio Giveaway, comunicandovi le modalità di partecipazione e i premi in palio, ma non lo faccio perché non ho ancora deciso quali saranno le modalità né quali i premi e soprattutto perché sono scomodamente posizionata sul letto con il PC sul grembo, il collo storto e la schiena indolenzita e non vedo piuttosto l'ora di venire via da questa posizione. 
Sì. La posizione in cui mi trovo di solito influenza molto le mie decisioni di vita (e il Giveaway è una decisione importante!). Generalmente, quelle migliori le prendo se sono seduta comodamente a un tavolo o a una scrivania. In posizioni scomode come questa, invece, non mi sento del tutto nel pieno delle mie facoltà mentali. 
Quindi, se vi parlassi del mio Giveaway in questo momento di sofferenza corporea, probabilmente rischierei di mettere in palio un calzino bucato o una confezione di assorbenti (be', l'ultimo, tutto sommato, a chi è di sesso femminile potrebbe anche tornare utile :p). O magari potrei mettere in palio molto di peggio! Insomma, meglio preservarvi, non gradirei essere causa di vostri eventuali traumi psicologici.

E con questo è tutto!

lunedì 16 maggio 2011

È da più di una settimana che...

...sono impegnata in un progetto ambizioso: guarire da un'influenza che mi ha rotto i cocomeri.
Più che altro, si tratta di un raffreddore imperituro e di una tosse dalla natura incomprensibile. Il mio stato di salute attuale non mi sta permettendo di fare niente nella mia vita (niente di appetibile, tipo uscire nel sole, andare alla Coin per comprare un portafoglio che ho adocchiato un secolo fa, raggiungere il mio ragazzo a Perugia, capire se è estate o inverno - ho perso la capacità di sentire le sensazioni corporee: non capisco se fa freddo o caldo e non so se quando ho caldo è perché sono vestita pesante e se quando ho freddo è perché sono vestita leggera).
Ho voglia di indossare i sandali estivi e non posso farlo perché sono segregata in casa nelle mie pantofole ad attendere che la Dea della Guarigione effettui qualche miracolo per me.
Tra domani e mercoledì ho un impegno urgente che temo possa in qualche modo essere rimandato (nuovamente) per il mio precario stato di salute.
Il tutto, poi, accompagnato da un simpaticissimo dente del giudizio che mi ha squarciato una guancia.
Insomma, se vi capita di udire frasi sconnesse, senza senso e dalla pronuncia pressoché impossibile, non entrate nel panico: quella sono solo io mentre bestemmio in aramaico.

sabato 14 maggio 2011

Ragazzi, sono nel panico:

non riesco ad accedere serenamente al mio blog!
Ho capito che c'è stato sto problema di "manutenzione" in cui i nostri blog sono stati temporaneamente bloccati, ma adesso com'è che tutti gli altri blog - forse - sono stati sbloccati e io, invece, ho ancora difficoltà ad accedere al mio?

Sono fiduciosa, in fin dei conti, che tutto tornerà alla normalità, ma mi chiedo quando, come e, soprattutto, il mio post dal titolo La convivenza, dov'è finito???
Voglio dire, ve lo ricordate tutti quel post, non è così? Me lo avete commentato anche in tanti. Mi confermate che non sono una pazza con le allucinazioni ma che avevo davvero davvero scritto e pubblicato qul post sulla convivenza?? Parlavo del ruttomane e della sapientona, del mio ragazzo e della sua mania per gli spazzolini. Lo ricordate, non è vero???
Ebbene, è scomparso.
Ma sono scomparsi anche i commenti che mi avete fatto agli altri post, i ringraziamenti per la mia premiazione (tant'è che Redazione mi ha ringraziata una seconda volta - in verità sono solo scomparsi i vostri commenti!).

Insomma, sono nel panico.
Non posso neanche apportare modifiche, commentare, niente di niente... eppure mi fa scrivere un post O_o.
Torna ad essere quello che eri, blog!

mercoledì 4 maggio 2011

Cacchio caccherelli ridatemi i miei capelli

Vedere serie di capelli lunghi e neri non fa bene alla mia incolumità mentale.
Divento decisamente isterica.
Ho bisogno che ricrescano i miei capelli. Li rivoglio lunghi e belli. Non mostratemi e non parlatemi di capelli lunghi almeno fino a due anni a partire da questo istante.

