Scritta scorrevole

"Go as far as you can see, when you get there, you'll be able to see further" (T. Carlyle)

Informazioni personali

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Insegnante di inglese appassionata di scrittura e di fotografia e profondamente innamorata degli animali. Questo blog è un ampio rifugio in cui condivide passioni, letture, riflessioni, novità sui suoi libri e molto altro. INSTAGRAM: @simona_giorgino (profilo autrice), @photosfromthewind (profilo fotografico).

sabato 31 dicembre 2011

Buon anno nuovo!



Ed è così giunto il momento di augurare a tutti un buon anno nuovo. Che, tra l'altro, è l'unico augurio durante tutto l'anno che faccio con più piacere. Cioè, le feste non sono davvero il mio forte e negli auguri, di solito, non trovo nulla di così esaltante, specie in quelli di Natale. Per non parlare degli onomastici, per me praticamente inesistenti (c'è gente che se la prende di brutto se manchi di augurargli un buon onomastico!). 
Ma l'anno nuovo è una cosa diversa
L'inizio di un anno, alla fine, è solo una convenzione (temporale) inventata dagli uomini stessi, ma comunque c'è, esiste, lo abbiamo fatto esistere, e precisamente coincide con il primo di gennaio. Non sono del tutto in disaccordo con questo. Così gli uomini, volenti o nolenti, si ritrovano di fronte ad un nuovo inizio, e la cosa non è male. Ritrovandosi a fare i conti con l'anno appena passato, si può gioire per i successi avuti o ci si può rendere conto di non aver ancora raggiunto i propri obiettivi. Il nuovo anno, allora, diventa un impulso a dare e a fare di più.
Sono un'accanita sostenitrice del "cambiamento" e dei "nuovi inizi". Sebbene il nuovo anno non sia esattamente un "cambiamento", siamo spesso e volentieri portati a vederlo così, come un nuovo tempo che ci porterà cose altrettanto nuove. Me lo confermate voi, con tutti i vostri post sui propositi per il nuovo anno. La gente ama inconsciamente cambiare, ama fare cose nuove, ama porsi degli obiettivi.  
I miei auguri per l'anno nuovo vogliono sostenere proprio questo: 
porsi tanti obiettivi e lottare per raggiungerli. 
Perché alla fine dell'anno, quella fine che facciamo coincidere con il 31 di dicembre, dobbiamo ritrovarci a dire: "Apperò, come sono stato bravo!".

BUON ANNO A TUTTI!



venerdì 30 dicembre 2011

Ho il tuo numero - Sophie Kinsella

Devo dire di essere rimasta positivamente colpita da questo libro. Chi mi conosce, sa bene che la Kinsella è una delle mie autrici preferite, ma non per questo manco di obiettività. 
In Ho il tuo numero ho sentito come un vero e proprio miglioramento nel suo stile, come se la scrittrice avesse raggiunto la sua perfetta dimensione. Credo abbia superato davvero se stessa.
E' un libro molto ricco, ma la sua ricchezza non crea affatto confusione. La linearità della storia è disarmante. Ogni avventimento è perfettamente incastonato nella trama, come i pezzi di un puzzle o le tessere di un mosaico.
Come tutti i romanzi della Kinsella, Ho il tuo numero rientra nel solito squisito genere dei romanzi ironici, leggeri, divertenti, a lieto fine.
Per quanto mi riguarda, sono arrivata alla fine senza quasi accorgermene, il tempo tra quelle pagine è praticamente volato.

Vediamo un po' la trama, senza ovviamente svelare troppo per preservare coloro che non lo hanno ancora letto!
Poppy è una giovane fisioterapista in procinto di sposarsi. Il suo futuro sposo le ha regalato l'anello di fidanzamento, un prezioso smeraldo appartenente da molte generazioni alla sua famiglia. Ma nel corso di una festa, la sfortuna decide di giocarle qualche brutto scherzetto: nel giro di poche ore perde l'anello di fidanzamento e le viene scippato il cellulare. Una tragedia! Così non può comunicare con nessuno, nessuno può contattarla se il suo prezioso anello venisse ritrovato. Come farà a confessare al suo fidanzato di aver perso l'anello? E, soprattutto, come farà a confessarlo ai suoi suoceri che, secondo alcuni sospetti, non sono esattamente contenti di averla come nuora? A questi pensieri entra decisamente nel panico e, quando le sembra ormai di non poter trovare una via d'uscita dal guaio in cui si è cacciata, succede una cosa, una straordinaria coincidenza: trova un cellulare nuovo di zecca in un cestino della spazzatura. Le serve, il cellulare le serve, e le serve adesso. Non esita quindi ad impossessarsene e ad usarlo, lasciando il nuovo numero a tutti coloro che intanto si stanno  impegnando nella ricerca del prezioso smeraldo. Ma sarà proprio quel cellulare a riservarle qualche sorpresa, legandola alla vita di un'altra persona con cui si ritroverà a condividere un numero di telefono ed un mare di e-mail, messaggi e chiamate. Una sorprendente avventura attraverso il telefonino, che la farà spesso riflettere, la metterà di fronte a delle scelte e anche ad un'amicizia molto particolare.

C'è la giusta dose di ironia che rende il romanzo molto divertente (uno dei più divertenti tra i suoi, oserei dire) e c'è la giusta dose di romanticismo. 
Ho il tuo numero è assolutamente un must have (specialmente per le amanti della Kinsella!).

A buon rendere!

 



giovedì 29 dicembre 2011

I miei propositi per il 2012

Un post sui buoni propositi per l'anno nuovo è d'obbligo. Lo avrei scritto comunque, ma quest'anno mi arriva anche come segnalazione da The Princess, che ha creato il giochino. Si tratta ovviamente di scrivere un post sui nostri propositi per il 2012 e passarlo ad altri dieci blog. Essendo a corto di idee, credo che mi riserverò la comodità :p di passarlo, per il momento, solo alla stessa The Princess, che ha creato il giochino ma ha anche il diritto di partecipare!

Buoni propositi per l'anno nuovo: mmmmh.
Tanto per cominciare, a essere sincera quest'anno sto salutando volentieri il 2011, che è stato un anno particolare per me sebbene di cose belle me ne abbia riservate, e non vedo l'ora che arrivi il 2012. Il 2012 me lo immagino proprio come un bell'anno.
Succederanno delle cose stupende. Tornerà definitivamente il mio ragazzo, faremo un viaggio insieme in Egitto, traslocheremo (io, non so perché, ho sempre amato i traslochi, ritrovarmi in una casa nuova, sistemare le mie cose, gli oggettini, cambiare aria, nuove vedute, nuova zona... Debbo mettermi però l'anima in pace, perchè arriverà un giorno, molto probabilmente, in cui avrò una Casa definitiva, e sarà quella in cui - salvo complicazioni di vario genere - dovrei vivere per tutta la vita), uscirà il mio primo romanzo, si sposerà una mia carissima amica. Sono tutte cose stupende che capiteranno a partire dal mese di aprile. Mi proietto verso quel periodo con molto, molto entusiasmo, tanto che pensarci adesso, che sono ancora a dicembre, mi rende inquieta e impaziente! Aprile è fra tre mesi ABBONDANTI. Devo imparare ad aspettare con pazienza.

