Scritta scorrevole

"Go as far as you can see, when you get there, you'll be able to see further" (T. Carlyle)

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Insegnante di inglese appassionata di scrittura e di fotografia e profondamente innamorata degli animali. Questo blog è un ampio rifugio in cui condivide passioni, letture, riflessioni, novità sui suoi libri e molto altro. INSTAGRAM: @simona_giorgino (profilo autrice), @photosfromthewind (profilo fotografico).

sabato 23 marzo 2013

Da una passeggiata nella primavera.


...la primavera incomincia a mostrarci le sue prime bellezze. 
Impossibile rimanerne indifferenti.
Macchina fotografica al seguito
e una stupenda passeggiata 
immersi nella natura.


[Clicca sulle immagini per ingrandirle]


















Copyright: foto di Simona Giorgino





giovedì 21 marzo 2013

"Lo spirito umano come forza purificatrice del male", un'opera filosofica di Lorenzo Rizzelli.

Ciao a tutti!

Oggi vi propongo un argomento interessante e decisamente diverso dai soliti, particolarmente indicato a tutti coloro che amano cimentarsi nella disciplina filosofica, perché quella che sto per presentarvi è proprio un'opera di filosofia contemporanea che racchiude il pensiero di Lorenzo Rizzelli, un giovane molto in gamba che ho avuto modo di conoscere personalmente sul mio percorso universitario, condividendo lo studio della stessa lingua straniera, l'arabo. 
Lorenzo oggi ci presenta "Lo spirito umano come forza purificatrice del male - sistema filosofico simbolico integrato" e lo fa attraverso un articolo scritto da lui stesso, in cui ci rivela brevemente il contenuto del libro e del suo pensiero. 
Per chiunque avesse voglia di approfondire l'argomento al di là di questo articolo e volesse conoscere Lorenzo e condividere con lui pensieri e opinioni, suggerisco di non perdere di vista il suo sito, che si presenta ben strutturato, ordinato e completo in ogni sua sezione.

Di seguito una breve biografia dell'autore e subito dopo l'articolo da lui scritto.



BIOGRAFIA 
Lorenzo Rizzelli
Lorenzo Rizzelli nasce in provincia di Lecce il 26 ottobre 1982. Sin dall’adolescenza sviluppa una creatività personale prima nella musica, poi nella filosofia e nella poesia. Tale creatività, che all’inizio si è presentata in risposta a problematiche interiori personali, nell’ambito del microcosmo mentale del proprio io, si è poi sviluppata ed evoluta, in particolare dal 2002, con l’obiettivo di stabilire in modo alquanto originale dei principi etici universali, ritenuti validi nel macrocosmo della realtà e della storia dell’umanità. L’autore approda così proprio nel 2002 a una svolta cruciale e decisiva del suo percorso filosofico, con la creazione di un sistema di simboli, sorti inizialmente con la loro singolare funzione di protesta nei confronti del male umano, ma poi evolutisi anche in ambiti differenti da quello etico. Così nel 2008, conseguita la laurea magistrale in lingua araba e inglese, l’autore raccoglie tutti gli scritti filosofici personali accumulati fino al 2005, per poi realizzare un’opera unitaria, dal titolo “Lo spirito umano come forza purificatrice del male- Sistema filosofico simbolico integrato”, pubblicata da Akademos Edizioni nel settembre 2011. Contemporaneamente alla sua crescita filosofica, Lorenzo Rizzelli ha maturato, negli anni dell’università, l’interesse per la lingua e la letteratura araba, con riferimento particolare ai filosofi e ai poeti-filosofi. Parallelamente, l’autore ha dedicato un’attenzione particolare per alcuni scrittori europei, non riconosciuti ufficialmente come filosofi ma giudicati interessanti per alcune questioni filosofiche, come Giovanni Pascoli, William Wordsworth e Marcel Proust.




