Scritta scorrevole

"Go as far as you can see, when you get there, you'll be able to see further" (T. Carlyle)

Informazioni personali

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Insegnante di inglese appassionata di scrittura e di fotografia e profondamente innamorata degli animali. Questo blog è un ampio rifugio in cui condivide passioni, letture, riflessioni, novità sui suoi libri e molto altro. INSTAGRAM: @simona_giorgino (profilo autrice), @photosfromthewind (profilo fotografico).

sabato 28 maggio 2011

Ciao amici bloggandi! (Ed ho anche un sesto premio da annunciare)

Per qualche strano fenomeno miracoloso, stasera sto riuscendo a pubblicare un post e a navigare per i miei blog preferiti. Dovete sapere che il mio computer ha deciso di andare in tilt proprio nel mio periodo di "degenza", quando un computer ben funzionante diventa addirittura primario rispetto alle medicine.
Sono anche stata in grado di apportare gravi danni alla chiavetta Internet e, in assenza della mia nuova rete Fastweb, in questi giorni sono stata in astinenza da Web (merito un premio per questo, ragazzi).
I problemi al mio PC non mi hanno comunque impedito di arrivare ad un buonissimo punto nel mio romanzo (spegnendo e riaccendendo con apposite bestemmie il computer almeno cento volte al dì) e di questo posso dirmi soddisfatta.

A proposito di premi (O_o), oggi ho la possibilità di ringraziare nuovamente Redazione per avermi conferito il premio


Siccome lo avevo anche ricevuto da Cosmogirl, mi astengo dal giochino annesso (più che altro - sebbene sia curiosa di rifarlo - temo di approdare su Wikipedia: potrebbe ri-bloccarsi il PC e non me lo perdonerei mai). Pardon, quindi.

Grazie grazie grazie Redazione! Il mio blog è davvero eccentric confused e cool (confused soprattutto!)! :D

Spero di risolvere presto i problemi del mio PC e di tornare a bloggare quotidianamente come sono solita fare. Mancare per tanti giorni non dovrebbe davvero essere consentito!

Inoltre, ho alcune ideucce sul mio Giveaway (in questi giorni, ho avuto parecchio modo di "pensare"). Devo solo appurare qualcosa prima di poterlo ufficialmente indire.

Un mega-iper-super saluto ai miei amici Bloggandi! ;)




martedì 24 maggio 2011

Capelli dritti e neri: finalmente!

Finalmente posso dire di essere un pò soddisfatta della mia criniera.
Ho "livellato" i capelli e ci ho fatto il colore nero-blu (sono una meraviglia!). Così, essendo dritti, adesso si nota di più il loro tentativo di crescita! Superano di gran lunga le spalle!!!

Comunque, mi chiedo perché da quando ho tagliato i miei mega-iper-super fantastici capelli lunghi e neri, entro continuamente in contatto solo con donne che hanno i capelli lunghi e neri (e io lì a sbavare pietosa). Sarà una sorta di maledizione o sono io a chiamarmi la sfiga?

Sigh.

lunedì 23 maggio 2011

Ultimi romanzi letti e romanzi ancora da leggere!

Dei romanzi della Kinsella che non rientrano nel sequel degli adorabili I love shopping, La regina della casa (finora) è quello che mi è piaciuto di più (ho già pubblicato una sua "recensione").
Ormai molti di voi sanno che sono una fan sfegata della Kinsella e del suo genere narrativo ironico e leggero (il mio romanzo in stesura vuole esserne una prova concreta ;p) e non mi azzarderei mai a dire che qualcosa di suo fa schifo, e non perché manco di obiettività, ma perché proprio è impossibile che io pensi che qualcosa di suo faccia schifo!
Posso solo dire, semmai, quelli che mi sono piaciuti di più e quelli che mi sono piaciuti di meno ;).
Degli I love shopping, per esempio, finora quello che mi ha un pò più "deluso" è I love shopping in bianco (il penultimo romanzo che ho letto). L'ho trovata una storia un pò, come dire, "esagerata" per volersi spacciare per vera. Ma tant'è. D'altronde, da una protagonista come Rebecca Bloomwood è pur vero che ci si può aspettare di tutto :)!
In I love shopping in bianco, Becky e Luke finalmente convolano a nozze! Ed in questa occasione Becky darà prova di essere sempre la solita cerca-guai! Combinerà solo qualche... piccolo pasticcio!
La ragazza fantasma non mi ha entusiasmato tantissimo, sebbene mi senta di riconoscere come sempre una grande capacità della scrittrice di saper mantenere viva l'attenzione del lettore da un capitolo all'altro (è incredibile come io non riesca mai a provare un briciolo di noia quando leggo i suoi romanzi).
La presenza di questa "ragazza fantasma", una ventitreenne uscita fuori dal nulla e piombata nella vita di Lara durante il funerale di una prozia, rende frizzante la storia, perché la Kinsella ha giocato molto sull'impossibilità per gli altri personaggi di vedere e udire il fantasma. Lara e la ragazza fantasma vivranno insieme numerose vicende, tra punzecchiamenti, ire e gioie condivise. Una storia accattivante, tutto sommato, una piacevole compagnia, ma sicuramente non il mio romanzo kinselliano preferito.