Ma in quanto ai buoni propositi, che dire? Mi pare di avere le idee abbastanza chiare su questo argomento. Infondo non sono tanti, quindi non sarà difficile - mi auguro - mantenerli.

In primis, voglio dare parecchi esami, e questo è un proposito che già da sè occuperà una buona fetta del mio anno. Avrò un anno abbastanza pieno da questo punto di vista. L'università mi accompagnerà nel corso di tutti e 12 i mesi (ovviamente il proposito ricopre anche passare gli esami, non solo tentarli).

Poi, ho intenzione (e non vedo l'ora) di scrivere il mio secondo romanzo, e vorrei che fosse qualcosa di speciale! E' un proposito che mi porto dietro con molto entusiasmo! Entro il 2012 vorrei fosse terminato.

In terzo posto, viene la pubblicazione del mio primo romanzo e so già che questo evento segnerà per sempre e positivamente il mio 2012. Il mio proposito al riguardo è quello di impegnarmi nella promozione. Non ho intenzione di lasciare il mio "esordio" in balìa del nulla e vederlo scivolare pian pianino nel dimenticatoio. Voglio che per me rappresenti uno degli eventi più belli di tutta la mia vita.

Un altro proposito è quello di correre, fare attività fisica (e andare anche in palestra, magari). Da settembre a novembre ho corso regolarmente, poi dicembre, portandomi le feste, il freddo e i primi mal di schiena, non mi ha permesso di continuare. Il prossimo anno si ricomincia alla grande! 

L'ultimo proposito, ma non certamente per importanza, è di ritrovare la serenità. Il 2011 mi ha portato un pò di guai e, a partire da aprile, mi propongo di buttarmeli finalmente alle spalle ed aprire la porta a nuove allettanti aspettative.




Il mio 2011

- Sono stata ad un funerale importante.
- Sono andata ad abitare con il mio fidanzato
- Ho lasciato la facoltà di Psicologia.
- Ho tentato un concorso pubblico.
- Ho fatto due brevi viaggetti in quel di Perugia, dove il mio ragazzo permaneva per lavoro.
- Ho scritto e completato un romanzo sentimentale, ironico e divertente e l'ho inviato in valutazione a qualche casa editrice.
- Ho avuto la mia prima macchina
- Ho abbandonato il call center in cui lavoravo.
- Ho subìto la mia prima operazione chirurgica.
- Mi sono iscritta nuovamente alla Specialistica in Lingue.
- Sono diventata zia per la seconda volta.
- Ho comprato i miei primi set di creme, detergenti e scrub per il viso.
- Sono diventata Presentatrice Avon.
- Ho firmato il contratto di pubblicazione con la casa editrice che mi sta pubblicando.
- Ho affrontato (e continuo a farlo) una fastidiosa lontananza dovuta al lavoro.
- Ho incominciato a correre.
- Ho ricevuto in regalo la mia stupenda Nikon D3100.
- Il mio romanzo in uscita ha vinto anche un piccolo concorso.
- La notizia della pubblicazione del mio primo romanzo ha di gran lunga colorato il mio 2011!


Ciao, 2011!





mercoledì 28 dicembre 2011

Categorie odiose: le persone che non sopporto (parte prima)

Le categorie di persone che non sopporto sono molte. È per questo che nel tempo sono diventata insopportabilmente selettiva.


- Quelli che non trovano nulla di interessante da fare oltre a parlare degli altri. Nei loro confronti sono totalmente e ormai credo irrimediabilmente insofferente, quasi razzista oserei dire. Ho un sacco di difetti, io, ma c'è un pregio che mi piace riconoscermi con totale fierezza, ed è proprio quello di non guardare agli altri e soprattutto non parlare di loro e, ancora, se qualcuno mi parla di terzi rischio di sbadigliargli in faccia tanto sono poco interessata all'argomento.

- Quelli che sanno tutto loro, quello che dicono è pura verità e quello che fanno è semplicemente divino. Quello che hanno, inoltre, è inevitabilmente meglio di quello che hai tu. Sono anche quelli che ad un tuo successo fanno una fatica immane a dimostrare un minimo di entusiasmo.

- Quelli che piangono per il 9. E' un'espressione coniata ai tempi del liceo: piangere per il 9 significava proprio questo: piangere per il 9 letteralmente. Nella mia classe, c'era gente che piangeva quando prendeva 9 e non 10. Si può essere più idioti? La metafora si riflette sulla vita: quelli che piangono per il 9, nella vita di tutti i giorni, sono coloro che non riescono a gioire dei loro successi, anzi, non riescono neppure a riconoscere un loro successo, tanto sono fissati a volere di più (a volte ho avuto l'impressione di rientrare anch'io nella categoria, ma credo di star guarendo dalla malattia del 9!).
 
- Quelli che per dire una cosa usano centomila parole. In realtà non è propriamente una categoria che detesto (dovrei detestare praticamente il mio fidanzato, che - a dirla tutta - rientra nella categoria :p), è solo che sono praticamente l'opposto di me: io sono specializzata nella "sintesi", me ne rendo conto tutti i giorni: quando parlo, tendo ad andare subito al succo, non mi dilungo, cerco le scorciatoie più efficaci per dire tutto e subito. Alle domande, rispondo con frasi secche e precise, che comunicano immediatamente il messaggio principale. Ci sono persone che parlano per ore e non dicono nulla di costruttivo. Io ritengo di essere l'opposto: in 5 minuti potrei raccontarti tutta la mia vita, con parole efficaci e concise.

- Quelli che parlano, parlano e parlano sempre di sé, poi quando hai qualcosa da dire tu non ti stanno neanche ad ascoltare.

A quest'ora non me ne vengono altre, ma non credo proprio che la mia cerchia di categorie detestate si chiuda qui!

P.S. Io rientro in mooolte categorie odiose, (e poi odio a mia volta chi vi appartiene!) ma evito di citarle per non buttare la zappa sui miei stessi piedi! :p


lunedì 26 dicembre 2011

Il fascino intramontabile... del tramonto

Non ho ancora avuto modo di usare come si deve la mia nuova
macchina fotografica. 