ARTICOLO 
Nell’alveo della filosofia contemporanea, l’opera “Lo spirito umano come forza purificatrice del male-Sistema filosofico simbolico integrato” rappresenta una novità che offre molteplici spunti di riflessione agli studiosi di filosofia e anche agli appassionati della materia. All’interno dell’opera, la filosofia si presenta come uno strumento di riflessione sul male umano e di esplorazione delle possibilità, da parte dello spirito umano nelle sue varie declinazioni (in quanto ragione, autocontrollo e forza), di contrapporsi allo stesso male e di reprimerlo. Ecco spiegato sinteticamente il titolo dell’opera. Oltre all’etica, l’altro ambito privilegiato è quello della metafisica che, oltre a fornire una versione alternativa rispetto ai filosofi del passato in merito alle cause prime della realtà e a Dio, sottende un’intenzione ben precisa, che è quella di riconoscere a tutte le religioni umane la stessa importanza e lo stesso ruolo cruciale nella vita umana, in quanto tutte fondate sulla non violenza, in una prospettiva armonizzante ed ecumenica. L’ambito etico è considerato strettamente connesso a quello metafisico-teologico. Difatti reati gravi come l’omicidio e il tentato omicidio non sono ritenuti compatibili con la fede in Dio, che si realizza non solo nella semplice attestazione e presa di atto della sua esistenza, ma anche nella piena osservanza, da parte degli esseri umani, delle principali norme comportamentali, riconducibili sinteticamente alla negazione della violenza e la non reazione al male con altro male. Parallelamente in più parti dell’opera, lo spirito di sacrificio e la perseveranza nella realizzazione degli obiettivi personali da una parte riflettono la forza spirituale che è presente in ciascun individuo, ma dall’altra sono molto originalmente inquadrati come quegli strumenti attraverso cui l’essere umano esprime la sua riconoscenza a Dio per il fatto di essere nato.
Oltre a metafisica ed etica, all’interno dell’opera vengono trattati argomenti appartenenti ad altre aree tematiche, come la psicologia dell’io, la pedagogia e la linguistica, tutte legate dal filo conduttore dell’etica che domina dall’inizio alla fine.
Ora passiamo ad analizzare il sottotitolo dell’opera che potrà incuriosire i linguisti e gli appassionati di linguaggi artificiali : “Sistema filosofico simbolico integrato”. A partire dal secondo capitolo, la trattazione filosofica è accompagnata da simboli grafici, stabiliti da me personalmente e combinabili tra loro attraverso regole elementari per produrre concetti più complessi, in una sorta di matematica concettuale ma dalla struttura semplice. Per fare alcuni esempi concreti, a determinati simboli negativi corrispondono categorie fondamentali di male da me analizzate, così come tra i simboli positivi rientrano i tre simboli dello spirito umano. L’originalità dei simboli non risiede nella loro forma grafica (che è piuttosto semplice, dal momento che tra di essi vi sono punti, cerchi, frecce in varie direzioni, linee rette, sbarre oblique, ecc.) ma nella loro polisemanticità. Infatti a quasi ogni simbolo corrispondono più significati, non difficili da memorizzare, in quanto tutti legati concettualmente alla forma grafica dello stesso simbolo, che quindi non è arbitraria ma motivata. In conclusione vorrei spiegare il motivo della nascita di questo sistema simbolico. Dal 1995 al 2002 la speculazione si è svolta ricorrendo solo al linguaggio ordinario, ma appunto nella primavera del 2002 si è verificata la svolta decisiva nello sviluppo del mio pensiero, con la creazione del sistema simbolico. Quest’ultimo è stato stabilito per esprimere più energicamente e decisamente i vari temi etici e metafisici, in quanto è fondamentalmente accaduto che la protesta ragionata e il dissenso profondo rispetto al male umano non potevano più essere espressi solo con le lingue storico naturali, avvertendo io l’esigenza di superare il muro del linguaggio ordinario, sfociando così in quello simbolico.
Per maggiori approfondimenti, ho realizzato un sito web apposito, dedicato alla mia filosofia e al mio libro, dove potrete scoprirne tutte le particolarità : www.sistemafilosofico.it 
Lorenzo Rizzelli






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Simona







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Puoi scrivere anche tu un articolo per il mio blog
allo scopo di presentare il tuo libro/il tuo progetto. 
Per info: alamuna@gmail.com


domenica 17 marzo 2013

Qual è il tuo atteggiamento nei confronti degli e-Book?

Che atteggiamento hanno, in linea generale, i lettori del mio blog nei confronti dei libri in formato elettronico/digitale (e-book)?

Non lo saprò mai :P, ma so per certo che 27 persone passate da qui (per puro caso o perché probabilmente assidui frequentatori del blog) hanno contribuito a farmi conoscere la loro opinione rispondendo al sondaggio del mese che si è chiuso giusto oggi.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.


Questo sondaggio è rimasto aperto per circa un mese o poco più. Ero curiosa di conoscere l'opinione di altri lettori sugli e-book.

Le opzioni di risposta erano:
- Non ne ho mai letti e mai ne leggerò: non riesco a digerirli!
- Ne leggo un sacco! Adoro gli e-book!
- Non possiedo un e-book reader ma mi piacerebbe averne uno.
- Il libro cartaceo resta sempre al top, ma appena posso leggo anche gli e-book.
- Compro gli e-book perché li trovo economici, comodi, facili da reperire.
- E-book o libri di carta non fa differenza, l'importante è leggere.
- Preferisco spendere un po' di più, ma annusare l'odore della carta stampata!

Dai 27 voti ricevuti posso notare che ancora una buona parte di lettori (la maggioranza, con il 48% derivato da ben 13 voti) preferisce di gran lunga spendere un po' di più per leggere un libro cartaceo, per poter sentire quell'insostituibile sensazione che effettivamente è solo un libro vero a darti: l'odore della carta, il fruscio delle pagine, la ruvidezza o la morbidezza della copertina, e tutte le altre caratteristiche fisiche dei libri cartacei.

Tre persone (3 voti, 11%) hanno risposto che non si sognerebbero mai di leggere e-book, che non riescono a digerirli, e altre tre persone (ancora un 11%) affermano di non possedere ancora un e-reader ma che ne desiderano uno, e sono quindi favorevoli, tutto sommato, alla lettura digitale. 