Ora sto leggendo un libro di Polly Williams, Vita bassa e tacchi a spillo, la storia di una moglie che, dopo la nascita del primo figlio, si è un pò "trascurata", ma grazie all'aiuto di alcune amiche ancora "ben messe", sta cercando di recuperare il tempo e la bellezza persi. In verità, non sono soddisfatta di questa lettura che mi è capitata tra le mani. Trovo che l'autrice si sia dilungata troppo, usando un linguaggio che pretende di essere divertente quando in verità è alquanto noioso (io almeno lo trovo così). Non mi sta piacendo tantissimo, ma infondo potrò dire la mia solo tra all'incirca... 300 pagine :p!

Sono curiosa di leggere gli ultimi romanzi pubblicati dalla Kinsella: I love minishopping e Vacanze in villa. Non vedo l'ora di averli nella mia quasi completa collezione Kinselliana!

Inoltre, ho in attesa (un'attesa parecchio impaziente!) la ricezione di Le bugie hanno le gambe lunghe e i tacchi a spillo della nostra Redazione di Taccodieci (che sia io la fortunata vincitrice del Giveaway?? Non si sa mai!), e un altro romanzo dal titolo Colazione da Starbucks di Laura Fitzgerald.

Per non parlare del mio romanzo in piena fase di stesura!

Insomma, dal punto di vista letterario, direi che nei prossimi mesi non avrò di che annoiarmi!

domenica 22 maggio 2011

Aspettando il Giveaway

Stasera potrei anche dedicarmi - finalmente - alla presentazione del mio Giveaway, comunicandovi le modalità di partecipazione e i premi in palio, ma non lo faccio perché non ho ancora deciso quali saranno le modalità né quali i premi e soprattutto perché sono scomodamente posizionata sul letto con il PC sul grembo, il collo storto e la schiena indolenzita e non vedo piuttosto l'ora di venire via da questa posizione. 
Sì. La posizione in cui mi trovo di solito influenza molto le mie decisioni di vita (e il Giveaway è una decisione importante!). Generalmente, quelle migliori le prendo se sono seduta comodamente a un tavolo o a una scrivania. In posizioni scomode come questa, invece, non mi sento del tutto nel pieno delle mie facoltà mentali. 
Quindi, se vi parlassi del mio Giveaway in questo momento di sofferenza corporea, probabilmente rischierei di mettere in palio un calzino bucato o una confezione di assorbenti (be', l'ultimo, tutto sommato, a chi è di sesso femminile potrebbe anche tornare utile :p). O magari potrei mettere in palio molto di peggio! Insomma, meglio preservarvi, non gradirei essere causa di vostri eventuali traumi psicologici.

E con questo è tutto!

sabato 21 maggio 2011

Cosa da fare nr. 1 - rientrare nel mondo dei comuni mortali.

Sono (quasi) tornata.
Gli dei della Guarigione stanno vegliando su di me.
Probabilmente domani potrò dirmi rientrata nel mondo della comune gente mortale.