Ho solo imparato le prime funzionalità, ma per esplorarla tutta,
lo si capisce solo a guardarla,
ci vuole più tempo e più pazienza, cosa che questi giorni di feste
non mi hanno ancora concesso.
Intanto che la mia amorevole Nikon attende di essere esplorata a dovere, 
l'ultima volta che sono stata a Porto Cesareo (ossia due giorni fa)
è venuto fuori il primo scatto insieme.
Il tramonto è un soggetto arcivisto, lo so e,
sebbene lo spettacolo era a dir poco mozzafiato,
inizialmente ero restìa a prendere la macchina e fotografarlo. 
Ma ci sono cose, a mio avviso, a cui non ci si abitua mai nella vita,
come l'amore o la tenerezza di un bambino.
Gli occhi non riuscivano a staccarsi da quello spettacolo
e così, ancora una volta, ho ceduto al fascino
di uno stupendo tramonto sul mare.

Porto Cesareo at sunset

domenica 25 dicembre 2011

Belle donne vestite da Babbo Natale

Stasera, guardicchiando le statistiche, ho notato un certo afflusso di lettori finiti per caso sul mio blog dopo aver digitato su google "belle donne vestite da babbo natale".
Ora, non ci vuole certamente una laurea per capire che i lettori in questione siano maschietti e mi dispiace che, giunti sul mio blog, non trovino ciò che cercano (se non la tipa in grafica che dubito possa soddisfare la loro fantasia!).
D'altronde, cari ometti, questo è un blog soprattutto per donne e non ci lasciamo facilmente affascinare da nostre consimili vestite da Babbo Natale, quindi beccatevi questa:


E che cavolo! Concedeteci il nostro piccolo momento di gloria, 
almeno il giorno di Natale!

Forza ragazze!!
:))


Buon Natale a...


 Buon Natale a tutti i miei follower
a quelli che mi seguono con amore
e a quelli che si sono solo apparentemente 
uniti al mio blog,
(e a coloro che hanno particolarmente apprezzato
il mio Giveaway Avon).
Auguri a coloro che si alzano la mattina 
e percepiscono la necessità
di lavarsi immediatamente i denti,
a coloro che passeranno il pranzo in famiglia
e a coloro che si sono dovuti perdere il pranzo in famiglia.
Auguri a coloro che non riescono più a sorridere
perché la vita li ha privati di quella forza naturale
e a coloro che, nonostante tutto, riescono a farlo
e, ancor meglio, non lo fanno con le labbra
ma con l'anima.
Auguri a coloro che hanno perso i propri cari
e che vivono il Natale con la nostalgia 
delle persone con cui lo hanno sempre festeggiato.
Auguri alle tavole piene di cose buone da mangiare
e a quelle meno ricche.
Buon Natale a tutti coloro che mi hanno sostenuto
nella stesura del mio primo romanzo
e alla casa editrice che ci sta lavorando su
e che mi pubblicherà ad Aprile.
Buon Natale a Sophie Kinsella 
che mi rende le serate un vero spasso 
con le sue avvincenti storie.
Auguri alle blogger che seguo con passione
e auguri a Bottega Verde che ha creato
la linea di prodotti all'estratto di Salice
con cui ho trovato la dimensione ideale per la mia pelle.
Auguri a tutti coloro che credono questi auguri siano fuori del comune
(e ovviamente auguri anche a chi non lo crede!).
Infine, buon Natale a tutti coloro a cui mi sono dimenticata
si fare gli auguri.


mercoledì 21 dicembre 2011

Scrivere, scrivere... tanta voglia di scrivere...

Quello che vorrei? Potermi ritagliare un pezzo consistente di vita da dedicare alla stesura del mio secondo romanzo. Ma, di questi tempi, specie in vista degli esami, ho sempre altro da fare. Per non parlare di queste vacanze di Natale che mi stanno rubando completamente l'esistenza.

Il mio primo romanzo esce a fine aprile (e non vedo davvero l'ora, è la mia prima pubblicazione!), quindi per il secondo in realtà c'è tempo! Ma il punto è che io muoio dalla voglia di scriverne un altro! Ne sento proprio l'esigenza, la necessità, certe volte mi parte la mano e non riesco più a fermarla. Poi però arrivano puntuali loro: i sensi di colpa. Non riesco a scrivere serenamente se so che tra meno di un mese ho degli esami da sostenere. Acciderbolina. 
Scrivere a tappe, inoltre, non mi piace. Non mi va di incominciare una storia oggi e dovermi ritrovare a continuarla tra due mesi. Se così fosse, probabilmente non mi piacerebbe più, non mi raccappezzerei e dovrei cambiare tutto o, nel peggiore dei casi, ricominciare da capo.
Il mio primo romanzo, essendo stato scritto in un periodo completamente libero da qualsiasi pensiero e impegno, è nato e cresciuto nel giro di cinque/sei mesi, senza soste o interruzioni. Scrivevo quasi tutti i giorni e non mi sono mai ritrovata a "perdere il filo" della trama. È stato un lavoro più che lineare!
Per potermi dedicare al mio secondo romanzo press'a poco com'è stato per il primo, devo attendere almeno i primi di marzo, quando, con la fine della sessione d'esami, potrò concedermi un - seppur breve - congedo dai libri.
Chissà che nome avrà la mia nuova protagonista, chissà che cosa farà nella vita, chi incontrerà, cosa di straordinario le capiterà...



lunedì 19 dicembre 2011

Buona cena, mondo!

La mia pizza è nel forno e aspetta di essere ben cotta per passare sotto la mia vorace dentiera. 
Intanto pensavo: ma quanto è un mito la Kinsella?
Sto leggendo il suo ultimo romanzo "Ho il tuo numero" (comprato "per puro caso" in seguito alla vincita di un'asta su Ebay), e lo trovo fantastico! E' uno dei più divertenti della sua stupenda collezione, a mio avviso. La protagonista, Poppy, è troppo simpatica e la storia in sè ha dell'avvincente! Mi sta piacendo un sacco e come minimo alla fine della lettura vi beccate una recensione.

lunedì 12 dicembre 2011

Giveaway firmato AVON


Ecco il mio secondo Giveaway!

Ho deciso di mettere in palio tre famosi prodotti creati da AVON:  IL GEL DOCCIA SENSES, IL ROSSETTO COLORE SEMPREVIVO e IL BODY SPRAY AVON NATURALS, uno per categoria. Tre pezzi, quindi, una sola vincitrice.
Avrei tanto voluto far scegliere alla vincitrice le fragranze e la tonalità del rossetto, ma dovrò inviare l'ordine ad Avon entro una data precisa e quindi il tempo per raccogliere le iscrizioni non sarebbe sufficiente!

