Scritta scorrevole

"Go as far as you can see, when you get there, you'll be able to see further" (T. Carlyle)

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Insegnante di inglese appassionata di scrittura e di fotografia e profondamente innamorata degli animali. Questo blog è un ampio rifugio in cui condivide passioni, letture, riflessioni, novità sui suoi libri e molto altro. INSTAGRAM: @simona_giorgino (profilo autrice), @photosfromthewind (profilo fotografico).

giovedì 26 febbraio 2015

Toscana: Capodanno 2014-2015.

Salve amici!

Lo so che ormai il 2015 è arrivato da due mesi, ma volevo parlarvi già da un po' della bella settimana trascorsa in Toscana a cavallo fra il 2014 e il 2015, in occasione del Capodanno. 
È partita tutta la famiglia al completo, io, PL e naturalmente l'immancabile Cliff che, come dimostra questa foto, ha gradito particolarmente le lunghe passeggiate! 


I posti visitati sono stati parecchi: Firenze, Siena, Pisa, San Gimignano, Certaldo, Volterra, Vinci, Empoli, e la piccola Cerreto Guidi in cui alloggiavamo. Non è rimasto tempo, sfortunatamente, per visitare altre città, come Lucca e Viareggio. 
Fra i posti visitati, ho lasciato il cuore in particolare nella città di Siena e nei caratteristici paesini arroccati di San Gimignano e Certaldo
Naturalmente non mi muovevo senza la mia macchina fotografica, però purtroppo ho fatto un piccolo errore il giorno in cui siamo andati a Siena, ho cioè portato con me solo l'obiettivo grande, quello 70x300mm, dimenticando a casa quello più piccolo, il che ha reso impossibile scattare foto ai piccoli vicoli, alle stradine caratteristiche, è stato perfino impossibile fotografare per intero la grande e splendida Piazza del Campo, della quale mi sono rimasti solo spezzettoni del Palazzo Pubblico. :'( Avrei voluto portare a casa molti più ricordi della bellissima Siena, ma mi rifarò, spero, una prossima volta!
Visto che le foto scattate durante la permanenza sono state parecchie, ho dovuto fare una spietata cernita che condivido volentieri sul blog, con abbondanza di vicoli, ponti, fiumi e vecchi palazzi!


Vicolo a Certaldo

Casa vecchia a Certaldo

Firenze

Cerreto Guidi

Pisa

Pisa

Stradina a Certaldo


Piazza di San Gimignano

Piazza di San Gimignano

Colombo a San Gimignano

San Gimignano

Portoncino vecchio a San Gimignano

Palazzo vecchio a Certaldo

San Gimignano

San Gimignano

Firenze

Firenze

Ponte Vecchio, Firenze

Vecchio portoncino a San Gimignano

Vallata toscana


Vicolo a Vinci







Copyright fotografie: © Simona Giorgino.





venerdì 6 febbraio 2015

Linea Cartoline di Hanùl: nessun luogo sarà più così lontano.


La Linea Cartoline di Hanùl ci può portare ovunque:
in posti che non abbiamo mai visto
o che vorremmo raggiungere al più presto,
luoghi che abbiamo sognato per tutta la vita 
o dove abbiamo lasciato il nostro cuore.






Ed è così che Hanùl ci porta fino a Parigi,
la città degli innamorati mentre si colora di arancione
in un tramonto che, tra il fugace e delicato volo degli uccelli,
infuoca la città. 
Una Parigi che si lascia risucchiare dal rossore dell'ultimo sole
scomparso dietro all'orizzonte.





Amsterdam, invece, ci coglie in un'alba di primavera,
quando la città si sveglia,
e il sole, ancora pallido, si affaccia fra gli alberi,
nella promessa di portare con sé una nuova, fresca stagione.






Di giorno la città si colora del rosso e dell'arancio delle case,
dell'azzurro limpido del cielo,
del verde intenso della vegetazione.
Si lascia insaporire, poi, dalle risate dei passanti sui ponti,
dai pianti e dalle urla,
dai segreti di ciò che avviene nel corso delle ore:
vita che pullula fra le strade cittadine.