Una buona parte (6 voti, 22%) dichiara di mantenere sempre una certa preferenza per il cartaceo, ma che se capita l'occasione di leggere un e-book non si tira affatto indietro.

Una sola persona dichiara di leggere moltissimo gli e-book, due altri lettori dichiarano di trovare gli e-book economici, comodi e facili da reperire e, infine, due altri lettori affermano che l'importante è leggere, indipendentemente dal fatto che lo si faccia con un libro di carta o con un libro digitale.

Dunque dunque dunque. Sono contenta di discutere i risultati di questo sondaggio perché negli ultimi mesi anche la sottoscritta si è ritrovata a cambiare rapidamente e facilmente opinione nei confronti degli e-book. Sono stata una di quelle che all'inizio sembravano decisamente restie, poi hanno incominciato pian pianino a leggere e-book sul PC, per finire irrimediabilmente a farsi regalare il famoso e-reader e accumulare centinaia di libri digitali nel giro di poche settimane.

In realtà non ricordo di aver mai detestato gli e-book. Quando mi capitava l'occasione ne leggevo sul PC, sebbene questo avvenisse con particolare rarità, forse proprio perché il PC rende decisamente pesante la lettura (suggerisco infatti di non valutare gli e-book senza aver provato a leggerli su un supporto specializzato: il PC non lo è!). Da quando ho ricevuto in regalo, a gennaio scorso, un agognato e-book reader, sono diventata anch'io un'assidua lettrice digitale. 
Io e il mio e-reader viviamo praticamente in simbiosi. Riesco a reperire facilmente e comodamente gli e-book e così la mia libreria virtuale negli ultimi mesi è lievitata in maniera impressionante. Libri che magari in libreria costavano un bel popo' di euro e che sono stata spesso costretta a ignorare e lasciare fra gli scaffali dei librai ora sono comodamente adagiati nel mio e-reader in formato e-pub/pdf o mobi. 
È come un libro. E va bene, non esattamente. Anch'io nutro una forte preferenza per il libro di carta e quando finisco di leggere un e-book mi capita di pensare "quanto mi piacerebbe averlo in cartaceo, qui, in mezzo alla mia libreria vera, e poterlo guardare e toccare dal vivo, e metterlo in mezzo agli altri incrementando la mia collezione", ok, mi capita di pensarlo, ma sono sincera: questa sensazione passa in secondo piano, perché in primo piano si piazza la felicità d'aver comunque letto quel libro. 


Pregi dell'e-reader secondo me.

È sottile, leggero, le dimensioni sono esattamente quelle di un libro vero, ma anziché una sola storia, l'e-reader può contenerne... centinaia, migliaia! In un solo e-reader puoi caricare migliaia di file! 
Puoi portarlo sempre in borsa, anche quando stai leggendo un mattone di mille pagine... 
Puoi zoomare la pagina, rendere le scritte grandi o piccole a tuo piacimento per non avere problemi alla vista. Gli e-reader sono retro-illuminati, il che vale a dire che non creano problemi agli occhi, puoi leggere quanto e dove vuoi. 
Inutile menzionare il fatto che puoi comodamente andare indietro e avanti per le pagine con le freccette, vero? E che si possono comodamente mettere i segnalibro che registrano la pagina dove ti sei fermato?
Un e-book costa effettivamente molto di meno (tranne qualche piccolo editore che stabilisce prezzi impressionanti anche per gli e-book, ma in linea di massima i costi non sono altissimi) e lo puoi reperire strafacilmente in Internet, senza uscire di casa, con un semplicissimo CLICK. Lo scarichi ed è tuo nell'arco di... un secondo.
Alcuni potrebbero dire: questo non è assolutamente paragonabile al piacere di mettere piede in una libreria, annusare quel piacevole odore di carta e di libri, girare per gli scaffali, guardare le copertine dal vivo, voltare le pagine, perderci anche le ore alla ricerca del libro che ti porterai a casa. E avrebbero ragione, ma io risponderei: chi lo dice che possedere un e-reader significhi non mettere più piede in libreria? Io, per esempio, amo - grazie al mio amour e-reader - riuscire a reperire con tale semplicità un mare di e-book, ma quando vado a letto, la sera, sotto le coperte, è assolutamente indispensabile leggere un libro cartaceo. Non tradisco il libro di carta per l'e-book, né potrei giammai rinunciare al piacere di entrare in una libreria e scegliere il mio libro di carta fra gli scaffali. Sono una persona moderna e contemporanea, sono un'internauta, era inevitabile, penso io, che prima o poi sarei caduta nella trappola delle letture digitali (sì, ci sono caduta e ne sono molto contenta!), ma rimango ancora innamorata dei libri di carta e continuerò ad acquistarne. 