Quindi ho scelto io per voi, e precisamente:
- Il gel doccia Senses che ho scelto è l'ultimo uscito, profumazione romantica e delicata. (250 ml)
- Per il rossetto, ho scelto la tonalità "CHIC". Vi assicuro che è la fine del mondo, è uno dei miei rossetti preferiti di Avon e ho deciso di prenderne uno anche per voi!
- Come body spray ho scelto quello  che già conosco e vi assicuro che il profumo è sensazionale: prugna, vaniglia e zucchero, un'esplosiva miscela di dolcezza che, tra l'altro, dura per tutto il giorno! (125 ml)


Tre semplici regole per partecipare al Giveaway.

1) Essere mie follower.
2) Commentare a questo post per iscrivervi.
3) Inserire nei vostri blog il bannerino qui sotto che rimanda direttamente a questo post, almeno fino alla data di chiusura delle iscrizioni (se non avete un blog, ma avete FB o Twitter, potete partecipare comunque pubblicizzando il Giveaway almeno su uno dei social network su cui siete iscritte, anche con un semplicissimo post). E ricordatevi di lasciarmi il link per verificare che abbiate inserito il banner (o pubblicizzato l'evento per chi non avesse un blog).



Banner


Avete tempo fino al 10 gennaio incluso per iscrivervi e partecipare! 

La modalità d'estrazione è da stabilirsi. Potrà avvenire tramite il sito random.org oppure con modalità tradizionale (come è avvenuto per il mio primo Giveaway), ossia tramite estrazione demenzio-manuale. 
La vincitrice mi scriva all'indirizzo alamuna@gmail.com per inviarmi i dati di spedizione.

P.S. Spedizione unicamente su territorio nazionale.

Buona fortuna a tutte!

domenica 11 dicembre 2011

A Natale ogni spesa vale!

 La mia dipendenza dallo shopping sta diventando sempre più preoccupante. 

Navigando su Ebay, per puro errore e senza la minima intenzione di fare un acquisto (non sia mai!), mi sono aggiudicata un'asta e ora sono costretta (a quanto ho capito) ad acquistare il prodotto, pena la possibilità di essere inserita nel libro nero dei "cattivi pagatori" (e ovviamente non è mia intenzione: può sempre servire Ebay, no?). Tutto sommato, il prodotto che sono costretta ad acquistare è una cosa che mi piace e che avevo effettivamente anche inserito nella mia wishlist natalizia. E' il libro della Kinsella "Ho il tuo numero" che, quindi, mi arriverà in settimana e nella cui lettura mi tufferò immediatamentissimamente.

Ho inoltre speso già un bel pò questo mese, ma si sa, siamo sotto Natale.
<<Amò, capiscimi, non sono mica l'unica, è cosa ormai diffusa non riuscire ad arrivare alla fine del mese>>
<<Appunto, alla fine, non al 10 del mese!>> 
Cacchio.

<<Amore, ma io... ma io...>> vocina tenerissima da impietosire anche il più pericoloso serial killer <<quest'anno la sto sentendo di più l'atmosfera natalizia, perchè torni tu e volevo farti trovare il regalo sotto l'albero. Ecco. Adesso ti ho pure svelato che ho fatto l'albero, volevo che fosse una sorpresa.>> Sarò riuscita a smuovere la sua comp...rensione?
Ebbene sì, gente, ora posso ormai dirlo apertamente: quest'anno ho fatto l'albero. Non è grande, è medio, rosso e dorato insieme, semplice ma certamente con stile. L'unica chicca è che, per il momento, è illuminato per metà. Avendo terminato la grana, non sono riuscita a comprare la seconda serie di led, con il risultato che l'albero è illuminato solo dall'alto fino alla sua metà. Ma domani provvedo al completamento del mio piccolo gioiellino.
Inoltre, domani pomeriggio ho l'appuntamento dalla famosa estetista che, ne sono certa, resterà scioccata a vita dall'obbrobrio su cui sarà costretta a lavorare.








mercoledì 7 dicembre 2011

Christmas Wishlist

Caro Babbo Natale

questa che vedi qui è la mia innocente wishlist. Non è completa, ovviamente. Se avessi dovuto metterci tutto... lasciamo perdere Babbo, non ti basterebbe una carrozza e dovresti fare come minimo doppio viaggio, ma io te l'ho voluto risparmiare, anche per quelle povere renne che dovranno trainare il carro... e ci ho inserito quindi solo delle cose innocue che mi piacerebbe possedere e che, se non sarai tu a portarmi, dovrò comprare da me, man mano, diluite nel tempo...

Per cominciare, sappi, caro Babbo Natale, che quest'anno sono un'amante accanita del dorato (in realtà lo sono sempre stata, ma quest'anno particolarmente). Quindi, qualsiasi cosa sul dorato (ma non dorato insipido, bensì dorato doratissimo) sarà più che accetta, specie roba d'abbigliamento. Scegli i negozi che preferisci, Babbino, l'importante è che tieni in mente la regola fondamentale: qualsiasi cosa che si indossa color molto-oro.

Quei due libri della Kinsella che vedi in lista (I love minishopping e Ho il tuo numero) saranno i miei prossimi acquisti, quindi... se mi vuoi anticipare tu... ci sarà pur posto nel tuo grande sacco per due piccoli libri, no?

Le borse non possono mancare. Quella beige in alto a sinistra è una borsa molto in voga quest'anno. E' "allungata" e grande ed io la vorrei. La borsa pelacchiosa al centro viene da Zara, sebbene quella adocchiata da me non è grigia ma color prugna.

Perché Kiko make-up? Beh, qualsiasi cosa proveniente da Kiko potrebbe essere un regalo ben accetto, specialmente una qualsiasi palette (abbastanza grande) di ombretti.

Lo smalto dorato è di Chanel, ma con ciò non escludo che qualsiasi altro marchio possa averlo simile. L'importante è che sia uno smalto molto ma molto dorato, e quanto più matte è meglio è. 
 

Sperando che la mia Wishlist colpisca dritto il tuo buon cuore, 
io ti saluto, caro Babbo Natale e, in attesa del 24 a notte, 

porgo distinti saluti.


martedì 6 dicembre 2011

Cercasi estetista forte e coraggiosa!