Cose da fare (oltre a rientrare nel mondo dei comuni mortali):
- comprare portafoglio da negozio alla Coin;
- farsi finanziare una borsa Desigual;
- correre dal parrucchiere per livellamento capelli e colore nero-blu;
- depilare foresta amazzonica dall'estetista (questo è un must che risale a molto tempo fa e che, ora per una cosa ora per un'altra, non ho ancora potuto fare);
- incominciare a usare scarpe estive (il mio update risale a più di due settimane fa - queste settimane me le sono fatte chiusa fra quattro mura e non sono per niente aggiornata sulle condizioni metereologiche attuali - ma a quanto pare le ragazze circolano senza calze, quindi è estate);
- ultimare il mio romanzo;
- uscire, uscire, uscire;
- vivere.

lunedì 16 maggio 2011

È da più di una settimana che...

...sono impegnata in un progetto ambizioso: guarire da un'influenza che mi ha rotto i cocomeri.
Più che altro, si tratta di un raffreddore imperituro e di una tosse dalla natura incomprensibile. Il mio stato di salute attuale non mi sta permettendo di fare niente nella mia vita (niente di appetibile, tipo uscire nel sole, andare alla Coin per comprare un portafoglio che ho adocchiato un secolo fa, raggiungere il mio ragazzo a Perugia, capire se è estate o inverno - ho perso la capacità di sentire le sensazioni corporee: non capisco se fa freddo o caldo e non so se quando ho caldo è perché sono vestita pesante e se quando ho freddo è perché sono vestita leggera).
Ho voglia di indossare i sandali estivi e non posso farlo perché sono segregata in casa nelle mie pantofole ad attendere che la Dea della Guarigione effettui qualche miracolo per me.
Tra domani e mercoledì ho un impegno urgente che temo possa in qualche modo essere rimandato (nuovamente) per il mio precario stato di salute.
Il tutto, poi, accompagnato da un simpaticissimo dente del giudizio che mi ha squarciato una guancia.
Insomma, se vi capita di udire frasi sconnesse, senza senso e dalla pronuncia pressoché impossibile, non entrate nel panico: quella sono solo io mentre bestemmio in aramaico.

Quinto premio! :D

Ragazzi, lo so, lo so che non ne potete più di me :D, ma ho un nuovo premio da annunciare!
In questi giorni c'è stato un giro (mafioso) di Premiazioni e poco fa ne ho accumulato un altro carinissimo!!


Liebster Blog è un premio per "giovani blog crescenti" che meritano. E a quanto pare Segretaria Ironica ha deciso che anche il mio merita!
Io e questa simpatica segretaria ci siamo scoperte a vicenda solo da poco. Beh, ma le nuove scoperte fatte in questi giorni mi hanno resa veramente felice, seguo i nuovi blog con molto, molto piacere e mi sento ancora di più parte del mondo bloggiano! Stiamo diventando una famiglia unita, non trovate? (assecondatemi, grazie).

Ringrazio nuovamente Segretaria Ironica, invitando tutti a dare un'occhiata al suo simpatico blog!

N.B. Ho fatto due premiazioni consistenti negli ultimi giorni, mi sa che a questo giro passo! Lo farò più in là, magari...! :)
A presto!

Il mio quarto premio!

Buongiorno ragazzuoli!

Sono qui per ringraziare ufficialmente Pri di No ma grazie eh per avermi riservato un premio graziosissiiiiiiiiiiiiiiiiimooooooooooooooo (l'ho creato io :D).
Sinceramente, non ci speravo di vedermelo tornare indietro e ne sono molto felice!


Quindi ringrazio solennemente Pri, anche per le belle parole che ha usato per descrivere il mio blog! :)

Oh per bacco! L'ho creato io e quasi dimenticavo che c'è una regola annessa al premio: raccontare 5 aneddoti di vita che ricordiamo particolarmente (stavo sfuggendone quatta quatta!).