Alla veneranda età di 25 anni, ho capito che a sbagliare non ci si mette proprio un cacchio, a recuperare ci si impiega anche troppo.

Torna, amico sole!!!

Nuvoloso, lavatrice in movimento, io in attesa dei tecnici Telecom, nuovamente.
Le storie si ripetono. Da uno all'altro, cambiano solo gli stati d'animo. Qualcosa di diverso dobbiamo pur trovarlo. Ma qualcosa non dovrebbe essere di genere femminile? Perché mai diventa maschile?
La risposta dovrebbe essere la seguente: qualcosa nasce come contrazione di qualche cosa, ma nel momento in cui diventa qualcosa diventa anche un pronome indefinito che, generalmente, va concordato al maschile.
Voglio che torni il sole.
Dopo aver osato tirare fuori tutto il guardaroba estivo e mettere via quello invernale, il tempo ha deciso di fare i capricci: ci sono stati financo temporali con tuoni! Che diamine... e va bene, va bene, prometto di non fare più il cambio di stagione a metà aprile...
C'è un detto che dice qualcosa del tipo "se giugno non arriva all'otto non mettere via il cappotto", ma che dicono mai??? Ormai all'otto di giugno è estate inoltrata!
Per fortuna non avevo ancora indossato le scarpe aperte: ogni anno di solito mi diluvia sui piedi.

sabato 30 aprile 2011

Trova la frase sbagliata!

- Oggi non ho pulito casa.
- Non vado di corpo da tre giorni.
- Oggi ho mangiato un gelato, un pacco intero di Oro Ciock ed ora sto per divorare un pacchetto di caramelle gommose.
- L'Inghilterra è l'unico paese in cui si guida sul lato sinistro.
- Se si usa troppo detersivo nel lavaggio, si contribuisce al consumismo e all'anti-ambientalismo.
- Quando vedo serie di capelli lunghi e neri, la mia incolumità mentale corre gravi rischi.
- Quest'estate eviterò le spiagge affollate per mettere in mostra il meno possibile il mio culo molle.

venerdì 29 aprile 2011

- Il mio guardaroba è sempre più ricco in estate.

- Ho terminato il sesto capitolo del mio romanzo.
- Oggi non sono potuta andare al lavoro.
- Domani devo mettere un paio di lavatrici.
- Stamattina ho comprato un paio di orecchini da Bijou Brigitte.
- Ho deciso di tirare fuori le scarpe estive anche se oggi ha grandinato.
- Stasera ho acceso per la prima volta il forno per cuocerci una pizza e alla fine ha attaccato la ventola e io temevo che da un momento all'altro sarebbe esploso tutto.
- Su Sky ho i canali della BBC e di Al Jazeera.
- Quando io e P. litighiamo, a me passa subito e a lui resta per tutta la notte.
- Lunedì ho appuntamento dal dottore.
- Mi devo far crescere la peluria per andare dall'estetista e strappare via tutto.
- Mi sono stati regalati vari cellulari ma io resto fedele al mio vecchio Nokia coi tasti consumati e con l'audio basso.
- So scrivere i messaggi alla velocità della luce e senza guardare la tastiera.
- Il mio Labello sta finendo.
- Mi fa ridere quando gli uomini imitano le donne.
- Assumo troppe kilocalorie al giorno.
- Da settembre palestra.

venerdì 1 aprile 2011

Paranoia da post-pulizie

Dopo aver pulito tutta casa, non oso scendere dalla sedia o andare al bagno con l'angoscia di sporcare.
Mi sembra ovvio!
Ma non potrò starmene qui seduta a vita. Verrei ricoperta dalla polvere.
Dovrò inoltre prepararmi per la mia uscita, proprio tra pochi minuti. Doccia, capelli, trucco, abbiglio... Dio solo sa che casino combinerò!
Ok, promesso. Farò tutto molto piano, dolcemente, sfiorando gli oggetti con una delicatezza inedita, quasi volando in aria per non toccare il pavimento profumato di Fabuloso.
E quando entrerà in casa il mio ragazzo, gli impedirò qualsiasi movimento. Stanco come sarà dopo il suo lungo viaggio, sfido io che non presterebbe la minima attenzione a dove mettere i piedi e le mani! Dritto a letto: e non ti muovere, che mi stropicci le lenzuola!

