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Insegnante di inglese appassionata di scrittura e di fotografia e profondamente innamorata degli animali. Questo blog è un ampio rifugio in cui condivide passioni, letture, riflessioni, novità sui suoi libri e molto altro. INSTAGRAM: @simona_giorgino (profilo autrice), @photosfromthewind (profilo fotografico).

giovedì 29 settembre 2011

Regalo di compleanno: una giornata all'insegna del relax!

Compleanno del Tenente.
Fortunatamente sono dotata di creatività e di spirito organizzativo e mi piace da matti organizzare sorprese. La mia specialità sta nel fare le cose di nascosto senza far capire un tubo al sorpresando. 

Come lo scorso anno - in cui sottoposi il Tenente ad una caccia al tesoro che merita davvero di essere ricordata ad eterna vita - anche quest'anno gli ho organizzato una sorpresa per il suo compleanno. Senza fargli capire niente. 
Si è trattato di una semplice giornata passata fuori casa, ma pensata ed organizzata con amore.

Prima tappa: escursione in barca a Leuca, sul versante Adriatico. Lui ama il mare, sicuramente è  stata una buona pensata.
Seconda tappa: dopo l'escursione, pic-nic all'aria aperta, con la buonissima insalata di riso preparata dalle mie manine.
Terza tappa: rientro a Lecce, ore 16:30 appuntamento in un centro benessere per un percorso di bellezza.

Ok: si parte!

La sveglia è impostata per le nove, ma ci svegliamo stranamente prima e alle nove abbiamo già finito di far colazione. 
<<Oggi, amore, voglio regalarti una giornata all'insegna del relax. Voglio che ti liberi di tutti i pensieri, rilàssati e basta. Faccio tutto io. Ti fidi di me?>>
"No"
<<Certo che mi fido di te amore.>>
<<Bene! Vado a prepararmi!>>

Entro in bagno per liberare le mie gambe dalla lanugine creatasi negli ultimi giorni e indosso il costume da bagno. Ah, da quanto tempo non lo mettevo. Essendo fine settembre, ormai è da almeno tre settimane che non vedo una spiaggia.
Prendo gli slip da mare del Tenente e mi dirigo in cucina dove lui, seduto sul divano e innocentemente ignaro di ciò che lo aspetta, maneggia espertamente il computer. 
<<Ecco, amore. Devi metterti questi>>
<<Dobbiamo andare al mare?????>> L'espressione è scettica.
"Miiii, non ti ho mica detto che devi farti trenta chilometri di corsa no-stop!"
<<Sì amò, non fare storie, te li devi mettere. Ho pensato che potremmo passare la giornata fuori, il tempo permette, guarda che bel sole!>>
Lo costringo con espressione angelica a fare ciò che dico e dopo qualche minuto, ormai rassegnato all'impossibilità di rifiutarsi e alla necessità di assecondarmi nei miei piani, il Tenente è pronto. Ha indossato la tenuta da mare e siamo pronti per partire.

Ore 10. Breve calcolo mentale. Per arrivare a Leuca, da Lecce, ci sono la bellezza di 65 km. Non è poco. Per l'escursione in barca, proprio lì alla fine del tacco, ci aspetta un certo Petese che ci porterà a visitare le grotte sul versante Adriatico, uomo angelico che negli ultimi giorni ho letteralmente tempestato di telefonate affinché andasse tutto bene. Petese si è raccomandato di telefonargli almeno un'oretta prima del mio arrivo in loco, ma al momento sono certa che non riuscirò a chiamarlo (non posso farlo se ho il Tenente accanto a me e se chiamo Petese e gli parlo in codice come minimo mi aspetterà sul posto con una troupe psichiatrica pronta a rinchiudermi in manicomio). 

<<Oggi non devi fare niente, amò, devi solo rilassarti>> e quindi prendo le chiavi, monto in macchina e guido verso Leuca lasciando a lui il piacere di spaparanzarsi sul sedile del passeggero. Sono le 10 e devo essere a Leuca almeno una mezz'ora prima delle 11:30, così da sostituire la telefonata mancata con il mio largo anticipo. E difatti riesco a percorrere 65 km in 40 minuti circa. Arriviamo sul posto con largo anticipo.