Ecco i miei 5 aneddoti:

1) All'età di 15 anni (o giù di lì) camminavo lungo un mercatino con mia cugina. Avevo adocchiato un ragazzo che mi piaceva, quindi in realtà transitavo in quei pressi con la speranza di essere in qualche modo notata. Beh... poi fui notata, eccome!!
In uno dei tanti passaggi, avevo deciso bene di sferrare il mio cellulare e fingere una telefonata (vai a capire perché le ragazzine si sognano di fare 'ste stronzate - forse parlare al cellulare fa più figo?!). Insomma, com'è intuibile, proprio nel momento in cui passavo dal ragazzo in questione il mio cellulare incominciava a squillare ad altissimo volume. Mi affrettai a premere il tasto rosso mentre continuavo a tenere il cellulare incollato all'orecchio.
Quando ripassai da lui per l'ultima volta (era l'unico modo per tornare a casa!) lo sentii dire a voce alta: "PARLAVA MENTRE SQUILLAVA!". Ora ne rido, ma all'epoca avrei preferito sprofondare per sempre!!!

2) Da piccola, credevo si dicesse "l'anatura" anziché "la natura" e "l'aradio" anziché "la radio" e che si pronunciasse "rùbrica" anziché "rubrìca" :D.

3) La mia insegnante delle medie mi odiava perché una volta mi aveva vista dare un bacino ad un ragazzino che mi piaceva (che maestra bigotta!).

4) Da bambina, sono stata per ore e ore sul muretto di casa mia tenendo in mano un ombrello aperto a tentare di volare come Mary Poppins. Ero proprio convinta che potessi farcela!!

5) Il quinto non ve lo dico: è troppo imbarazzante :D.

E comunque, mi sono mantenuta sul leggero perché ho già raccontato degli aneddoti della mia vita che ricordo particolarmente (ironia della sorte, mi sa che sono anche cinque) e si trovano nel post dal titolo "Alcuni ricordi d'infanzia!".



Approfitto di questo spazio per avvertirvi (è quasi una minaccia :D) che - credo proprio - prima o poi potrete partecipare a un Giveaway anche da queste parti! Non so quando, ma l'intenzione c'è!
Vorrei organizzare qualcosa di carino - mi sto spremendo le meningi ma finora son venute fuori solo idee strambe e demenziali (prometto che obbligherò i miei neuroni a fare di meglio).
Non vi anticipo nulla. Anche perché non c'è niente da anticipare!

E con questo vi saluto! :)

domenica 15 maggio 2011

E anche il terzo premio! :)

Un premio simpaticissimo (che è stato creato da Filippo) mi è stato appena assegnato da Cosmogirl di Donne amori e altri guai e che ringrazio sentitamente!



Le regole di questo simpatico premio (che lo rendono originale e diverso dai soliti) sono le seguenti:

1 - Andate su Wikipedia e selezionate "Una voce a caso". Non importa cosa compare, quella sarà la voce del vostro premio.
2 - Leggete la pagina (non necessariamente da cima a fondo) che vi è capitata sotto mano e così, banalmente, copiate le informazioni nel post che creerete per il premio. Il post dovrà contenere insomma una sorta di "Lo sapevate che...?" della pagina che a caso avete trovato su wikipedia. Non barate, non vale cliccare due volte sul link.
3 - Al fondo del post spremete le meningi e cercate di ricordare se con quella pagina avete qualcosa a che fare. Aneddoti, ricordi, storie, fantasie, curiosità, qualsiasi cosa.
4 - Girate il premio a 5 dei vostri blog preferiti. E' concesso uno scarto di +-1 blog (ovvero minimo 4 massimo 6, ma meglio 5).

Ecco cosa mi è venuto fuori seguendo le suddette regole!

Cliccando su Wikipedia dal blog di Cosmogirl, è venuta fuori questo nome: CASEMASCE

Lo sapevate che...?

Casemasce è una frazione del comune di Todi (PG), da cui dista appena 12 km.
La frazione è sita su una diramazione della Strada Statale 79 bis Orvietana ed è distinta in 2 nuclei: il centro storico, a valle, e la zona intorno alla chiesa parrocchiale, a monte.

Storia
Il nome, secondo fonti ben attestate, parrebbe derivare da Case di Mascio in onore del fondatore Mascio di Matteo d'Acqualoreto, il quale fondò il paese nel 1470: della primitiva costruzione rimangono i caratteristici "pianelli" davanti ad alcune case.
Nei pressi del paese si trova il castello di Montemarte, da dove ebbe origine la famiglia di feudatari di Todi Montemarte.
Secondo altre leggende popolari locali e voci non ben attestate, il nome sembrerebbe invece derivare da "Case mosce", in allusione ai due nuclei ed ai cedimenti del terreno che porterebbero il paese man mano verso il Parco fluviale del Tevere.

