Tregua. Sta per sopraggiungere un periodo di tregua. In corso la preparazione degli ultimi due esami, e dopo... si respirerà un po' di più.
Scriverò un romanzo, mi ci butterò a capofitto, perché sento il bisogno sfrenato di liberare le emozioni, troppe, che si sono accumulate dentro di me in questi mesi.
Ho cercato di liberarle talvolta, l'ho fatto sporadicamente servendomi della macchina fotografica, ma non è servito a molto.
Ho bisogno di scrivere, di rendere concreti, attraverso le parole, la gioia, l'emozione, la disperazione, la tristezza, la fretta, l'amore, la rinuncia, l'illusione, la battaglia, la vita, il ristagno, il desiderio, il ritorno, la distanza, la vicinanza, le speranze, le domande, le risposte, gli affetti, la riscoperta, la paura, la perdita, il futuro, le mancanze, le aspettative, la realizzazione.
Ho bisogno di aprire una pagina di word, vuota, bianca, e di riempirla a più non posso di parole.
Le scritte nere che incominciano a riempire un foglio bianco, dev'essere quello il motivo per cui scriviamo: il foglio bianco è la nostra anima in cerca di risposte, abbiamo bisogno di risposte. Possiamo trovarle in mezzo a quelle scritte nere, forse. Siamo noi stessi, scrivendo, che ci conduciamo verso la verità, verso la nostra verità.
Scrivo per scoprire dove voglio andare, dove vorrei fermarmi, chi vorrei essere, che cosa desidero, che cosa sento, che cosa immagino. Scrivo per scoprire qual è la mia risposta.
Simona
Ciao sei una persona molto sensibile e profonda,
RispondiEliminami fa piacere seguirti, anche se come eta' penso che potrei essere tua mamma.
E' uno dei commenti più belli che mi abbiano mai lasciato :) Grazie inifinite Lory!
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