Come si laveranno mai i... tappeti??

A parte che per usare la lavatrice e fare il bucato in generale oggi bisogna prendersi prima una laurea con tanto di tirocinio.
Ecco. In questi istanti vorrei proprio essere una "lavatricologa" o una "bucatologa". Ma non sono nè l'una nè l'altra. Sono una semplice donna di casa apprendista.
Ci vorrebbe, che ne so, un manuale dal titolo "Lava e impara", diviso in capitoli, da studiare approfonditamente. Già me lo immagino. In copertina una lavatrice con le fauci ed una didascalia con su scritto "Non è poi così malvagia".
M'immagino un manuale diviso in 17 capitoli.
1) Bianchi
2) Colorati
3) Bianchi e colorati insieme
4) Bianchi con spruzzi di colore
5) Bianchi di seta
6) Bianchi di cotone
7) La lana
8) La candeggina
9) L'ammorbidente
10) A quanti gradi?
11) La centrifuga
12) Molto sporchi
13) Molto ma molto sporchi
14) Sporchi ma non troppo
15) Sporchi ma non proprio sporchi sporchi
16) Sporchi ma non così tanto da lavarli
17) Abbiamo capito: prendi tutto e porta in lavanderia

Dio santo!!! Prima che io impazzisca, c'è tra di voi qualcuna laureata in "bucatologia" che potrebbe insegnarmi la formula esatta da applicare ai tappeti? A quale pagina del manuale "Lava e impara" la trovo? E ci sono le soluzioni alla fine del libro? Grazie.

martedì 29 marzo 2011

Un nome che terrò volentieri in mente!

Non che io sia particolarmente felice di alzarmi la mattina per andare a chiudermi in un call center dove per la maggiorparte del tempo, tra un'intervista e un'altra, me ne sto china sul quadernetto da lavoro a riempire il foglio di una fottuta scacchiera bianca e nera. E non a caso tutti i miei quadernetti da lavoro sono a quadretti. Lo debbono essere rigorosamente, sennò come lo passo il tempo?? Ma oggi, almeno, mi è rimasto un ricordo positivo della mia giornata lavorativa (non è che solitamente questo lavoro ti permetta di portarti a casa grandi soddisfazioni). Insomma, ho chiamato una signora che aveva un nome bellissimo. Tutto qui. Ed è da stamattina che me lo ripeto nella testa. Lo avrò sentito qualche altra volta, suppongo di sì, ma stavolta mi ha lasciato qualcosa dentro. È il nome della mia vita, capite? Dovrò assolutamente avere una figlia femmina per poterla chiamare così. Ho pensato anche di dare quel nome alla protagonista del romanzo che sto scrivendo, ma poi mia figlia si chiamerà come la protagonista di quel mio romanzo fallito quando avevo 25 anni?
Uhm. Debbo pensarci bene. Insomma, è importante, no?
O mi prendo una cagnetta e le metto quel nome? No. Troppo complicato. Non ho un appartamento da animali e su di un cane, poi, quel nome sarebbe proprio sprecato!
Sono stata per anni a pensare che Asia o Siria sarebbero stati i "nomi della mia vita". Rimangono nella lista dei miei preferiti, questo si, ma da oggi se n'è aggiunto un altro ed ha anche scalato la vetta piazzandosi in cima!!
Curiosi, eh?? Beh, non ve lo dico!!! 


giovedì 17 marzo 2011

Chissà se...