Rimando alla mia ultima gita:
Casemasce in sè e per sè non mi ricorda nulla (è la prima volta che la sento nominare), però vedo che è in provincia di Perugia! E quindi: che coincidenza!
La coincidenza sta nel fatto di essere stata a Perugia un mesetto fa e ci tornerò anche a giugno. In quell'occasione, ho visitato un pò di posti stupendi ma, soprattutto, ormai associo Perugia immancabilmente ad un mio exploit creativo in campo fotografico: i paesini in provincia di Perugia mi hanno offerto molto materiale d'ispirazione, e ne è venuta fuori una raccolta di foto a cui tengo moltissimo (se siete interessati, le trovate qui sul blog nell'etichetta fotografie oppure sulla mia pagina Flickr, e allora mi chiedevo: non sarà Casemasce un altro posticino delizioso in cui approdare munita della mia macchina fotografica???
Anzi, non ho alcun dubbio: dev'essere sicuramente così! :)

Passo il premio ai seguenti blog:

Alla prossima!

I miei primi due premi!

Ciao ragazzi!

Questi ultimi giorni sono stati "premiosi".
Io stessa per prima ho preso l'iniziativa in una premiazione personale venuta fuori dal nulla e adesso è il momento di presentarvi i primi due premi che ho ricevuto da quando sono sulla piattaforma.

Uno, in verità, risale al lontanissimo marzo 2011, non so perché non ho mai fatto i dovuti ringraziamenti, ma credo fossi ancora acerba in fatto di Blogger e non conoscessi bene le dinamiche della questione premi. Ora però lo so, che vanno fatti i ringraziamenti ufficiali! :)
Quindi...

voglio ringraziare (con niente popò di meno che due mesi di ritardo) Valentina di A un passo dalle nuvole che, al tempo, mi aveva assegnato un premio davvero carinissimo ed è stato molto apprezzato, dato che veniva da lei, che ha un blog amorevole!

Ecco il premio:


L'ultimo, invece, viene da Redazione di Taccodieci, uno dei miei blog preferiti in assoluto (lo è diventato di recente!) e di cui ho già parlato abbondantemente in occasione della mia "premiazione personale" :).

Il suo premio è il seguente:




Non so se ci sono delle regole annesse, ma intanto mi limiterei a ringraziare sentitamente... dato che solo due giorni fa ho premiato ben DIECI blog...!

Grazie ancora e a presto!!

P.S. Avete problemi ad accedere al mio blog? Qualcuno di voi trova particolari difficoltà? Io a volte si, con alcuni dei vostri blog ho serie difficoltà d'accesso :(.

Ben ritrovati, Gusto e Olfatto!

Sono tornata ufficialmente a sentire odori e sapori (è avvenuto alle h.18:30).
Ora posso finalmente divorare tutte le Kinder fette al latte, le merendine, gli yoghurt, la coca cola, le coppe cacao, insomma tutta la merce tenuta appositamente in frigorifero e lontana dalle mia fauci in attesa di un recupero dei sensi olfattivo e gustativo.

Primo odore annusato dopo la triste malattia: cannella di mostacciolo (perché la cannella nel mostacciolo c'è, non è così??) O_o.
Primo sapore: mostacciolo.

Pace dei sensi!

IL TUO BLOG MERITA UN PREMIO! - Oggi assegno un premio a dieci blog meritevoli!

Ciao a tutti!!
Ultimamente ho avuto la fortuna di scoprire dei blog davvero carini e simpatici a cui mi sono unita.
Altri blog altrettanto carini che mi ritrovo spesso e volentieri a leggere e ad esplorare o che seguo sistematicamente li conoscevo già.
Detto questo, ho deciso che conferirò un mio premio personale a quelli che ritengo più "meritevoli" (senza nulla togliere ad altri ovviamente) e che, per qualche motivo, hanno catturato il mio cuore! Alcuni di questi li ho scoperti solo in questi giorni e me ne sono già innamorata :)!