E poi mi chiedo anche un'altra cosa: la qualità di un testo, di un racconto, di un romanzo, di un libro, dipende dal mezzo fisico attraverso cui lo si legge, o è una peculiarità indipendente da questo? Io posso apprezzare di più un testo se lo leggo in cartaceo e esserne invece delusa se lo leggo in digitale? 
Concluderei dicendo, per quanto mi riguarda: sebbene la sensazione fisica di avere un libro vero in mano non potrà mai essere sostituita da quella di leggere in e-book, la lettura, secondo me, dovrebbe andare al di là dei mezzi fisici attraverso cui avviene. L'importante è leggere, penso io. Be', se avessi votato al sondaggio, mi sarei unita a quelle due sole persone che hanno votato: e-book o libri di carta non fa differenza, l'importante è leggere. E così siamo in tre. :)

Avrei anche risposto che leggo molti e-book, che li trovo economici e comodi da reperire e che, sebbene il libro cartaceo resti al top, appena posso (ora praticamente sempre) leggo e-book. Ma credo che la bellezza della lettura non sia affatto danneggiata dal mezzo digitale: quando un libro vale o piace davvero ti rapisce i sensi, e non avresti neanche il tempo di lasciarti influenzare dal mezzo fisico! 


Difetti dell'e-reader secondo me.

Difetti? Mmmmm.
Un difetto è sicuramente questo: non poter prendere appunti, non poter sottolineare con una matita. Lo faccio spesso sui libri di carta, sottolineo le frasi che mi sembrano più belle, che vale la pena annotare o ricordare, a volte, mentre leggo, mi vengono in mente idee di ogni genere, perfino trame per eventuali romanzi, ed ecco lì a scrivere una nota o un appunto ai piedi della pagina. Questo mi manca, non posso farlo sull'e-reader. Ora, non so se esistono e-reader estremamente moderni e tecnologici che permettono anche di fare questo, ma il mio non lo fa :P!
Un aspetto che sarebbe dovuto rientrare nei difetti era questo: la batteria. Quando volevo l'e-reader e quando poi l'ho ottenuto avevo paura che la batteria mi abbandonasse nel bel mezzo di una lettura. Ho la fobia delle batterie. Quando uso la macchina fotografica o la telecamera, per esempio, capita spesso e volentieri che nel bel mezzo di un tour fotografico o di una ripresa la batteria mi lasci a terra. Avevo esattamente lo stesso timore per l'e-reader. Pensavo che avrei dovuto preoccuparmi per la batteria, che mi avrebbe lasciato sicuramente nel bel mezzo di qualche lettura, magari nel momento cool della storia, come un libro di carta non potrebbe invece mai fare. Invece NO. Non è mai successo. La batteria è talmente resistente che - che mi crediate o no - da quando l'ho ricevuto l'avrò ricaricata sì e no due-tre volte. Eppure capita che io ci spenda anche le ore su quell'aggeggio! 

MORALE: I love e-books! :)




Simona




sabato 16 marzo 2013

Scrivere un post/un articolo per il mio blog? Da oggi si può.

Ciao! Stamattina vi aggiorno brevemente sul blog.

Sono impegnata con un imminentissimo esame, quindi non ho ancora potuto registrare il video di inaugurazione per il Salotto di Simo su YouTube in cui parlerò di un'autrice emergente (potrei potenzialmente farlo la prossima settimana) e non ho neanche il tempo e la possibilità di dedicarmi pienamente al blog. Le interviste si sono diradate, le recensioni non sono poi così frequenti... ma conto di tornare molto attiva nei prossimi mesi, magari dopo l'estate, quando sarò certamente più libera sul versante università. 
Nel frattempo, invece, l'attività continua sebbene in maniera meno intensa.

Volevo inoltre comunicarvi che, oltre alle interviste, alle recensioni o alle segnalazioni, c'è un altro modo per essere pubblicati su questo blog: scrivendo voi stessi un articolo/un post per il mio blog, dove presentate il vostro libro/progetto/prodotto; io lo pubblico con la vostra firma, così che i lettori possano conoscere la vostra proposta attraverso le vostre stesse parole. 

Questo è soprattutto valido quando:

- l'argomento è un tantino "particolare", fuori del comune o particolarmente impegnativo e allora vi può sembrare che l'intervista non sia totalmente adatta a spiegarne le varie sfaccettature, per esempio discipline scientifiche, filosofia, argomenti vari di cui l'intervista non potrebbe evidenziare gli aspetti più importanti. L'intervistatrice, in fin dei conti, sono sempre io, ed è ovvio che io non sia esperta in tutte queste discipline :D, quindi è probabile che le mie domande potrebbero non essere all'altezza dell'argomento: nessun problema, sarete voi stessi a spiegare tutto attraverso un vostro articolo (che magari rimanda al vostro sito per gli approfondimenti)! 

- nei momenti di mia necessaria mancanza dal blog, come in questo periodo a causa dell'università: se non posso dedicarmi a interviste o recensioni, tenete in conto la possibilità di scrivere voi stessi qualcosa per il mio blog! Pubblicare un articolo scritto da voi richiede molto meno tempo che scrivere io stessa qualcosa, realizzare un'intervista o pubblicare una mia recensione. Quindi, penna in mano... anzi tastiera fra le mani! Scrivete l'articolo e inviatelo a alamuna@gmail.com: a pubblicarlo - insieme alla vostra firma - ci penso io!