Sono seriamente preoccupata per l'incolumità psicologica della mia estetista. Non opero una depilazione esattamente da due mesetti e l'ho fatto proprio nell'aspettativa di andare da un'estetista ed eliminare ogni traccia di rasoio. Il fine è nobilissimo, ma il risultato è disastroso. D-i-s-a-s-t-r-o-s-o! Ho peli praticamente ovunque. 
La scena sarà raccapricciante e  immagino che la mia estetista potrebbe potenzialmente optare per il suicidio immediato o, in alternativa, potrebbe fornirmi il numero di un piallatore professionista (sempre poi se il piallatore sarebbe disposto a sua volta ad accettare un'impresa così impegnativa). Insomma, in qualunque modo e con qualsiasi arnese sia, io questi peli me li devo pur togliere! Voglio dire, se fossimo sotto carnevale potrebbero anche tornarmi utili per un'eventuale festa in maschera alla quale mi presenterei travestita da scimmia o da homo sapiens, ma ora siamo sotto Natale, dovrò indossare vestitini, cose carine... la peluria non c'azzecca col Natale! 
Questo pomeriggio chiamerò l'estetista (una povera donna che non conosco ancora e per la quale provo già pena): mi consigliate di prepararla psicologicamente? Potrei suggerirle un bel training autogeno prima del mio arrivo, per quel giorno, che ne pensate?
In quanto a me, credo che mi ci presenterò con un anestesista che mi faccia un'epidurale: uno dei motivi per cui ho sempre evitato l'estetista è proprio quel doloraccio infernale! Ho dei peli che ci si potrebbero fare delle trecce, come credete che potrò tornare incolume da un'esperienza di quel genere? :p

lunedì 5 dicembre 2011

Anobii.com: la community dei lettori

Per chi ama leggere, credo che sia doveroso essere iscritto alla community Anobii.com, che io francamente ignoravo e alla quale, dopo la piacevole scoperta, mi sono iscritta (anche perché non appena uscirà il mio libro lo inserirò immediatamente! :p).
Si tratta di condividere con gli altri iscritti la propria "libreria", caricare quindi i libri letti, da leggere o in fase di lettura (se siete un pò testoni come me, all'inizio può capitarvi di trovare il sito un po' "difficile", ma vi assicuro che dopo sarà tutto più facile... un primo indizio ve lo do io, intanto: per caricare i vostri libri non spremetevi le meningi, basta andare su "aggiungi un libro" e lì inserire il codice ISBN dei vostri libri (se non avete i libri da consultare manualmente, basta cercarne il codice su Google e il gioco è fatto!).
Si possono scrivere commenti, recensioni, trovare i nostri amici "lettori", leggere le recensioni degli altri e informarsi su un libro. Mettete anche qualche libro nella lista dei vostri desideri: non si sa mai, qualche buon amico con cui condividete il profilo potrebbe intenerirsi e decidere di regalarvelo (messaggio subliminale)!
Volendo, si può anche aggiungere sul proprio blog un gadget come il mio qui a fianco, ossia la propria libreria (in legno oppure no) dove compaiono tutti i libri caricati sul sito. Bello no?

Se passate da quelle parti, mi trovate qui: http://www.anobii.com/simonagiorgino/books


sabato 3 dicembre 2011

Natale e sorprese

Volevo dare un aspetto natalizio al mio blog, quindi ho cambiato grafica (ma va', che novità). 
Quest'anno, tra l'altro, sto sentendo molto di più e più volentieri l'atmosfera natalizia. Non sono un'amante delle festività (tranne che per il viavai dai negozi, chiaramente), nel tempo credo di essermi notevolmente discostata da tutte queste convenzioni. Ma quest'anno è davvero particolare. A parte i regali che finiranno sotto il mio albero (un alberello così triste e ridicolo, in realtà, che non ho il coraggio di tirarlo fuori dall'armadio), anzi no, non credo che finiranno mai sotto il mio albero, non faranno in tempo ad arrivarci, assolutamente. Voi mettereste una Nikon professionale ed una telecamera HD + i programmi Photoshop e Pinnacle sotto l'albero, aspettando il 24 a notte per aprirli?? Fossi matta. (Mi arriva anche la raccolta completa di tutte le versioni di TheSims, ma è un dettaglio irrilevante). 
Il fatto è che quest'anno è un Natale speciale, ecco. Tante cose lo rendono tale (a parte quelle sopra citate). 
Il fatto è che, insieme a tutte quelle cose meravigliose, arriva anche il Tenente da molto molto lontano (no, non dal paese di Shrek) ed è una cosa meravigliosa: così, dopo tanto tempo di stasi, vissuto nell'incompletezza e nell'attesa, si prospetta un bel dicembre: ci riabbracceremo, andremo in giro per negozi, faremo i regalini. Sembrano cose da niente, lo so, e sono quelle cose che gli anni scorsi ho sempre ignorato o addirittura denigrato. Quest'anno, invece, sono le cose che renderanno speciale il mio Natale. 
E poi ho un altro regalo sotto l'albero, e voi lo sapete già: è il mio libro! Uscirà in primavera, ma la bella sorpresa della mia casa editrice mi è arrivata quasi sotto l'albero, quindi lo considererò per sempre il mio speciale regalo del Natale 2011. 


lunedì 28 novembre 2011

Come inviare il proprio manoscritto alle case editrici.


Oggi ho deciso di scrivere un post che può rivelarsi utile a coloro che si accingono a inviare il proprio manoscritto alle case editrici, cercandone una disposta alla pubblicazione.

Quando ho inviato il mio primo manoscritto, ormai nel lontano 2011, anch'io ero inesperta e non sapevo come muovermi, ero digiuna sul mondo dell'editoria, non sapevo niente della distinzione fra case editrici free e case editrici a pagamento, brancolavo letteralmente nel buio. Se sono riuscita a fare qualcosa di costruttivo è stato proprio perché mi sono informata in giro nel web, ho letto forum, blog, articoli e anche le esperienze altrui, che restano sempre un buon repertorio da cui partire e imparare. Ho raccolto le informazioni un po' qui e un po' lì, mettendo man mano insieme tutti i frammenti per vederci più chiaro, tutte le tessere per ricomporre l'intricato mosaico editoriale.

Mi sarebbe stato utile, all'epoca, imbattermi in un post come quello che sto scrivendo io oggi, che riassume un po' tutto quello che riguarda l'atto dell'invio di un manoscritto.
Quindi pubblico volentieri la mia esperienza personale, in modo che qualcun altro possa trovarvi utilità e trarne, spero, vantaggiosi suggerimenti.


Come muoversi, dunque, quando ci si affaccia per la prima volta sul mondo dell'editoria? 

Ci si sente completamente persi, non si sa dove andare a parare, da dove incominciare, se mettere le mani sulla tastiera del computer o tra i capelli. Insomma, ci si sente completamente smarriti.

Hai, dunque, scritto un libro. Lo hai finalmente terminato, lo hai rivisto, lo hai riletto, hai corretto eventuali errori, lo hai lasciato "riposare" (è opinione diffusa quella di lasciar riposare il proprio lavoro per un po' di tempo, anche un mese, per staccare un po' e riprenderlo più in là, a mente fresca. In questo modo si dovrebbe guardare al romanzo in maniera più lucida, col famoso senno di poi. Ma io dico che se sei proprio impaziente di inviarlo, chissenefrega di lasciarlo riposare, se sei abbastanza convinto che vada già bene così, invialo!), lo hai fatto leggere a qualcuno per avere delle opinioni esterne, gli hai dato una forma abbastanza accettabile (impaginazione, divisione per capitoli e via dicendo) e ora sei pronto per il grande passo.