Comunque, mi sono imposta un numero-limite per la premiazione - altrimenti, con tutti i blog che seguo, non finirei più di premiare (vi premierei davvero tutti, ce ne sono un sacco meritevoli, e chissà quanti altri non conosco ancora!!!). Mi sono detta "fai 10, dai". E 10 sia.
Quindi dieci saranno i blog che premierò.

Le regole per questo premio sono semplicissime. Eccole:
1) scegliere 10 blog a cui conferire il premio;
2) avvisare i blogger premiati;
3) spiegare il motivo o i motivi per cui hai scelto di premiare quel blog.

Per chi riceve il premio (quindi per tutte voi), ci sono anche un punto 4, un punto 5 e un punto 6.
4) specificare da chi hai ricevuto il premio;
5) esporre nel proprio blog il logo del premio (dove volete, anche soltanto nel post delle premiazioni);
6) raccontare cinque aneddoti di vita che, per un motivo o per l'altro, ti sono rimasti impressi e non dimenticherai più.

Chiaramente, una volta ottenuto il premio da me, diffondetelo ad altri DIECI blog che ritenete premiabili, seguendo le stesse regole.

Se manco in qualcosa perdonatemi, ma è la prima volta che assegno premi (dovevo pur trovare qualcosa da fare in attesa che passi l'influenza, no? ;)).

Bene, procediamo con le mie premiazioni personali!

Visto che i blog che vado premiando sono molto diversi l'uno dall'altro, ho deciso di conferire un premio "generico" che ho chiamato "Il tuo blog merita un premio!" (nome originale, lo so :D).

Ecco qui il logo del premio da esibire.



Bene. Assegno Il tuo blog merita un premio! ai seguenti dieci blog.

1) Guardando il mondo dall'alto di un tacco 10 di Redazione (http://www.taccodieci.blogspot.com/).
Questo è un blog che ho scoperto da poco e a cui mi sono unita con grande piacere. Lo premio per la simpatia e per l'ironia, per il buon umore che sprigiona, per l'abilità nella scrittura e presto mi propongo di leggere anche il suo romanzo d'esordio Le bugie hanno le gambe lunghe e i tacchi a spillo :) (sarà senza dubbio uno spasso). Inoltre, lei è un'appassionata della Kinsella come me ;). E, infine, mi piace la grafica - impazzisco per qualsiasi disegno o silhouette di fashion girl  - è d'altronde il motivo per cui li inserisco spesso nella mia grafica :)!

2) La contorsionista di parole di Francescast.84 (http://www.francescast84.blogspot.com/).
E' un altro blog a cui mi sono unita da poco, e lo premio allo stesso modo per la simpatia, per i suoi "discorsi a caso" e per l'interesse che mi suscitano i suoi post!

3) Donne amori e altri guai di Cosmogirl (http://www.donneamoriealtriguai.blogspot.com/).
Ancora un blog a cui mi sono unita solo di recente! E' inoltre un altro blog di cui amo la grafica (fashion girl in vista :D) e lo trovo di una simpatia unica, nel modo di esprimersi e in quel pizzico di ironia che aggiunge ai suoi post, nonché nella scelta di parlare spesso dell'amore e di storie varie, come suggerisce il nome del suo blog :).

4) Nel giardino dei ciliegi (ex Tacchi a spillo e gambe di zucchero filato) di Antonia (http://www.ilrumoredeisilenzi.blogspot.com/).
Premio Antonia per la sua sorprendente abilità di scrittura, perché i suoi post hanno sempre un senso e una prospettiva, perché sa sempre come sciovolare dritto nel cuore dei suoi lettori e perché credo che sia una scrittrice davvero meritevole ;). Basta approdare sul suo Nel giardino dei ciliegi per capire di cosa parlo.

5) La libertà non ha prezzo di Ladybug (http://www.ladybug-01.blogspot.com/).
Mi ci sono unita da poco, ma se lo sto premiando è perché ha già saputo catturarmi! Mi esprime serenità e soprattutto... mi sono divertita troppo a leggere le sue avventure: è davvero simpatica! :)

6) No ma grazie eh di Pri (http://www.nomagrazieeh.blogspot.com/).
Un altro blog per me di recente scoperta e divertente! Lo premio per l'ironia e la simpatia (accidenti, forse avrei dovuto conferire un "Irony Award" :p) (beh, d'altronde dai blog vado cercando esattamente questo: simpatia, ironia, buon umore - è la direzione che cerco di dare anche al mio, infondo :p).

