Non immaginava, lui, la durezza
della vita – e della felicità,
ricercata eternamente
e indelebilmente disegnata sull’anima,
con abbozzi mai chiari, solamente confusi.
Di lui – la follia, e subito dopo,
poi – il vuoto e il silenzio, che coronano il capo
di un uomo forte e robusto qual è,
non di fiori ma di spine,
e lo lasciano irrequieto
seppur sempre al posto suo,
tra mura domestiche di cui non ha mai
compreso – il senso.
S. Giorgino, 21/08/2010
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