L'appuntamento con Il salotto di Simo
oggi vede come protagonisti Maurizio Malavasi e il suo libro "Nottesenzafine",
pubblicato da Leone Editore.
La storia è davvero avvincente, vi suggerisco di leggere l'intervista!
Salve Maurizio, benvenuto nel mio blog! Il libro che andiamo a presentare, Nottesenzafine, è il primo libro che scrivi e pubblichi?
No, è il secondo. Il primo è stato LA NONA MERAVIGLIA ma i diritti sono stati acquisiti da LEONE EDITORE per essere rieditato a fine 2013.
La storia di "Nottesenzafine", che vede come protagonista un adolescente, si svolge dunque in un’unica notte. Come mai la scelta di raccontare questa storia densa di avvenimenti e in un breve arco di tempo?
L'idea mi è venuta tornando indietro con la mente a una sera di fine Luglio di parecchi anni fa quando io e il mio più caro amico abbiamo perso ‘il terzo’ con cui eravamo giunti a una festa sui Navigli di Milano. Dato che ai tempi non esistevano i cellulari e il nostro compagno di feste era così ubriaco da essersi dimenticato di noi, siamo dovuti tornare per forza a casa a piedi... L'unico problema è che vivevamo fuori Milano e che ai tempi eravamo belli squattrinati... così ci siamo incamminati nella speranza di trovare un passaggio o non so che cosa... Sta di fatto che nessuno ci ha caricato, ma essendo un bel sabato sera di fine Luglio ci siamo divertiti ad attraversare a piedi la città in uno dei suoi momenti più belli... nel cuore della movida notturna d'estate... Madidi di sudore e con i piedi fumanti arrivammo alla periferia est di Milano dove per 10.000 lire di corsa extraurbana abbiamo trovato un taxista compassionevole che ci ha portati fino a destinazione… Fu come vedere un miraggio nel deserto... Tuttavia non ci portò nemmeno sotto casa... da buon tassista milanese ci lasciò allo scadere del tassametro e finimmo per farci ancora due chilometri a piedi... Beh... quel viaggio a piedi di ritorno da Milano mi è rimasto così in mente che ho pensato... perché non costruirci una storia sopra? Perché non ambientarlo invece in una fredda notte di Dicembre? Perché non farla vivere a un adolescente che è ancora più squattrinato? Perché non fargliene capitare di ogni così da non riuscire a tornarsene a casa? E soprattutto, perché non tornare indietro nel tempo alla mia adolescenza e collocare il protagonista a fine anni'80...? Chi è nato nei mitici anni '70 non può dimenticare che la sua adolescenza è passata per quegli anni... Questo libro è allora dedicato anche voi... Così è nato NOTTESENZAFINE...
Come hai conosciuto Leone Editore? Consiglieresti questa casa editrice ai giovani alle prime armi che vorrebbero tentare la via della pubblicazione?
Ho conosciuto l’editore alla fiera del libro di Torino appena uscito il mio primo romanzo. Furono attirati dal titolo e io gliene regalai una copia per averne un parere. Mi ricontattarono dopo un paio di mesi informandomi che erano interessati a rieditarlo con una maggior distribuzione e attività di marketing a supporto. E così è partito il tutto.
C’è un messaggio o un significato nascosto dietro alla trama, che vorresti magari comunicare al lettore?
Luca nel giro di una notte riesce a superare tutte le sue ataviche paure: le vertigini, ‘l’attaccar bottone’ con le donne, il fare a botte con qualcuno fino ad arrivare a prendere una pistola in mano… Io non mi auguro certo che la gente arrivi a questo eccesso cercando di superare le proprie paure, ovviamente l’avventura di Luca è estremizzata perché succede tutto in una maledetta notte… tuttavia il mio è un invito ad andare oltre le proprie ansie: serve a tutti noi per vivere meglio con noi stessi e con chi ci è a fianco.
Che cosa diresti ai lettori per spingerli a scegliere il tuo libro? Quali aspetti pensi vadano messi più in evidenza?
Ritengo che NOTTESENZAFINE abbia la giusta tensione e un ritmo quasi vertiginoso. L’avventura notturna è davvero avvincente e mi è spiaciuto quasi che arrivasse l’alba per segnare la fine di tutte le peripezie del protagonista. Quest’ultimo, tra l’altro, è uno di quei personaggi che non vorresti lasciare mai… Il protagonista scopre davvero di tutto in una notte. Tutto di se stesso e delle sue ataviche paure, è un viaggio nel cuore della notte alla riscoperta del proprio IO… La scelta poi di ambientarlo nella ‘Milano da bere’ degli anni ’80 ha un retro gusto di piacevole amarcord per chi l’ha vissuta. Lo consiglio vivamente sia ai teen-ager ma anche ai 30-40 enni di oggi, ovviamente gli adolescenti degli anni ’80… ma anche a tutti coloro che vogliono fare un tuffo nel loro passato ‘adolescenziale’…
Come descriveresti il protagonista del tuo libro utilizzando tre soli aggettivi?
Coraggioso, simpatico e semplice.
C’è qualche autore che preferisci più di altri e a cui ti ispiri quando scrivi?
Come italiani adoro De Caro e il cuore che mette nello scrivere i suoi personaggi. E poi mi fa impazzire Ammaniti, la sua ironia e comicità nel descrivere molte situazioni. Da ex professore di lingua spagnola poi non posso non citare la sensibilità di Neruda e Lorca e la prosa di Garcia Marquez. Da ognuno di questi ho tratto spunto nella mia maniera di scrivere. In pratica troverete NOTTESENZAFINE molto divertente ma anche molto profonda…
Per concludere, vorrei domandarti se hai futuri progetti editoriali. Se sì, puoi già svelarci qualcosa?
Come dicevo prima, a fine 2013 uscirà la riedizione del mio primo romanzo. Il testo lo sto ripulendo, sto cambiando alcuni brani e rimodulando altri passaggi. Il titolo è ancora da definire.
Grazie per essere stato con noi, alla prossima!
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Per info e dettagli:
Simona
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Per rispondere a un'intervista, scrivimi: alamuna@gmail.com
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