Diritti d'autore

Innanzitutto, chiediti circa i diritti d'autore. Vuoi proteggere il tuo lavoro da eventuali "ladri virtuali"? In che modo puoi farlo?
Per l'invio del primo manoscritto, io ho optato per la SIAE, pagando il contributo di deposito pari a 130 Euro (sul sito della SIAE è tutto molto chiaro, ti basterà quindi andare su questa pagina). 
Ci sono altri modi alternativi di farlo (tipo autoinviarsi tramite posta la propria opera. Poi ovviamente lasciala sigillata nella busta - non è che appena ricevi il pacco a casa ti lanci ad aprirlo con tanto di bocca e occhi spalancati! Te lo sei autoinviato, sai benissimo cosa ci hai messo dentro! :P Sarà eventualmente il giudice - nel caso dovessi  ritrovarti in un'aula di tribunale - ad aprire il pacco) ma sono metodi controversi e discussi di cui non tutti sembrano fidarsi. Quello più sicuro pare restare sempre il deposito presso SIAE, ma c'è chi infatti preferisce proprio saltare il gradino della protezione dei diritti perché in effetti il rischio di furto è relativamente basso.

Ok. Protetto il lavoro o saltato lo step? Qualsiasi cosa tu abbia deciso di fare, adesso sei praticamente pronto per inviare l'opera alle case editrici! 

Ma... come fare? Sembra facile a dirsi!
Quali case editrici? A quante? Come farlo? Per mezzo di un'e-mail o per posta? E che cosa inviare? Il romanzo per intero, solo i primi capitoli, una sinossi?

Ricerca sul web

Innanzitutto, devi fare una ricerca sul web e cercare le case editrici che pubblicano il tuo genere. Se hai scritto un giallo è inutile inviarlo a case editrici che pubblicano solo - per dire - narrativa sentimentale o favole per bambini. Quindi assicurati di aver fatto bene questa ricerca. I siti delle case editrici sono chiari e molte chiedono esplicitamente di dare un'occhiata ai loro cataloghi per farti un'idea di quello che pubblicano ed evitare così di inviare un lavoro che non potranno prendere in considerazione perché incompatibile con la loro linea editoriale. Non perdere tempo e non far perdere tempo!
Basta una ricerca semplicissima su Google che ti fornisce liste lunghissime di tutte le case editrici presenti sul territorio nazionale e, munito di pazienza, visitare un sito alla volta! 

Insomma, dopo aver "studiato" i siti delle case editrici e aver preso magari degli appunti, apri la tua casella di posta elettronica e inizia a inviare il materiale che ti richiedono tramite e-mail. Oramai quasi tutte le case editrici accettano l'invio elettronico, ma resta un numero - seppur limitato - di case editrici che richiedono il tradizionale invio cartaceo. Considera che io l'ho inviato in formato cartaceo solo a due case editrici a numero, il resto è avvenuto tramite e-mail! Le case editrici indicano la modalità di invio esplicitamente sui loro siti.

Che cosa inviare e che cosa allegare all'e-mail?

Ogni casa editrice, di solito, elenca chiaramente quello che gradisce ricevere insieme al manoscritto inedito. C'è chi chiede un curriculum letterario (un vero e proprio "curriculum" dove spieghi chi sei e le esperienze letterarie che hai avuto - partecipazione a concorsi letterari, pubblicazioni precedenti, ecc.). Io ho abilmente ignorato le case editrici che lo richiedevano perché l'idea di compilare un curriculum letterario mi mandava in tilt. Cosa ci avrei potuto scrivere? All'epoca non avevo mai pubblicato prima né avevo mai partecipato o vinto un concorso! Fortunatamente ho trovato poche case editrici che lo chiedevano.
C'è chi invece ti chiede una biografia raccontata, che è di gran lunga più accessibile. Non dev'essere lunga, cita solo lo stretto necessario. 
Raramente, c'è chi chiede una scheda tecnica dell'opera (può anche darsi che ti spieghino loro stessi cosa inserire nella scheda): personaggi, ambientazione, lunghezza, pagine, capitoli, ecc.

È quasi sempre richiesta, invece, una sinossi (salvo diversa indicazione). Se nel sito non c'è alcun riferimento a quello che devi inviare, io ti consiglio di inserirci una sinossi di tua iniziativa.
Vale la pena spenderci qualche parolina, data la sua importanza.
La sinossi è un breve riassunto del libro. Attenzione: non è la descrizione che finirà in quarta di copertina.
Per capire meglio la differenza fra le due cose, pensiamo al loro destinatario
La quarta di copertina è destinata al pubblico e, per questo motivo, deve incuriosire il lettore e spingerlo a comprare il tuo libro. Per incuriosire il lettore ovviamente non si deve svelare troppo, ma ci si deve limitare a fornire un'idea sul tema del libro, su ciò di cui parla, ma lasciando che sia l'immaginazione del lettore a lavorare.
Il destinatario della sinossi è invece l'editore, ossia colui che dovrebbe pubblicarti. Lo scopo della sinossi non è quello di incuriosire l'editore. Al contrario lui ha bisogno di conoscere ogni dettaglio della storia, inclusa la fine, perché ha il diritto di farsi un'idea se valga o meno la pena di investire del tempo sul tuo lavoro e leggere il romanzo per intero. In una quarta di copertina non ti sogneresti mai di svelare il finale del libro. Nella sinossi che invierai all'editore, invece, sei praticamente costretto a farlo! 
La sinossi non deve essere lunghissima. Cerca di raccontare l'intera trama del libro in massimo un paio di pagine (di più no, di meno sì). Ogni casa editrice riceve un sacco di manoscritti al giorno/al mese e non hanno tutto questo tempo da dedicarti! Partendo da questo presupposto, cerca di concentrarti sulla sinossi, di renderla "attraente" evidenziando, per esempio, qualche aspetto che trovi particolarmente interessante, l'elemento esotico del tuo libro, l'elemento originale che potrebbe distinguerlo da tanti altri, e mantieniti sempre entro i limiti delle due paginette (se ci riesci in una ancora meglio). Alla fine della sinossi - laddove la casa editrice non avesse chiesto una scheda tecnica separata - ti consiglio di aggiungere, come ho fatto io, qualche informazione circa la lunghezza del romanzo (calcolata con il numero di battute, sia con spazi inclusi sia con spazi esclusi), lo stile (per esempio io ho puntualizzato che "Jeans e cioccolato" è scritto con un linguaggio ironico, dato che da una sinossi questo non si può capire!), il numero provvisorio o definitivo di capitoli, il genere di appartenenza, e altre info che ritieni utili.

