Fra i tanti scritti presenti sul numero 10 della rivista "La Fornace" di cui vi ho parlato QUI, vorrei proporvi la lettura di un breve estratto che io ho trovato eccezionale. La sua originalità e la sua intensità mi hanno conquistata. Ho messo l'orecchietta alla pagina affinché possa sempre trovarla a primo colpo tutte le volte che ho voglia di rileggerla.
L'altro è una porta. Il rispetto è chiedere permesso per entrare, anche se la porta è aperta. Se è chiusa maggiormente. Sto imparando a bussare lieve. Mi alleno da sola, a casa, a fare toc toc. Ho composto innumerevoli ritmi, testimoni della mia ricerca, del mio studio, dei miei tentativi. Il mio desiderio di punta di piedi è estremo, incommensurabile, urgente. Eppure, davanti ad una porta, dopo anni di nocche arrossate in casa, l'emozione in me è così intensamente potente, così forte, così incontenibile, che paura mi pervade, goffaggine mi assale, ansia mi aggredisce, aggressività mi maschera, erotismo mi spalleggia e mentre infilo le scarpette di gesso perdo l'equilibrio, capitombolo sulla porta e la sfascio. Se è aperta ruzzolo malamente travolgendo ogni cosa fino ad uscire dalla porta di servizio.
da Diario di una ripetente,
di Marzia Ercolani.
Rivista La Fornace, Agosto 2015.