Al liceo, mi meravigliavo di come la mia insegnante di matematica fosse sempre in lotta contro il tempo.
Aveva i minuti sempre contati, ci faceva pesare ogni minima distrazione che poteva, in qualche modo, "rubare tempo" al suo lavoro e al programma. Le sue lezioni me le ricordo così: rapide come treni di passaggio. Non ci si poteva perdonare neanche un nano secondo perso a dire una parola fuori posto.
Sono dovuta arrivare a 25 anni per capire che anch'io, più o meno, sono destinata a "lottare contro il tempo". Ragazzi, credetemi! Il tempo mi pare sempre più prezioso e NON MI BASTA MAI. Proprio come la mia ex insegnante. È come se il tempo mi fosse sempre poco e avesse fretta di fuggire. Sono troppo organizzata, so perfettamente "quanto tempo" ci impiego per fare le cose e di "quanto tempo" necessito. E quel che è peggio... non sbaglio mai! Sono un orologio vivente, ho il tempo segnato nella mente, i minuti contati come chili di farina su una bilancia. Vorrei lasciarmi andare e soprattutto lasciar andare il tempo senza soppesarlo sul bilancino del mio cervello. Per non parlare di quando devo fare qualcosa che mi piace particolarmente (ed è infatti specialmente di quello che parlo): il tempo in quei casi - avessi anche tutta la giornata di fronte, o tutta la settimana - VOLA in maniera terribilmente veloce! Di solito, ho la fissazione di fare le cose all'ultimo momento - in vista di un esame o quando devo preparare la valigia, per esempio. Strano, vista la mia lotta contro il tempo. Probabilmente lo faccio perché è ormai una mia insita patologia quella di non avere tempo, e anche quando ne ho mi obbligo a non averne (non so se sono stata chiara). Quando invece devo fare qualcosa con qualcuno, chiedo un'organizzazione "per tempo", perché so perfettamente quanto ci impiego a, che so, prepararmi, finire le mie cose, ecc. Se mi si dicono le cose all'ultimo momento, ragazzi, mi sento tutta scombussolata: odio fare le cose di fretta, ho sempre bisogno del necessario tempo di assestamento.
Tempo, tempo, tempo... anche la parola stessa mi mette ansia: non ce n'è mai troppo!!!
Acciderboli, debbo darmi una frenata temporale, altrimenti rischio di invecchiare precocemente!
Voi avete rapporti particolarmente patologici con il tempo? :D
Ciao, anch'io tempo fa avevo scritto un post sull'argomento..è vero il tempo non basta mai...ed anch'io ho bisogno dei miei tempi per organizzarmi..Se so in anticipo che dovrò fare, organizzare qualcosa sono sempre puntuale..e alla fine lo sono anche quando non me lo dicono prima...ma che stress però..
RispondiEliminaFinchè non si hanno 18 anni il tempo sembra non passare mai..ma oltre i 20...corre come un disperato o siamo noi che incomiciamo a rallentare?
Anch'io sono puntualissima, sempre... è il risultato della mia "perfetta organizzazione temporale", ma, come dici tu, "che stress!" :)
RispondiElimina.. Assolutamente patologici, lavorando in giro per Roma ;) !! Pero', ormai ho anni di "allenamento" ,mi stresso molto meno ! Ciao, baci :)
RispondiEliminaIl tempo! Che argomento incomprensibile: non si sa mai come gestirlo... A volte "non passa", spesso è troppo poco... Chissà chi lo capisce veramente? Il tempo è ciò che ci permette di "fare", negli anni, nelle ore e nei secondi che abbiamo a disposizione; ha a che fare col destino, forse suo alter-ego misterioso; si manifesta sempre nelle maniere più disparate e la coscienza che abbiamo di lui muta radicalmente ad ogni battito di ciglia. Noi esseri umani amiamo il tempo, lo rispettiamo, ma allo stesso tempo ci combattiamo! Rimaniamo proprio noi, nonostante tutto, gli eroi di ogni tempo, con il nostro coraggio, il nostro andare avanti, schivando l’aspetto finito dell’esistenza stessa.
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