Poi la sera arriva,
e, all'imbrunire, la città si riempie di luci
che si riflettono, ondeggianti e incerte,
nelle acque del fiume...






... mentre sagome di alberi si stagliano sullo sfondo,
e le case, schierate le une accanto alle altre,
diventano figure scure che delineano la città.







E quando la notte viene,
la città si lascia inghiottire dal buio
ed è finalmente pace:
le biciclette, che durante il giorno hanno percorso 
lunghi tragitti cittadini e intimi,
ora giacciono, abbandonate, sui marciapiedi vuoti 
dove domani la gente tornerà a marciare fiera,
felice o triste, soddisfatta o sofferente,
forse alla ricerca di risposte,
o con l'indifferenza tipica di chi ha accettato
l'incertezza della vita.






 Con Hanùl, infine, 
si passa anche per luoghi sconosciuti e senza nome
ma pieni di significato,
posti che portano il nostro nome,
i colori e i sapori dei nostri ricordi,
i mari o le montagne delle nostre terre,
le sfumature dei fiori che conosciamo bene,
l'azzurro di cieli infiniti che tante volte abbiamo ammirato,
le mura, anche scrostate, delle case che abbiamo abitato.
Luoghi che custodiscono, silenziosamente,
la più tenera consistenza dei nostri cuori.








Porta il tuo posto del cuore sempre con te.
Con Hanùl nessun luogo sarà più così lontano.




















Simona




I dolci momenti dell'innamoramento in un breve estratto da un mio racconto.







Elisa sorride mentre le scorre lungo la schiena un brivido di freddo. Il collo bianco, pallido, circondato da una catenina d’argento che sfiora le clavicole sporgenti, fa capolino da un ammasso di folti capelli color nocciola tenuti sciolti sulla schiena e sulle spalle. La mano sottile, soffice, liscia, si unisce all’altra in uno scambio delicato, in un tocco leggero e ingiustificato, di dita che si stringono per poi sciogliersi nuovamente e tornare a posarsi su altre superfici. Gli occhi, contornati da una matita verde smeraldo e folte ciglia allungate dal mascara, si posano un po’ dappertutto, compiono svariati tragitti e non sembrano avere una meta precisa; fanno viaggi inusuali e immotivati, per poi atterrare in luoghi altrettanto immotivati: il vaso dei fiori, il soffitto, il quadretto della tovaglia, l’angolo del tavolo consumato dall’usura. C’è uno strano imbarazzo a questo tavolo, che si aggiunge all’assenza di parole e alla presenza di pensieri non espressi. Pietro lo capisce e cerca di rompere il ghiaccio iniziando una conversazione su niente di speciale, e dopo qualche minuto la situazione sembra appianarsi, e l’imbarazzo sembra lasciare posto a un caldo scambio di pensieri che avviene a voce piuttosto bassa, a volti vicini e a mani che quasi si sfiorano. Si incanala, fra le parole che ora scorrono a fiumi, un senso di sospensione del tempo, di realtà che svanisce, come quando si atterra in quel luogo segreto dove gli amanti si incontrano per la prima volta. 








Dal racconto "Mille vie fino a te", di Simona Giorgino.



giovedì 5 febbraio 2015

TFA, novità, aggiornamenti: storie di ordinaria follia.

Ciao amici!

Non scrivo di me sul blog da moltissimo tempo. Era il posto in cui amavo rifugiarmi per scrivere poesie, racconti, riflessioni, cose sulla mia vita o per divertirmi un po' con voi parlando di stupidaggini. Ora è diventato prettamente un blog di promozione, il che non mi dispiace ma mi dispiace che si siano un po' persi il senso e lo spirito con cui lo avevo aperto, diversi anni fa. Però nella vita si cambia, e il blog ha preso un po' l'andazzo della mia stessa vita: ho pubblicato dei romanzi, e da allora anche il blog ha preso una piega "letteraria" che, naturalmente, non mi dispiace ma si discosta da quello che avevo in mente quando, quattro anni fa, aprivo questo blog. 

