Già, proprio così. La voglia di scrivere premeva, e non sono riuscita a resistere alla tentazione di iniziare un nuovo romanzo, sebbene sia da molto poco che ho finito di scrivere (e pubblicare!) "Sei dove sussulta il cuore". E proprio com'è stato quando ho scritto "Sei dove sussulta il cuore", non so che ne sarà di questo nuovo libro - ma sicuramente in qualche modo vedrà la luce (non subito, naturalmente, ma magari sotto le luci natalizie? Chissà...).
Più di una settimana fa, insomma, mi sono immersa nella stesura di una nuova storia, ma stavolta è un romanzo molto diverso dagli altri scritti e pubblicati finora!
Il progetto, proprio per la sua diversità, mi sta prendendo parecchio.
Ma esattamente perché è diverso?
Più di una settimana fa, insomma, mi sono immersa nella stesura di una nuova storia, ma stavolta è un romanzo molto diverso dagli altri scritti e pubblicati finora!
Il progetto, proprio per la sua diversità, mi sta prendendo parecchio.
Ma esattamente perché è diverso?
- A differenza di tutti gli altri, che sono scritti in prima persona e al tempo presente, nel nuovo romanzo uso la terza persona e il passato. Sembrerà una differenza da niente, ma non per me che, appunto, è la prima volta che scrivo così. Mi sono sempre sentita a mio agio nell'usare la prima persona, quasi volessi sentirmi molto vicina, intimamente, alle mie protagoniste. Stavolta ho avuto proprio bisogno di cambiare: la terza persona e il passato sono stati una scelta consapevole e voluta.
- Si tratta di un romanzo più ad ampio respiro, lontano dai romance che ho scritto finora (e a cui comunque sono molto affezionata!); l'amore c'è (e non può mancare mai) ma è solo una millesima parte, perché nel romanzo c'è anche altro. Non è, quindi, un romanzo sentimentale e a tratti chick-lit, e non è una storia che ruota solamente intorno ai tormenti sentimentali della protagonista, no, per niente. Il nuovo romanzo tocca di più la vita in generale, e anche il dramma, direi. Però non saprei come categorizzarlo: forse semplicemente un romanzo di narrativa contemporanea.
- La protagonista, per quanto mi riguarda, è forse la vera novità del romanzo: diversa da tutte quelle che sono uscite dalla mia penna fino a questo momento. Una protagonista un po' particolare, e soprattutto una protagonista del tutto diversa da me, oserei dire opposta! Infatti mi sto divertendo a creare situazioni nelle quali io non potrei mai e poi mai trovarmi. Finora sono più o meno sempre rimasta fedele alla mia visione delle cose e, sebbene romanzando molto le situazioni, i miei scritti riflettono grossomodo ciò che sono io. Alle protagoniste create finora ho sempre prestato qualcosa di me: qualche tratto di carattere, le passioni o gli hobby, il modus vivendi o anche solo qualche pensiero di qua e di là. Invece nella nuova protagonista non c'è proprio traccia di me: perciò la amo particolarmente, perché creare un personaggio così lontano da me si sta rivelando una bella, e divertente, sfida.
Simona
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