Ricapitolando.

Nel Salotto di Simo si può:
- ottenere un'intervista;
- ottenere una recensione (riaprirò la sezione recensioni nei prossimi mesi);
- ottenere una segnalazione;
- pubblicare un articolo scritto e firmato da voi stessi, in cui presentate il vostro libro/prodotto/progetto.

Vi ricordo infine che le segnalazioni possono avvenire anche nei video registrati per il Salotto di Simo su YouTube!

Come già sapete, per tutto questo non è richiesto alcun tipo di contributo, se non l'innocente richiesta di sostegno reciproco che deriva dalle vostre generose iscrizioni alla mia pagina FB, al mio blog e al mio canale YouTube: tre semplici click.





Buona giornata a tutti!






Simona




giovedì 14 marzo 2013

Premio per il mio blog: Liebster Award!

Ciao a tutti!
Reduce da una giornata di studio, torno su Internet per scoprire che ho piacevolmente ricevuto un premio per il blog da una collega blogger e di scrittura. Era da un po' che non ne ricevevo uno, sono andata a dare una sbirciatina all'etichetta premiazioni per scoprire che, nel tempo, ne ho accumulati qualcosa come una decina: figo! Oltretutto questi premi mi riportano indietro nel tempo, in un periodo in cui ero particolarmente attiva sul blog: non avevo ancora pubblicato, non facevo promozione, e mi rifugiavo qui solo per scrivere emerite ca....te :P. 

Allora, torniamo a noi. 

E' un premio all'insegna del numero 11
Ogni blogger premiato deve:
- rispondere alle 11 domande del blog da cui è stato premiato;
- scrivere 11 curiosità su di sé;
- premiare altri 11 blog (con meno di 200 followers e meritevoli);
- porgere 11 domande ai suddetti blog.

Ringrazio moltissimo Rossana Lozzio per aver premiato il mio blog e rispondo subito alle sue interessanti domande.





LE MIE 11 RISPOSTE


1. Scrivi di un genere soltanto o ti cimenti in più generi?
Finora non mi è ancora capitato di discostarmi troppo dal genere di cui solitamente scrivo. Scrivo romanzi di narrativa contemporanea che generalmente hanno a che vedere con i sentimenti, con storie attuali e di tutti i giorni.

2. Se hai scelto di scrivere di un solo genere, ci spieghi perché?
Non direi che si tratti propriamente di una scelta, ma credo sia una predisposizione naturale: è di quello che mi sento di scrivere, è ciò che mi piace e quindi viene automatico cimentarmi in quel tipo di storie.

3. Se avessi potuto scrivere un libro di successo, quale sarebbe?
Ci sono molti libri di successo che ho apprezzato ma non mi sono mai trovata a pensare che mi sarebbe piaciuto scriverli io. E sarebbe davvero difficile scegliere fra i tanti!

4. Quali caratteristiche bisognerebbe avere, secondo te, per potersi definire "scrittore"?
La capacità di emozionare, di arrivare al cuore del lettore, di conquistarlo, di spingerlo inconsapevolmente a desiderare di leggere ancora qualcosa di tuo e, perché no, un editore abbastanza influente da riuscire a portarti in casa di più persone, onde evitare che, nonostante il tuo grande talento, a leggerti siano solo i tuoi parenti e i tuoi amici stretti!

5. Giornalista o scrittore... meglio la prima o la seconda professione?
Decisamente la seconda. 

6. Se potessi riportare in vita uno scrittore del passato, chi sceglieresti?
Pirandello!

7. Esiste uno dei personaggi creati da te di cui potresti innamorarti?
Mmmm, non mi innamoro dei personaggi :D, ma se accadesse sarebbe senza dubbio di Dario in Quel ridicolo pensiero. I miei personaggi maschili appartengono decisamente a una bella categoria! 

8. Se sì, ci racconti perché?
Dario è un fidanzato modello, che merita rispetto, stima e devozione. Che comprende i suoi errori e fa in modo di correggerli per riconquistare la sua donna. E' un uomo maturo e ragiona con la testa :). Insomma, qualcosa di simile :P

9. Chi ringrazieresti se vincessi un riconoscimento famoso e chi no?
Ringrazierei chi mi ha premiata :D e sicuramente i miei sostenitori di sempre, quelli accaniti che non si lasciano sfuggire mai qualcosa scritto da me. Non sono tantissimi, ma sono buoni! Non ringrazierei in assoluto quelle false amiche del cavolo che al momento del tuo successo si gonfiano di un non so che cosa lontanamente assimilabile all'invidia.

10. Pensi mai di smettere di scrivere?
Giammai da quando fui in terra :P.

11. C'è uno scrittore esordiente/emergente che ammiri in modo particolare?
Mmmm, ce ne sono davvero diversi... questa la passo!


