Nei sobborghi avremo vissuto –
di una città addirittura disabitata –
se avremo pianto invano,
se non avremo compreso il senso
delle disavventure,
se avremo cercato di dimenticare.
Periferie trascurate non perdonano
la durezza dei ricordi – e questi,
come fiori campestri vorremmo coglierli,
e appassirebbero
dentro ai vasi – Io, invece, li lascerò lì
a crescere, e voi insieme a me –
i campi, e tutti i fiori,
innaffiati, al massimo, da qualcuna
delle nostre lacrime.
S. Giorgino - 23/08/2010
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