Cari lettori,
in questi ultimi giorni mi sono dedicata alla lettura di due romanzi: Destino di un amore e Amori a metà.
Li ho letti praticamente in contemporanea, iniziati lo stesso giorno e finiti a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro.
Devo dire subito una cosa: sono rimasta colpita dal piacevole stile di Linda Bertasi, della quale non avevo ancora letto niente. L'autrice ha una prosa molto scorrevole, dalle frasi intense, dalle immagini evocative. E, per questo, nonostante la trama mi sia sembrata a tratti "forzata" (il destino ha davvero un ruolo prioritario in questo romanzo, fa accadere degli incontri strepitosi), il libro si lascia leggere d'un fiato.
Ho sempre sostenuto che quando lo stile di scrittura vale veramente, si finisce sempre per chiudere un occhio sull'originalità o la credibilità della trama.
Ecco, diciamo che non mi sono lasciata totalmente "convincere" dalla storia di questi amori che si consumano fra Milano e Parigi, che esplodono, tumultuosi, fanno dei giri immensi, e poi inaspettatamente ritornano. Nonostante questo, però, la lettura è stata gradevole e non senza entusiasmo.
Per accennare brevemente alla trama, diciamo che questa storia unisce, a distanza di molti anni, una madre e una figlia, un padre e un figlio, in un chiasmo narrativo che, devo dire, non è comunque privo di sorprese.
Linda ha una penna molto piacevole, delicata, femminile, sceglie accuratamente le parole, evoca immagini, luoghi. È evidente che l'autrice possiede un'ottima padronanza degli strumenti narrativi. Inoltre, il romanzo è molto ricco di episodi: non si limita a raccontare la storia di questi grandi amori, ma ci aggiunge questioni familiari, personaggi secondari, momenti di suspense.
Consiglio la lettura di questo libro a chi ha bisogno di una vera e propria botta di romanticismo! Ci sono delle scene estremamente romantiche: uomini che si innamorano perdutamente di queste donne forti e sfuggenti, amori che esplodono improvvisamente, promesse di un futuro insieme, baci, abbracci, parole e sguardi tipici dei primi, indimenticabili, momenti dell'innamoramento; il tutto, ovviamente, sullo sfondo di una poetica Parigi!
C'è poi Amori a metà, di Antonietta Agostini. L'autrice racconta una storia autentica, mi è sembrato di scorgere molta verità fra le righe. Lo stile è estremamente semplice, il linguaggio non è ricercato, anzi mi sembra che rispecchi un modo di parlare abbastanza vicino alla quotidianità.
È la storia di una donna, Chiara, e di tre uomini che ruotano intorno a lei: un marito che non ama e da cui divorzia, un nuovo fidanzato di cui si crede innamorata senza tuttavia esserlo pienamente, e infine un amante, Francesco, da cui ha avuto una figlia, l'unico che le abbia veramente rapito il cuore (e l'unico che fugge e la tratta male!).
Il fatto è che non sono stata per niente in sintonia con questa protagonista, in certi momenti l'ho disprezzata, non sono stata d'accordo con alcune delle sue scelte!
È comunque una storia di grande attualità, perché a farla da padrone, al di là di tutto l'intreccio, c'è la ricerca spasmodica dell'amore, quello vero, ma soprattutto la ricerca della felicità. Inoltre, c'è il dolore di una donna la cui inquietudine è palpabile, in ogni cosa che pensa, fa o dice. Non trova il suo posto nella vita, i suoi sentimenti sono precari, i suoi amori sono tutti... "a metà", tranne uno: quello immenso che Chiara nutre per la sua piccola Nicole.
Simona
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