11 CURIOSITA' SU DI ME


1. Adoro le polpette della suocera.
2. Vivo in simbiosi con un Pinscher nano di nome Cliff e ho difficoltà a lasciarlo a casa da solo, pena la mia stessa serenità.
3. Odio fortemente essere vestita completamente di nero. Nel nero soffoco e mi sento oppressa e a disagio. Lo indosso solo se spezzato con qualcosa di estremamente colorato.
4. A 18 anni invece vestivo quasi sempre di nero: ah, come si cambia nella vita!
5. Sono una di quelle che si sono convertite nel giro di pochi mesi alla lettura digitale: da quando ho l'e-reader, mi sono riempita di centinaia di nuovi libri tutti in formato e-book!
6. Sono un'esperta consolidata nella materia "fare tutto all'ultimo momento". Non esiste nulla al mondo che io faccia con calma e serenità: spremo il tempo fino all'ultimo secondo arrivando ad avere l'acqua alla gola in ogni cosa che faccio.
7. Sono affetta da una preoccupante dipendenza da Internet.
8. Sono molto, ma molto golosa. 
9. Adoro le candele. Ne accendo spesso e volentieri in casa e ovunque. L'importante è che siano profumate. Anche gli incensi vanno bene, ma delle candele amo l'atmosfera che creano.
10. Non sono esattamente indifferente alla categoria "shopping, abbigliamento, borse, scarpe, accessori", ma neanche a quella delle cianfrusaglie per la casa e cose varie. Nei negozi devo fare uno sforzo immane per contenermi.
11. Sto per terminare gli esami e per immergermi nella stesura della tesi, e il profumo della fine mi accompagna praticamente per tutto il giorno: la fine odora di primavera, di fiori, di cose buone, di libertà.



11 DOMANDE PER I BLOG CHE PREMIO

1. Una citazione che ti piace particolarmente e perché?
2. Quale sarebbe la tua professione ideale?
3. Se potessi diventare famoso, chi saresti: uno scrittore famoso, un politico, un medico famoso, uno scienziato..., chi?
4. In che stile di abbigliamento ti riconosci? Casual, elegante, sportivo, altro?
5. Che cosa diresti per far capire che tipo di persona sei? Descriviti in poche parole.
6. Leggi? Quanto, dove, come?
7. Hai mai perso una persona perché non ti eri impegnato/impegnata abbastanza per far funzionare le cose?
8. Quanto tempo trascorri in internet e che tipo di siti visiti?
9. Che rapporto hai con gli e-book?
10. Quale sarebbe per te la giornata perfetta?
11. Un libro che racconterebbe perfettamente la tua storia: che trama avrebbe?



11 BLOG CHE PREMIO
(Questo è il punto in cui la fantasia decide sempre di mollarmi. 
Non sono certa che arriverò a 11, ma ci provo.)


1. Il profumo della creatività
2. I libri ci salvano
3. Christy unbuonlibrononfiniscemai
4. La bottega dei libri incantati
5. The sweet colours of my life
6. Luce in un prisma di pagine
7. Vivere in un libro
8. Happy Red Book
9. La rubrica di Antonietta Agostini
10. Chicchi di pensieri
11. scusatemapropriononmiviene :P


Grazie per questo divertente gioco! :)





Simona





sabato 9 marzo 2013

"Belladentro", di Roberta Tobbi: le mie impressioni.

Belladentro è la testimonianza diretta di una ragazza che ha sofferto di anoressia. Sembra una storia cruda, ma semplicemente perché è vera. Roberta non usa espedienti per dire come stanno le cose, le dice e basta, in maniera diretta e asfissiante. Ci sentiamo intrappolati nel suo corpo, ci fa sentire le sue emozioni e attraverso la sua testimonianza diretta siamo capaci di comprendere - anche se alla lontana, per non peccare di presunzione - i veri sentimenti di una persona anoressica. 
A volte ti ritrovi a porti delle domande, è forse inevitabile quando a leggere è una persona che non soffre della stessa malattia, ma Roberta ci dà tutte le risposte, ci conduce nel suo mondo con una delicatezza e al tempo stesso una determinazione che ci permettono di guardare il mondo dai suoi stessi occhi. 
Roberta ha un marito che la ama moltissimo, le sta accanto, la spinge a migliorarsi, a combattere. Roberta scava dentro sé stessa, nel suo passato, alla ricerca di una fonte, di un ricordo, di un momento in cui è potuto cominciare tutto. Ma il tunnel della malattia - il tunnel della mente - sembra interminabile. A una caduta segue sempre un rialzo, ma purtroppo a un rialzo segue ancora una caduta. Quando Roberta crede di avercela fatta, di aver trovato un appiglio cui aggrapparsi per uscire da quell'inferno, ecco che le mani le scivolano, e ricade nello sconforto. 
Eppure c'è qualcosa che la spinge sempre a lottare, qualcosa che assomiglia molto alla consapevolezza di voler guarire e che questo non sia impossibile. Sforzi, fatiche, lacrime, una storia cruda e autentica che ti entra dentro e ti ferisce. Forse vorresti fare qualcosa per lei, aiutarla a strappare dalla sua mente quel mostro che la tiene rinchiusa in una prigione. 
A parte la consapevolezza, poi, arriva a un certo punto qualcosa di ancora più forte, qualcosa che non potrebbe realizzare se rimanesse in quel corpo: l'istinto materno, la voglia di mettere al mondo un figlio. Un desiderio grande, più grande di qualsiasi cosa, persino più grande di quel mostro che non le concede via di fuga.
Invece la via di fuga c'è sempre, Roberta ce lo insegna attraverso la sua stessa esperienza. Una storia alla quale potrebbero davvero attingere anche molte altre ragazze colpite dallo stesso problema, perché è una storia che dà carica, e non solo per chi soffre di anoressia. L'anoressia, volendo, potrebbe diventare in questo libro anche sinonimo di molte altre problematiche, di molti altri demoni che spesso e volentieri si manifestano sotto ogni aspetto. La via di fuga esiste, se comincia innanzitutto da dentro.
Una storia incredibile, che non ti conquista solamente perché è una storia autobiografica, e di conseguenza la storia vera di una ragazza anoressica, ma perché è scritta in una maniera che ti rapisce, la qualità della narrazione è alta, la scrittura scorrevole, le parole sono scelte con cura, sono dure come lo è Roberta con sé stessa, sono vere come lo è l'intera storia, ti trascinano nel vortice di questo racconto e non ne esci, non gli stacchi gli occhi fino a che non  ti imbatti nella parola FINE.









