L'autunno torna con un po' di fresco sulle gambe. E te ne accorgi subito: qualcosa è cambiato.
A volte il tempo cambia, si modifica, segue gli stati d'animo, balla insieme alle emozioni. Le foglie secche, le pioggerelle che rinfrescano l'aria, i colori caldi, i parchi infuocati, assumono un senso solo mentre accadono, mentre si manifestano in tutto il loro splendore. Però non ci sono nei tuoi sogni e, anzi, spariscono dietro ai se, ai perché, ai ma, ai pensieri intensi, alle aspettative, alle possibili prime impressioni, agli impatti, ai domani. Perché, in fondo, non sei la stessa dello scorso anno. Non sei la stessa neppure di due, quattro, otto anni fa.
Allora l'autunno torna mentre cambi, e così cambia anche lui. Si manifesta più lieve, si fa sentire di meno, non arriva impetuoso, non fa il solito rumore, non gli importa di impressionarti attraverso quadri, colori, fotografie. Si nasconde dietro alla scia di una lunga, calda e intensa estate. Un'estate come non se ne vedevano da tanto.
Allora l'autunno torna mentre cambi, e così cambia anche lui. Si manifesta più lieve, si fa sentire di meno, non arriva impetuoso, non fa il solito rumore, non gli importa di impressionarti attraverso quadri, colori, fotografie. Si nasconde dietro alla scia di una lunga, calda e intensa estate. Un'estate come non se ne vedevano da tanto.
E il vento, che risuona monotono dietro alle finestre chiuse, con quel fischio familiare che solo queste persiane mi sembra possano produrre, diventa di nuovo la cosa più preziosa, che riesce a farsi spazio persino fra i pensieri. Se potessi lo porterei via con me. Così, per sentirmi a casa.
Simona
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