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"Go as far as you can see, when you get there, you'll be able to see further" (T. Carlyle)

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Insegnante di inglese appassionata di scrittura e di fotografia e profondamente innamorata degli animali. Questo blog è un ampio rifugio in cui condivide passioni, letture, riflessioni, novità sui suoi libri e molto altro. INSTAGRAM: @simona_giorgino (profilo autrice), @photosfromthewind (profilo fotografico).

venerdì 23 giugno 2017

Milano: il mio doloroso addio.

Navigli
Gli addii non hanno mai fatto per me, i periodi che si concludono, i saluti, specie se definitivi, le situazioni che passano, le fasi che si chiudono. Che tristezza immensa le cose che finiscono! 
Com'è strana ed esaltata questa vita vissuta così, invischiata con le emozioni e con le sensazioni. Di una fase, così come di un posto, mi rimane dentro ogni cosa: i rumori, i suoni, gli odori, i colori. Mi entrano dentro e si fossilizzano lì, sino a diventare tutt'uno con me. Vivo al di sopra delle righe, per poter assaporare meglio ogni cosa. Vivo sentendo, perché senza sensazioni non so come si viva. Vivo attraverso gli occhi, il naso, le orecchie, sento, inspiro, annuso, osservo, ascolto. Mi lascio assorbire dalle più piccole particelle che si muovono nell'aria. 
Può anche non essere successo niente di esaltante - e in realtà tutto è stato esaltante qui - può anche essersi susseguita semplice vita quotidiana, ma di ogni piccolo istante mi rimangono dentro frammenti, di ogni luogo visitato, di ogni angolo di metropolitana, di ogni negozio dove ho fatto compere, di ogni parco e di ogni strada mi rimangono scene e ricordi. 
Mi fa persino tristezza il pensiero di essere stata in tantissimi luoghi per un'ultima volta senza che allora me ne rendessi conto. Alcuni di quei posti li rivedrò ancora, solo una volta, e avrò modo di salutarli a dovere, ma molti altri non li rivedrò mai più se non nei miei ricordi.
La nostalgia che provo oggi è disarmante. Provo nostalgia per ogni cosa, persino per le rumorose macchine dell'AMSA che maledicevo quando mi svegliavano di mattina presto! 
Milano ha significato tantissimo per me, hanno significato tanto tutte le persone che ho incontrato, tutti i posti che ho visitato e in cui ho vissuto, tutte le cose che ho fatto in questi due anni.  
Il tram 15: uno dei tanti "simboli" della mia esperienza milanese
Ma forse il vero significato che questa città ha avuto per me, comunque, lo capirò solo più in là, quando mi sarò "riassettata" a casa mia, in Puglia, quando sarò tornata alla mia routine salentina. Solo allora forse potrò riguardarmi indietro, a mente fresca, e tirare le somme. E spero che allora riuscirò anche a far pace con i miei sentimenti contrastanti, e a rimettere in ordine tutte queste emozioni che mi si sono aggrovigliate dentro in modo disordinato. E non spero che tornare alla routine salentina mi aiuti a dimenticare Milano - non è ciò che voglio e sarebbe comunque impossibile - ma almeno che mi faccia mitigare questo sentimento estremo, esaltante, viscerale che provo per Lei.
Mi ritornano incalzanti scene di ovunque io sia stata, come se volessi inglobare questa esperienza in un collage di ricordi e rievocazioni. Milano è "tanta roba". Milano è una scheggia che mi si è conficcata nel cuore e non c'è verso di farla venire via!








Simona





6 commenti:

  1. Ciao Simona...io abito a Milano da settembre 2014 (trasferita per amore dopo essere nata e cresciuta a Pisa per 25 anni) e al contrario tuo non mi sono mai affezionata a questa città e ad oggi dico che non mi affezionerò mai. Sì..comoda è comoda per il fattore mezzi pubblici (ma non dove abito io che non ho la metro raggiungibile a piedi) e sicuramente le girate sia in centro che sui Navigli sono una delizia... ma per casa è e sarà sempre Pisa. Ti invidio un pochino e in maniera affettuosa il tuo esserti affezionata a questa città...avrei voluto fosse successo a me..ma tant'è!! cmq mi dispiace che per vari motivi non ci siamo mai incontrate (ma mi prendo io la colpa...tra lavoro e impegni vari ho completamente rimosso che potevi esserti trasferita quassù ;) )Non so se tu sia già tornata in Puglia...cmq sia buon rientro e un abbraccio. Aspetto un altro tuo libro eh!!! ;) :-*

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    1. Ciao cara, da quanto tempo! Guarda, a me piacciono molto le grandi città in generale, la vita frenetica, la vivacità e la vitalità delle metropoli, e in particolare amo Milano che ho vissuto da vicino. Purtroppo ho sentito parlare spesso male di Milano, mi dispiace che molte persone non riescano a vederne la bellezza o ad affezionarcisi, mi sa che sono l'unica :D. E comunque c'è da dire che io mi affeziono a tutto! Credo mi sarei affezionata anche se fossi stata sul cucuzzolo della montagna :D :D P.S. Grazie mille per la fedeltà di lettrice! Spero di poterti accontentare presto con un altro libro ;) Un abbraccio forte!

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  2. Non so... forse per me è principalmente il.fatto che x 25 anni sono vissuta a Pisa (e nemmeno in città ma in provincia..un paesino di campagna) e venendo quassù ho lasciato distanti la famiglia e le amiche più care che ad oggi mi impedisce di affezionarmICI a Milano. Magari fosse stata la.città di Firenze sarebbe stato diverso ;)

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    1. Sì, capisco bene, la nostalgia di casa e degli affetti l'ho sentita anch'io, ma penso questo succederebbe a tutti. Io però, al contrario tuo, sapevo che presto sarei tornata a casa, dovevo solo farmi quei due anni "di passaggio" e lo sapevo sin dal primo giorno. Tu invece mi parli proprio di trasferimento, e credo che qui il discorso cambi. Comunque, oltre alla mia personale passione per le grandi città, c'è da dire che Milano mi ha dato tanto sotto diversi aspetti, quindi l'ho sempre guardata dal punto di vista del "pieno", e non del "vuoto"; forse è una cosa che dovremmo cercare di fare anche nella vita: vedere che cosa ci viene "dato" anziché guardare solo a quello che ci viene "tolto". Boh. Comunque per tanti motivi ricorderò Milano sempre con estremo affetto. Salutamela, mi raccomando ;)

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  3. Ma infatti piacere mi piace come città...è apprezzo il fatto che cmq sia sempre viva e piena di iniziative..sia culturali che giovanili.E so anche godermela... ma non riesco a considerarla come casa. Cmq ok.. al.prossimo giro in centro ti saluto la madonnina ;)

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    1. Infatti non devi considerarla come casa, perché la tua vera casa è a Pisa, considerala piuttosto come una "seconda casa" che ti sta dando delle cose belle (amore, lavoro?):) Poi comunque Pisa resta sempre lì ad accoglierti a braccia aperte! In bocca al lupo!

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