Simona



giovedì 7 marzo 2013

Hanul Art: bracciali dipinti a mano, anche con ritratto.

Buongiorno a tutti!
Oggi ero convinta fosse mercoledì 6, invece scopro con opportuno stupore che siamo un giorno avanti. Devo aver smarrito il mio orologio interno fra le montagne della Sila.

A ogni modo, stamattina vorrei pubblicare un post che parla di arte, nello specifico di pittura, perché vi farò vedere una carrellata di foto che ritraggono delle meravigliose creature dipinte completamente a mano.
Il nome dell'artista è Hanul, e ne avete già sentito parlare perché (a parte la parentela che ci lega :P) ho pubblicato già qualche post in cui vi ho presentato altre sue creazioni (clicca qui per accedere agli altri post).
Stavolta si parla invece di accessori e nello specifico di bracciali dipinti. In realtà Hanul crea anche molti altri accessori (anelli, borse, scarpe) e anche molti altri oggetti dalla natura variegata (oggetti per la casa, restyling mobili, tegole dipinte, bambole porta mestoli, ecc.).

Prima di farvi vedere i bracciali, spendo solo qualche parola in merito: sono dipinti a olio su legno, completati poi con una vernice che fissa i colori e li rende indelebili e anche più intensi. I soggetti sono scelti e richiesti dai committenti: nei bracciali che vi farò vedere, ci sono alcuni soggetti che sono ritratti di persone realmente esistenti, cioè committenti che hanno fornito una foto ad Hanul in modo che lei potesse riportarne i volti sul bracciale, e devo dire che il risultato è stato sempre sorprendente! Anch'io ho ceduto alla tentazione di un bracciale con ritratto, quindi anch'io porto spesso e volentieri al polso una chicca rara e unica; altri bracciali, invece, ritraggono soggetti di dipinti famosi (come Klimt e altri), riprodotti con una somiglianza impressionante e con un pizzico di propria interpretazione personale; altri possono anche avere le decorazioni più disparate, come certi stupendi fiori liberty che Hanul ama particolarmente.

Negli ultimi giorni mi è capitato spesso e volentieri di stare con la macchina fotografica in mano, così mi sono divertita anche a immortalare gli ultimi bracciali che Hanul ha dipinto, prima che prendessero il volo ognuno verso la casa del proprio "polso destinatario" :P.
Ecco a voi la carrellata di foto:



Prima tutti insieme...












...poi uno alla volta... 














Infine vi faccio vedere il bracciale con il mio ritratto, così ho l'opportunità di farvelo confrontare con la foto da cui Hanul ha preso spunto. 




I bracciali hanno un prezzo davvero modesto, e sono completamente dipinti a mano. Quindi, chi apprezza l'arte, sicuramente apprezzerebbe di indossare qualcosa di unico, senza alcuna copia in nessun angolo del mondo!



Vi lascio il contatto di Hanul.
Cliccando qui, potrete vedere molte altre foto e creazioni, e chiederle info o commissioni.




Alla prossima,

Simona.






mercoledì 6 marzo 2013

Fotografia: alcuni degli ultimi scatti.