...volassi insieme al vento, per arrivare fino al cielo, fino al sole e...
No. Non è giornata di poesia.
Dopo una lavatrice di bianchi e l'incertezza se metterci dentro anche il pigiama rosa chiaro e la candeggina, resto in camera a respirare l'aria fresca che entra dalla finestra e a squadrare con aria frustrata il quadretto che si intravede da qui: sole, sole e sole, cielo che più celeste non si può, cime d'alberi agitate da un lieve venticello e la mia voglia di una passeggiata al mare inghiottita dal libro di legge.
Di legge? Ma chi me la fa fare? E' peggio dell'aramaico per me! Eppure mi ritrovo qui a studiarla.
Oddio, studiarla è una parola molto grossa, un'iperbole, un'esagerazione! Diciamo che leggo e sottolineo distrattamente. E attenzione, sono solo alla pagina numero 3 su 1234. Tre su milleduecentotrentaquattro.
Bene.
Vorrei piuttosto fare un discorsetto a quattr'occhi con il signore che mi farà andare fin lì e che mi escluderà seduta stante per mancanza di requisiti dopo avermi illusa di poter imparare 1234 pagine di diritto in meno di un mese e dopo avermi fatto perdere del tempo con i miei esami di psicologia. Lo ammezzerei senza pietà. Idem se fosse una signora.

lunedì 14 marzo 2011

Qualcuno m'illumini d'immenso:

...perché non riesco a caricare i miei video (formato .mov) sul blog? Ho la seconda lezione di arabo che aspetta solo questo per essere pubblicata, Dio santo! Non sono poi di così lunghissima durata (un 5 minuti ciascuno)! Accidenti. Spero di riuscire prima o poi a caricarli.
Con la webcam manco a provarci. Quella strana webcam fa riprese ma poi non ti fa rivedere i tuoi stessi video, capito? E che te li fa a fare, allora? Chiaramente, oltre a non poterli rivedere non c'è neanche speranza di usarli in altri modi e per altri scopi. Rimangono semplicemente lì a prenderti per i fondelli.
O sarà che non ho ancora capito come funziona davvero? E' solo una webcam, non posso essere così rimbecillita!
O forse si?
E comunque, facessero delle webcam più semplificate, allora, alla portata di tutti!
Se qualcuno potesse illuminarmi sull'argomento, ben verrebbe!

martedì 8 marzo 2011

Ho fatto tanti...

...errori nella mia vita.
Ma l'ultimo potevo pure risparmiarmelo: tagliare i miei stramaledetti bellissimi capelli lunghi!
So che c'è gente in grado di capirmi benissimo.
Non posso resistere con i capelli corti. Non sono più io!!!
Devo assolutamente trovare qualche escamotage per ritrovare in qualche modo la mia identità smarrita.
1) Legarli perennemente a codino.
2) Indossare perennemente un cappello (magari chic).
3) Utilizzare parrucche ed extension.
4) Indossare burqa.
Ma nessuna delle precedenti mi appartiene.
Le extension mai. Sarebbero un'offesa ai miei ex capelli lunghi e comunque sono stata sempre contro le extension.
Parrucche no, era chiaramente una battuta.
Sul burqa magari ci faccio un pensierino.
Potrei anche pensare di acquistare cappelli a dozzine, questo si. Cappelli che distolgano l'attenzione dai miei capelli. Anche se preferirei capelli che distogliessero l'attenzione dai miei cappelli. Ma non si può voler tutto dalla vita. E soprattutto non si può voler qualcosa che prima avevi e che ora non hai più e non avrai per i prossimi anni finché non ricresce.
Forse, più logicamente, dovrei inventare o scoprire un pò in giro acconciature miracolose per donne con capelli non più lunghi. Si. Farò una ricerca approfondita sull'argomento. Legare, raccogliere i capelli, applicarci fiori e fermaglietti o inventare qualche acconciatura aiuta a non notare la lunghezza (anzi, la cortezza!) dei propri capelli.
Qualcuno propone qualcosa di lucidamente sensato?

giovedì 3 marzo 2011

Sono pronta...