Ci possono essere case editrici che chiedono solo le prime dieci pagine o i primi capitoli + la sinossi e che ti chiedono il romanzo in forma integrale solo se fossero stati incuriositi da questo primo invio. 

Per quanto riguarda il formato, non devi preoccupartene. Non so perché, ma io avevo decisamente la fissazione del formato. Credevo di dover inviare il romanzo già nel formato di un libro e, invece, puoi tranquillamente inviarlo nel tradizionale formato A4, tanto sarà la casa editrice, eventualmente, a occuparsi dell'impaginazione e di tutto ciò che ne concerne. Al massimo, scrivere in A5 può servire a te stesso durante la stesura del romanzo, per capire di quante pagine risulterà il lavoro finale.

Che cosa scrivere nel corpo dell'e-mail? 


Ovviamente va scritto qualcosa, non invieremo certo solamente gli allegati! 
Nel corpo dell'e-mail potresti scriverci una breve (e, ripeto, breve!) presentazione, che di solito ha lo scopo di "presentarti", appunto, e di catturare l'attenzione e la curiosità dell'editore. 
Nome, cognome, scrivi brevemente che cosa fai nella vita e spiega che cosa stai allegando all'e-mail. Nel menzionare il tuo libro, spiega brevemente di che cosa si tratta (per esempio in che genere rientra, e se ritieni che il tuo libro abbia un elemento particolare che lo rende interessante prova a menzionarlo).
Non scrivere una presentazione chilometrica, altrimenti rischia di essere cestinata direttamente! Lo stesso vale nel caso in cui ti venisse la brillante idea di "elemosinare" la pubblicazione con frasi del tipo "pubblicare è il mio sogno da sempre, vi prego di prendermi in considerazione". Non scrivere neanche cose del tipo "Ho scritto un bellissimo romanzo, molti lo trovano eccellente, bla bla bla". All'editore non gliene po' fregar de meno se altri lo hanno trovato eccellente: è lui che deve valutarlo.

A quante case editrici inviarlo?

Non lo so. Cioè, io sarei portata a dire "invialo a manetta, chissenefrega".
Mi ricordo di una casa editrice che aveva scritto sul sito qualcosa del tipo "non si accettano opere inviate in valutazione a molte case editrici". Ora, non so come facciano, in caso, ad accorgersi che abbiamo inviato il libro a molte case editrici, ma tant'è.
Scegli tu, quindi, con quante case editrici "provarci" (farfallone! :P)

E ora?

Hai inviato il romanzo a tutte le case editrici che hai selezionato. E ora non ti resta che ASPETTARE. Anzi no, non devi aspettare, devi proprio dimenticarti di aver scritto un libro e di averlo inviato alle case editrici. Fai qualsiasi altra cosa, vai al lavoro, studia, prepara un esame, nutri il tuo cane, impara a cucinare, vai a correre, curati l'alopecia, alleva i tuoi figli, scrivi un altro libro, fai ciò che vuoi, ma dimenticati di aver inviato il romanzo! È un consiglio spassionato e lo dico per una semplice ragione: una proposta seria ci mette un po' ad arrivare. E tu vuoi una proposta seria, no?

Informati bene prima di agire.
Riflessioni sull'editoria a pagamento e non. 

Se la tua intenzione è quella di pagare per pubblicare, sappi che, dall'invio del tuo romanzo, non passeranno neanche due settimane che riceverai già le prime proposte di pubblicazione a pagamento: così il tuo sogno non ci mette proprio niente a essere realizzato, nel giro di un paio di settimane potresti essere già sul mercato, basta sganciare i soldi e il gioco è fatto! [Si parla di contributi pari a qualche migliaio di Euro, in molti casi].
Ma non illuderti che dopo così poco tempo possa arrivarti una buona proposta. Ok, non sempre è così, pagare non vuol dire necessariamente ricevere un cattivo trattamento, ci sono case editrici che chiedono un contributo ma poi, comunque, ti sostengono e curano il tuo lavoro. Qui tutto sta nel chiedersi: trovo giusto che un editore mi chieda dei soldi per pubblicare? Io non lo trovo giusto. Ma se tu lo trovi giusto, fai pure. Però fai bene attenzione, fai ricerche approfondite in Internet, leggi recensioni, opinioni, esperienze degli altri autori con le case editrici che hai puntato. Il web è pieno di forum, blog, interventi, commenti che possono aiutarti a capire con chi hai a che fare.
Purtroppo esistono moltissime case editrici "fasulle" che, solo per il fatto di darti in cambio un codice ISBN e qualche copia stampata (spesso con pessima qualità) del tuo libro, si considerano "case editrici". Una volta intascati i tuoi soldi, poi, si dimenticano di te, non ti supportano in nulla. Sono quelle "case editrici" che fanno leva sull'enorme, smisurata voglia di pubblicare tipica di uno scrittore alle prime armi che, dotato di un'esagerata dose di impazienza, non vede l'ora di vedere il suo nome su una copertina e di gridare al mondo che ha pubblicato un libro (ci siamo passati tutti).
Occhio, quindi, alle fregature. Attenzione a non cedere alle prime lusinghe solo per l'impazienza di pubblicare. È un gran peccato, a mio avviso, dare il proprio manoscritto in mano a un finto editore che vuole solo intascarsi i soldi. Hai sudato su quelle carte, ci hai messo tutto il tuo amore e la tua passione, a ogni rigo sentivi di star scrivendo qualcosa di meraviglioso per il semplice fatto che in quelle righe c'è la tua anima: non rovinare tutto per l'impazienza di pubblicare.
Ricordati che una casa editrice riceve un numero elevatissimo di manoscritti al mese e, prima del tuo romanzo, ne saranno arrivati tanti altri - si suppone. Quindi, a meno che la casa editrice non abbia un organico di centinaia di persone divoratrici di libri, se ti hanno risposto in meno di una settimana, nella stragrande maggioranza dei casi non hanno aperto il tuo romanzo, non l'hanno neppure guardato con il binocolo! Solitamente le "proposte serie" arrivano dopo MESI. E non uno, non due mesi, ma molti di più: in generale, diciamo dai 4 ai 9 mesi.
Ecco il motivo per cui ti consiglio di dimenticarti di aver inviato il romanzo. Una casa editrice che non chiede il contributo, che investe sulle opere di tasca propria, che vuole fare sul serio, che ha intenzione di supportare il tuo lavoro, che ha intenzione di crescere nel mondo dell'editoria e che per questo ha bisogno di pubblicare lavori in cui crede, ha bisogno di tempo per valutare il manoscritto, quindi di solito una proposta così non può arrivare in poche settimane! Tu butteresti i tuoi soldi e il tuo lavoro col primo che capita, senza valutare bene la cosa? Questo richiede più tempo.