Una volta in loco, mi metto alla ricerca dell'insegna "Piccola Nautica", che scoprirò essere ben lungi da dove mi sono appena fermata. 
<<Se sapessi cosa stiamo cercando, ti darei una mano>>, tuona di tanto in tanto il Tenente a cui  oggi non è dato sapere nulla.
<<Niente amò, mi hanno detto che c'è una bella piattaforma dove poter fare il bagno e fermarsi a mangiare. Si trova... ah sì, dobbiamo andare verso la Guardia di Finanza>> Questo è ciò che mi ha detto Petese al telefono.
E Guardia di Finanza sia. Proseguiamo, e io cerco di dimostrarmi indifferente a tutte le insegne che incontro sulla strada "Noleggio imbarcazioni", "Noleggio barche", "Escursioni in barca", "Escursioni alle Grotte", le guardo con fervido interesse con la coda dell'occhio, ma nessuna che riporti il nome "Piccola Nautica". Devo ammettere che mi sento un pò smarrita senza l'aiuto del Tenente che di solito sa sempre dove è diretto - ma debbo dire che me la sto cavando benissimo anche da sola!
Una decina di insegne dopo, ecco che finalmente lo scorgo: Piccola Nautica. 
Parcheggio nelle immediate vicinanze.
<<Ho visto un signore, adesso chiedo a lui, aspetta qui>>, dico al Tenente, per giustificare il fatto che mi stia fermando proprio qui in mezzo alla strada, quando lui, invece, sa che stiamo andando a cercare un pezzo di spiaggia per fare pic-nic.
La "piccola nautica" è chiuso. 
Merda. 
Petese si era tanto raccomandato di telefonare, e io non l'ho fatto. Giudicate voi se sono normale.
Ma fortunatamente ci sono così tante "piccole nautiche" qui nei pressi che perdermi d'animo è l'ultima cosa che mi riesce di fare. 
Avanzo di ancora qualche passo, e ne trovo un'altra, apertissima. Faccio i biglietti e torno dal Tenente tutta soddisfatta. Ok. Il primo passo è fatto.
Ovviamente, essendo nei pressi di una serie di biglietterie per noleggio barche ed escursioni alle grotte, del porto e di barche che vanno e vengono con turisti a bordo, non è difficile capire dove stiamo andando a parare. Ed è così che svelo la sorpresa. 
<<Amò, ti porto a fare un'escursione in barca!>>
Il Tenente pare contento. Il tempo è bellissimo. Il marinaio che ci guida simpaticissimo. L'escursione è una cosa nuova e diversa dal solito. Le grotte dai vari nomi sono meravigliose. Il mare stupendo. Il sole ci rende piacevole quest'ultimo pezzo d'estate. Tutto pare perfetto. 

A fine escursione siamo affamati. Nelle immediate vicinanze, riusciamo a trovare una pineta profumata adibita a parco per pic-nic e ci fermiamo lì per consumare il nostro pranzo. Perfetto. Pare tutto stia rientrando nei piani. Era esattamente quello che avevo pensato per questa giornata!

Gira girando, si son fatte le due. 
Tra un paio d'ore, è il turno della terza ed ultima tappa.
<<Allora amò, ora dobbiamo tornare a Lecce perché alle 16:30 ci dobbiamo trovare in un posto, dobbiamo solo ritirare una cosa>> e invece siamo diretti al centro benessere dell'Hilton Garden Inn.

<<Ma chi dobbiamo incontrare? Dobbiamo andare in un negozio?>>
<<No no, amò, devo solo passare a ritirare una cosetta.>>
<<Ma dove?>>
<<Mi hanno detto di fermarmi vicino all'Hilton.>>
<<Ma posso venire vestito così?>> Getto uno sguardo incerto alla sua maglietta malconcia che ha superato la dura prova delle intemperie del mare sull'imbarcazione e mi domando se per entrare in un centro benessere bisogna essere più o meno presentabili o se va bene anche una semplice tenuta da mare. No, perché se così non fosse, effettivamente il Tenente dovrebbe andare a casa a cambiarsi! 
Ma non fa niente, suvvia: è una giornata all'insegna dell'avventura!