...per un'uscitina in un pub leccese con un paio d'amici. So già cosa prenderò. Il mio solito panino dal nome L'ancora. "Per me un'ancora, per favore". Suona sempre così bene per il mio stomaco! Già solo all'atto di ordinarlo mi viene l'acquolina in bocca. Ripieno di Cordon Bleau, insalata, salsa rosa e pomodori. Croccantissimo, poi.
Tra l'altro, ho molta fame perché non ho mangiato quasi nulla oggi, a parte quelle maledette arachidi divorate una dopo l'altra. E a proprosito di questo. Nel pomeriggio torna il mio ragazzo dal lavoro e scopre subito il pacco di arachidi tostate sulla mia scrivania. Lo guarda con faccia sconvolta. A questo punto io presumo abbia subito notato qualcosa di, come dire, di... diverso. Sfido io: soltanto ieri il pacco era pieno almeno più della metà! Mi guarda sconvolto, come stesse vedendo qualcosa a cui i suoi occhi non potranno mai credere, e le parole che escono dalla sua bocca mi fanno capire che ho appena fatto una vera cazzata a non nascondere quel pacco dimezzato prima del suo rientro. Dice: "Ma devo sigillare le credenze con i lucchetti? Sei una pazza".
Perché, dico io, perché non può capire?

Andrei fermata...

...con un pugno in faccia quando mangio un'arachide tostata dopo l'altra senza curarmi del mal di pancia che verrà, del quale, poi, sono perfettamente consapevole perché mi viene puntualmente tutte le volte che mangio a manciate arachidi tostate.
Ci dev'essere qualcosa che non va in me se continuo a fare tutte le cose di cui conosco benissimo la nocività senza curarmi delle conseguenze. Le persone normali non fanno una cosa se sanno che poi gli si ritorcerà contro, vero? E non mangiano schifezze in abbondanza se sanno che avranno per certo il mal di pancia per il resto della giornata, vero?
Appunto.
Qualcuno si offre volontario per un pugno in faccia?

mercoledì 2 marzo 2011

Elettrodomestici posseduti.

Mi chiedo se tutte le lavatrici del mondo emettano rumori terrificanti e facciano movimenti inquietanti.
Ogni volta che devo avere a che fare con la mia mi preparo come stessi per assistere ad un film dell'orrore. Mi incute inquietudine.
Prima di accenderla mi faccio il segno della croce.
Per tutto il tempo dei passaggi vari, ho continuamente paura che da un momento all'altro possa succedere qualsiasi cosa. M'immagino di tutto: che all'improvviso esploda, che schizzino acqua e detersivo da tutte le parti, che finisca in mille pezzi, che vengano meno i meccanismi interni, che i vicini di casa avvertano i suoi tremolii come fossero forti scosse di terremoto (me li immagino mettersi al riparo sotto ai tavoli) o che ad un tratto sbuchi fuori dal cestello un'entità demoniaca e che io sia costretta a recitare la formula "vade retro" con un crocifisso tra le mani.
Ascoltate bene: io e questa lavatrice abbiamo seri problemi di convivenza e di tolleranza reciproca. Gliel'ho detto diverse volte "Io e te dobbiamo andare d'accordo! D'accordo?".
Non una risposta e ogni volta fa gli stessi capricci.
Capisco che la lavatrice sia un elettrodomestico tra i più rumorosi, ma tutte hanno questa capacità di incutere terrore??
Ora vado a ritirare il bucato. E' la prima volta che provo un tipo di lavaggio nuovo. Se mi ha rimpicciolito i tovaglioli e le tovaglie le rimpicciolisco l'esistenza!

lunedì 28 febbraio 2011

Casalinghe moderne!

Stamattina mattinata di pulizie, indolenzita dalle mie mestruazioni. Non avere niente da fare non è granché bello. Mi chiedo come facciano le casalinghe che per tutto il giorno pensano solo e soltanto a cucinare, lavare, pulire, stirare, e poi di nuovo lavare, pulire, cucinare... Sante donne, lo dico sempre io, sante donne, con tanto di pazienza, laddove lo spazio aperto che conoscono è solo il balcone dove stendono il bucato e i parcheggi del supermercato dove fanno la spesa. Sante donne.
Io tra un lavaggio e un altro devo avere sempre qualcosa da fare. Una sbirciatina al computer o studiare per un nuovo esame. O al massimo un episodio di Sex and the city! Insomma, debbo distrarmi in qualsiasi modo dalla mia condizione di casalinga apprendista. Quindi faccio le cose "a puntate". Ora ho messo la prima lavatrice e sistemato la camera. Finito questo post mi dedico alle altre stanze.
Un poco alla volta e il gioco è fatto! Dev'essere questo il segreto delle "pulizie moderne", sì, quelle delle famose "donne di casa in carriera" ;-)!


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