Pillole di saggezza. :P

Io penso una cosa: scrivere, come qualsiasi altra forma d'arte, richiede miglioramento. Nasciamo con quel "seme speciale" che ci permette, se vogliamo e se ci impegniamo, di veder crescere una pianta bellissima dentro di noi. Tutti siamo stati piccoli e poi siamo diventati grandi. Grandi non si nasce. Penso che la stessa cosa, più o meno, accada nella scrittura.
Ricevere responsi negativi in ambito editoriale è sempre una brutta esperienza. Ci fanno ricredere sulle nostre capacità, ci fanno mettere in discussione la passione che ci tiene vivi.
Niente di più sbagliato.
Se molti non credono in voi, può voler dire due cose, fondamentalmente: forse non avete ancora trovato quell'"uno" che invece ci creda, oppure probabilmente la "pianta" non è ancora cresciuta. E allora bisogna innaffiare di più quel seme, bisogna farlo crescere, farlo diventare quella bella pianta che non può passare inosservata.
Le critiche e i rifiuti hanno in sé il potere di farci provare un sentimento non esattamente positivo ma hanno anche un altro straordinario potere: quello di stimolarci a crescere.

Se dovessi ricevere un esito negativo, non abbatterti: le case editrici restano lì, dopotutto, sempre pronte a valutare la tua prossima prova letteraria. Nel tempo, scrivendo, si migliora tantissimo. La prima opera potrebbe essere ancora vicina al seme, la seconda opera potrebbe vedere sbocciare qualche fogliolina, la terza potrebbe rivelarsi una bella pianta... In ogni cosa della vita, dopotutto, c'è bisogno di tempo e di esperienza. E di pazienza.


E ora, nell'augurare a voi e a me tanta buona fortuna, vi saluto sperando che il post sia stato d'aiuto a qualcuno! :)








Simona Giorgino



Per qualsiasi cosa, non esitare a contattarmi 
scrivendo a alamuna@gmail.com.







[Post aggiornato al 12/08/2015]


I 7 post che...

Stasera sono decisamente dislessica. Non ne sto azzeccando una e vi giuro che non riesco neppure a scrivere frasi di senso compiuto, quindi siate clementi con me e perdonate gli eventuali obbrobri. Tranquilli, sono una persona (quasi) perfettamente anormale, è solo che stasera sono superstite di una partita di Scala 40 durata una mezza eternità (una ventina di manches interminabili) che mi ha letteralmente debilitata, risucchiato tutte le energie mentali di cui sono capace e danneggiato temporaneamente le mie proprietà di linguaggio.

Allora. Ultimamente mi è capitato di vedere girare tra i vari blog un giochino simpatico, non so se sia semplicemente un giochino o una specie di "premio", ma comunque io l'ho ricevuto dalla nostra The princess  che ringrazio molto!

Il gioco consiste nel segnalare 7 dei post che abbiamo pubblicato sul blog dall'apertura sino ad oggi, e precisamente:
1) Il post il cui successo ci ha stupito di più
2) Il post più popolare
3) Il post più controverso
4) Il post più utile
5) Il post che ha avuto la giusta attenzione
6) Il post più bello
7) Il post di cui andiamo fieri.

Dobbiamo inoltre fornire un minimo di motivazione che ci spinge a fare le nostre scelte.
E allora procedo con le mie scelte!

Da premettere che tra 273 post scritti dall'apertura del mio blog (ossia un anno, oramai), avrei più di 7 post da segnalare, ma il gioco ne richiede solo 7, e quindi alla fine ho deciso che i miei 7 post sono:

1) Il post il cui successo mi ha stupito. Si tratta di "Hai una chiamata senza risposta: squilli coltiva-amicizie". Non credevo, ineffetti, che la cosa potesse suscitare interesse. Sono stata invece contenta di aver suscitato dei ricordi che risalgono ad età lontane! :) Ve li ricordate gli squilletti che ci facevamo tra amici quando eravamo piccoli? Se vi va di fare un piccolo tuffo nel passato, leggete il post!


2) Il mio post più popolare. Il contatore dei post più letti mi segnala questo, "Capelli con frangia". Non c'è un merito particolare che debbo riconoscermi, se non quello di aver inserito nel post delle foto di acconciature con frangia che su google, evidentemente, vanno molto a ruba! :p

3) Il mio post più controverso. Boh! Potrebbe essere probabilmente questo: Tipologie maschili e abbordamenti. Tra i commenti c'è anche un omino anonimo che si sente chiamato in causa :D!

4) Il mio post più utile. Da premettere che rispondere a questa domanda è stato difficile, insomma non credo di essere una tipa da post-utile, si fa quel che si può! Comunque, alla fine ho scelto il mio ultimo post, che potrebbe essere visto come "utile" per coloro che sono in fase di "attesa risposta da case editrici" o si appropinquano ad inviare il proprio libro in valutazione. Ecco il post: "Non dire di sì alla prima che capita, ma aspetta quella giusta!"

5) Il post che ha avuto la giusta attenzione. Credo che sia stato questo: "Ridere, ridere, ridere, ma quanto fa bene ridere!". Ancora oggi rientra tra i post più popolari del mio repertorio. Potrei considerarlo anche il post di cui vado più fiera ed il mio post più utile, ora che ci penso!

6) Il mio post più bello. "Essere belle è bello, essere se stesse è meglio". E' uno dei miei post che mi piacciono di più. Mi ricordo che qualcuno nei commenti lo aveva definito una vera "pillola di saggezza". Mi piace perché è semplice, non dice nulla di nuovo, ma l'ho scritto con un reale e piacevole senso di liberazione! Potrebbe anche essere il post di cui vado fiera!

7) Il post di cui vado fiera. "Cosa c'è dentro di lui che non c'è dentro di me?". Il motivo per cui ne vado fiera è facilmente comprensibile leggendo il post. Si è trattato di una triste ma consapevole e allo stesso tempo coraggiosa presa di coscienza. :)

Ora, il "regolamento" prevede che io passi il gioco ad altri 7 blog. 
E io lo passo a: 


A presto!
 ________________________
Annotazione post-scriptum, ma molto post-scriptum! Solo dopo due/tre giorni dalla realizzazione di questo post, mi sono accorta che il punto 5 non è "il post che ha avuto la giusta attenzione" bensì "il post che non ha avuto la giusta attenzione"! Quindi mi raccomando, voi metteteci quello giusto, io ormai l'ho scritto, non vorrete che adesso mi metta a cambiarlo, nevvero? :p


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