Con il 2014, poi, è sopraggiunto un anno pieno di impegni ma al tempo stesso di piacevoli novità, e il carico di lavoro che mi sono trovata ad affrontare mi ha tenuta totalmente lontana non solo dal blog ma anche dalla vita virtuale in generale e perfino dalla scrittura! Però in compenso posso dire d'aver ottenuto una grande soddisfazione, perché il 2014 è stato l'anno della lunga, interminabile e sofferente selezione al TFA (il corso che ti abilita all'insegnamento), finita positivamente dopo mesi e mesi di selezione! 
Dico sempre (e chi ha tentato il TFA lo sa bene!) che non si può facilmente capire che cosa ha significato se non lo si è vissuto sulla propria pelle. Chi non lo ha tentato penserà a un "semplice" concorso pubblico, sebbene con tutte le difficoltà annesse. No, questo TFA è stato addirittura qualcosa di più di un semplice concorso pubblico: è stato una corsa a ostacoli, una lotta inaudita per accaparrarsi la vittoria, i sottili tentativi dall'alto di metterci i bastoni fra le ruote, comunicazioni arrivate troppo in ritardo, spostamento di date, scorrettezze varie, indicazioni date per metà, assenza di banca dati (cosa che invece non avviene nei "semplici" concorsi pubblici), necessità di studiare tutto lo scibile umano, consapevolezza che questo TFA fosse un treno di passaggio, perché sul futuro reclutamento degli insegnanti, ormai, non ci sono certezze che tengano, quindi eravamo tutti intenzionati a tenerci stretto questo TFA che si dichiarava l'ultimo all'orizzonte. 
Io ho tentato il TFA per l'abilitazione all'insegnamento della lingua inglese nella scuola media e superiore, e mi sono dovuta presentare lì preparata su praticamente tutto ciò che riguarda il mondo inglese: dalla letteratura alla storia, dalla civiltà alla geografia, dalla linguistica alla glottodidattica, e poi grammatica, arte, governo, colonie, curiosità varie e chi più ne ha più ne metta. 
Al ricordo di ciò che abbiamo passato, mi sento profondamente solidale con chi ha tentato il TFA insieme a me!
Siamo stati migliaia in tutta Italia a tentarlo, perché oggi l'abilitazione è la strada maestra per poter insegnare nel nostro Paese. Senza un'abilitazione lasciano davvero scarse speranze. 
Insomma, dopo aver superato una prova preselettiva, una prova scritta e una orale che hanno drasticamente ridotto il numero degli aspiranti, quel giorno di due mesi fa apprendevo la bella notizia: ero ammessa al TFA dell'Università di Lecce
Sono molto contenta e soddisfatta di avercela fatta, sebbene mi aspettino dei mesi carichi di studio e preparazione!

Per tutti questi motivi, quindi, sono stata costretta ad allontanarmi dal blog e anche dalla scrittura. Sono stata talmente presa a studiare, e anche talmente presa dalla necessità di farcela, di arrivare a quel traguardo importante per la mia carriera, che non avevo ispirazione né voglia di scrivere alcunché! 

La selezione si è conclusa, per noi di Lecce, ormai dalla fine di novembre e in questi ultimi due mesi di libertà mi sono dedicata a tutt'altro. Sono arrivata perfino a dedicarmi alla cucina (chi lo avrebbe mai detto? :D) e ho imparato a preparare piatti più gustosi e saporiti, dando a PL l'illusione di essere diventata una cuoca! :P
Tentativi culinari a parte, ho anche scritto un racconto ambientato nella favolosa Toscana, dove sono stata in vacanza a cavallo fra il 2014 e il 2015! Volevo scrivere un romanzo, ma non avevo abbastanza ispirazione che mi accompagnasse per centinaia di pagine. Ho preferito tagliare corto ma scrivere intensamente e sentitamente.

So già che il TFA non mi darà tregua e così mi assenterò di nuovo dal blog :( . Ma mai completamente: di certo mi affaccerò di tanto in tanto per comunicarvi qualche novità, e per raccontarvi, magari, i miei avventurosi inizi nella scuola pubblica! :D













Simona





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