Buongiorno a tutti!
Come vi avevo promesso, oggi dedicherò un post ad alcuni scatti che ho avuto modo di fare in questi ultimi giorni. Ne posterò solo alcuni, perché inserirli tutti varrebbe a dire pubblicare un post chilometrico!
La prima breve carrellata di foto che vi farò vedere risale ai tempi della mia breve vacanza sulla Sila (l'altro giorno praticamente). Mi è dispiaciuto molto in quell'occasione non aver avuto l'opportunità di scattare molte foto, ma ogni volta che uscivamo dall'hotel accadeva qualcosa o, in linea generale, sfoderare la mia arma (la camera) diventava un tantino difficile, considerate le sue dimensioni non esattamente minuscole (si tratta di una Nikon D3100 con obiettivo 70-300), la presenza di un cagnolino in borsa che non voleva bagnarsi le zampette e poi l'altezza della neve sotto ai miei piedi e il mio equilibrio continuamente vacillante: tutti fattori che rendevano "disabile" il mio istinto fotografico. Per questo gli scatti che io chiamo "artistici" (non tanto perché sono veramente "artistici" quanto per distinguerli dai semplicissimi scatti che si fanno senza selezionare sfondo, dettagli, colori, e via dicendo) sono stati quelli fatti dalla camera d'Hotel o addirittura dalla macchina in transito: in quei casi mi sono potuta concentrare e dedicare maggiormente alla "composizione" dei miei scatti.
E sono venute fuori queste: 


Scattata dalla camera d'Hotel, mentre la neve scendeva a miriadi di fiocchi sofficissimi .

Come sopra.

Come sopra.

Come sopra.




Queste ultime due sono state scattate invece sulla via del ritorno verso casa, lasciando la Sila. Ero talmente dispiaciuta di non aver potuto scattare delle foto a quei meravigliosi paesaggi innevati che praticamente mi sono messa quasi a piagnucolare, pregando di tanto in tanto il mio ragazzo di fermarsi per permettermi di scendere e catturare qualche porzione di paesaggio. Ma queste sono state le uniche due che sono riuscita a immortalare, poiché le cose, a livello di tempo atmosferico, non si stavano mettendo particolarmente bene per chi come noi si trovava in macchina. Io adoro la neve, a guardarla e a passarci magari una bella vacanzetta di una settimana o di un week-end, ma mi chiedo seriamente come si faccia a vivere in quelle zone particolarmente colpite dalla neve. Ovviamente ci si abitua, ma sono rimasta allibita dal modo in cui le strade diventino impraticabili. 
Dopo una scivolatina teatrale e a lieto fine avvenuta fortunatamente su di una larghissima strada, abbiamo praticamente guidato a passo d'uomo (non avevamo le catene, nessuno le portava, ma voi non ditelo in giro!), rincuorandoci ogni qualvolta di fronte a noi sfilavano quelle inquietanti macchine spazzaneve che ripulivano la strada dal ghiaccio-neve che andava formandosi con una velocità impressionante. 
Insomma, dopo quella scivolatina mi sono sentita un po' ridicola.
<<Sei ancora convinta a volerti fermare per fare le foto?>> sbotta il mio ragazzo.
<<Mmmm, direi di no.>>
Non era decisamente il caso. Bisognava andarsene da lì quanto prima, pena il rischio di restare bloccati dalla neve: altro che foto!
Tanta neve, e che meraviglia a guardarla! Sembravo una ragazzina, con gli occhi luccicanti e la bocca spalancata. Bella, bella e ancora bella!

Dopo poche ore di viaggio, siamo arrivati invece nel nostro Salento. Eravamo vestiti ancora un bel po' pesanti, e invece nel Salento abbiamo trovato lui, il Re dei Re: il SOLE. Tanto sole! 
Abbiamo quindi fatto una breve sosta sulla litoranea, e ho approfittato almeno del sole per fare qualche altro scatto.


Colori d'estate

Dettagli

Mare

Dettagli 2

Lontananze

Contrasto: addio inverno.

Di là dal mare

Sagome


Per me la fotografia non è niente più di un passatempo, di una passione secondaria e piacevole, però ci tengo ai miei scatti, che non sono mai, comunque, fatti a caso. La fotografia ha una sua logica, e capisco invece quanta gente ci sia ancora che pensa alla mano del fotografo come a una mano invisibile, come se una bella foto si scattasse da sola, o peggio, come se il fotografo non facesse altro che premere un pulsante. Questo è sbagliato: la composizione dell'immagine non è un caso, i colori, i dettagli, la tecnica, gli sfocati, la posizione dei soggetti, sono frutto di una scelta ed è tutto un gioco spontaneo ma delicato di contrasti e particolari. 

Io personalmente, da semplice amatore, adoro scattare foto soprattutto ai dettagli. Dettagli che nessuno probabilmente noterebbe mai, ma che amo invece mettere in primo piano. Amo utilizzare specialmente lo sfocato, mettere a fuoco solo un particolare insignificante, e lasciare che lo sfondo faccia il resto. Mi piace giocare anche con i colori, laddove ce ne sia la possibilità (nel caso della neve, non ce n'era :D), e con i vari elementi che entrano in scena. 
Ogni stagione offre uno spunto per scattare una bella foto. Io ho avuto la possibilità in un solo giorno di passare dall'inverno all'estate! 



Simona


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