Ore 16:30. Arriviamo all'Hilton e io parcheggio immediatamente accanto all'ingresso.
<<Ma questi sono i parcheggi dell'Hilton...>>, mi suggerisce il Tenente, certo che mi sia sbagliata. 
<<E non fa niente amò. Scendi un attimo.>>
Scende, sempre scettico. L'ho lasciato praticamente all'oscuro di tutto e non ha la più pallida idea di dove stiamo andando. 
Gli chiedo di seguirmi e, senza spiegargli niente, ci ritroviamo nella hall elegantissima dell'Hilton.  Noto i tentativi falliti del Tenente di farsi piccolo piccolo per non essere notato da tutta questa gente ben vestita, anche se in infradito e con una maglietta fradicia come la sua è difficile che riesca a passare inosservato. E va beh, che c'è di male, stiamo tornando dal mare!
Ci ritroviamo infine di fronte ad un ascensore che ci porta su su fino al settimo piano. Il piano del centro benessere. Il Tenente capisce tutto solo quando ci ritroviamo immersi in un ingresso tappezzato di immagini di massaggi, di stone therapy, con una musichetta relax ed un buonissimo odore che si diffondono nell'aria intorno. Il Tenente sorride.
<<No amò, sei matta>>. 
Be', effettivamente non siamo degli habituè dei centri benessere. Anzi, a dirla tutta è la prima volta che ci mettiamo piede! 
E si vede.
Ci ritroviamo un po' spiazzati. 
Ci raggiunge una signorina in camice bianco. 
<<Vi aspettavo. Ecco a voi i vostri asciugamani, le infradito e le chiavi per l'armadietto. Cambiatevi pure nei camerini.>>
Mi accorgo poi degli sguardi smarriti del Tenente, che non sa praticamente come muoversi in una circostanza simile. Io almeno, sapendo che sarei venuta in un centro benessere a fare un percorso SPA, ero preparata psicologicamente, ma il Tenente no, e difatti lo vedo un pò in difficoltà. 
<<Ma vado bene così?>> allude ai suoi pantaloncini da mare. (Se non vado errata, a un certo punto mi ha anche chiesto se avesse dovuto toglierli e restare nudo, e sto ridendo al sol pensiero! - Ma dico io, la signorina avrebbe anche potuto spiegarci qualcosa in più invece di lasciarci in balìa della nostra incompetenza).
Ci ritroviamo immersi improvvisamente in un corridoio isolato, con i nostri teli a coprirci il corpo, in costume da bagno e con le infradito più grandi di almeno due taglie.
Dopo qualche secondo di smarrimento, la signorina ci raggiunge, ci fa adagiare, ci dice che ci seguirà lei nel nostro percorso e ci indica una splendida vasca idromassaggio che aspetta solo noi. 
E ah! Che goduria! Quest'acqua è favolosa! Calda, profumata di benessere, rilassante. Staremmo così per tutta la vita. 
Il Tenente è contentissimo della sorpresa che gli ho fatto. 

Dopo non so quanto, veniamo invitati ad uscire da quella magnifica vasca e continuare il nostro percorso, passando dal bagno turco, dalla sauna e, infine, dalla grotta dei sali.  
Ho amato il bagno turco. M-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-o! L'ho assolutamente adorato. Pieno di caldo e vapore. Adoro l'idea di star facendo qualcosa di buono per il mio corpo. Adoro i vapori, sapere di star sudando e quindi espellendo le scorie dal mio organismo. Non sarei più andata via da lì. Tuttavia, la signorina ci ha inviatato a uscire di tanto in tanto dal bagno turco e farci una doccia (chiamata doccia emozionale - con essenze profumate e getti d'acqua potenti).
Il Tenente ama di più la sauna, io di più il bagno turco, ma alla fine ci ritroviamo sempre negli stessi spazi, per condividere insieme la nostra prima avventura in un centro benessere.

Direi che la "giornata a sorpresa" è andata a buon fine. 
Una giornata "all'insegna del relax" è quello che avevo promesso al Tenente, e io ce l'ho messa tutta, ma, dopo un'escursione in barca sotto al sole, 130 km Lecce-Leuca-Lecce, pic-nic all'aperto, due ore a perdere sali minerali tra sauna e bagno turco, adesso siamo praticamente ridotti a uno straccio!
Ma, almeno, siamo due stracci felici! :)

6 commenti:

  1. ahahah immagino la faccia di lui....cmq che bella sorpresa...proprio da scopiazzare!!!!!!!

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  2. Si, hai avuto veramente una bella idea...

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  3. Evviva! Una giornata così ci vuole proprio qualche volta!

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  4. Mai andata in un centro benessere...dev'esere davvero una bella esperienza!!! :D

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  5. Sì, è stata una bella esperienza e la sorpresa è riuscita alla grande! Grazie ragazze :)

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  6. regalo favoloso! ora come ora ne avrei veramente bisogno, mi sa che inizierò a spargere la voce cosi me lo regaleranno anche a me :D
    buon inizio settimana
    p.s. ho ricambiato il link al mio blog se ti va di passare è questo qui:
    somethingoranythingaboutm.blogspot.com
    M.

    RispondiElimina

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