7) Le ali della poesia di Daniela (http://www.alidipoesia.blogspot.com/).
Il blog di Daniela è un blog "rilassante". Inoltre, essendo un'amante della poesia, mi fa sempre piacere leggere qualcosa di poetico. Il blog di Daniela è "nuovo" e in via di espansione, io credo meriti molto (e non solo perché è mia sorella ;)!).

8) A un passo dalle nuvole di Lady Brett (http://www.aupassodallenuvole.blogspot.com/).
Anche il blog di Lady Brett mi rilassa, è piacevole e ogni tanto si esibisce in video-tutorial molto divertenti da cui possiamo ricavare, oltre che utili consigli sulla bellezza, qualche sana risata :D - per questo motivo premio anche A un passo dalle nuvole.

9) Eclisse83 di Pamy (http://www.eclisse83.blogspot.com/).
Il blog di Pamy è sempre ricco e colorato. Mi trasmette calore e allegria. Sempre ricco di sorprese e di trucchi glamour per la bellezza. Premio meritatissimo!

10) Elucubrazioni mentali di Lu. (http://www.cheshirecatlu.blogspot.com/).
Questo è uno dei primissimi blog a cui mi sono unita. E oggi lo premio perché adoro il modo di scrivere di questa ragazza, le sue pagine, anche se brevi, sanno colpirmi e affascinarmi. Le sue parole sono in grado di portarti sin nel profondo della sua stessa anima. Complimenti Lu. :)!

Ciao a tutte :)!

sabato 14 maggio 2011

Ragazzi, sono nel panico:

non riesco ad accedere serenamente al mio blog!
Ho capito che c'è stato sto problema di "manutenzione" in cui i nostri blog sono stati temporaneamente bloccati, ma adesso com'è che tutti gli altri blog - forse - sono stati sbloccati e io, invece, ho ancora difficoltà ad accedere al mio?

Sono fiduciosa, in fin dei conti, che tutto tornerà alla normalità, ma mi chiedo quando, come e, soprattutto, il mio post dal titolo La convivenza, dov'è finito???
Voglio dire, ve lo ricordate tutti quel post, non è così? Me lo avete commentato anche in tanti. Mi confermate che non sono una pazza con le allucinazioni ma che avevo davvero davvero scritto e pubblicato qul post sulla convivenza?? Parlavo del ruttomane e della sapientona, del mio ragazzo e della sua mania per gli spazzolini. Lo ricordate, non è vero???
Ebbene, è scomparso.
Ma sono scomparsi anche i commenti che mi avete fatto agli altri post, i ringraziamenti per la mia premiazione (tant'è che Redazione mi ha ringraziata una seconda volta - in verità sono solo scomparsi i vostri commenti!).

Insomma, sono nel panico.
Non posso neanche apportare modifiche, commentare, niente di niente... eppure mi fa scrivere un post O_o.
Torna ad essere quello che eri, blog!

martedì 10 maggio 2011

E l'Umbria, dov'è che si trova?

Probabilmente, da una che sta spesso a vantare le proprie capacità - specie quella di essersi laureata in cinque perfetti anni con il massimo dei voti e di aver fatto un master che prevedeva un tirocinio il quale si è concluso con l'assunzione a tempo indeterminato - non ti aspetteresti mai una domanda così:

- "Senti, scusa la mia ignoranza, ma... l'Umbria... si trova sotto o sopra la Puglia?"

Ebbene. A volte, nella vita, succede anche questo.

Mi ricordo che - per imabarazzo suo più che mio - avrei voluto darle una risposta che suonasse su per giù così: "Ma no, come ignorante!, è normale, l'Umbria è una regione semovente, quindi non si sa davvero mai se si trova sopra o sotto... dipende dove capita!".

Capelli con frangia

Ultimamente ho una grandissima voglia di ritornare ad avere la frangia. L'ho avuta per un mese, verso febbraio-marzo e, sebbene all'inizio ero un pò restìa a farmela piacere perché la mia parrucchiera me l'aveva tagliata proprio male, ma male male, una volta cresciuta un pò me ne sono innamorata. Tuttavia, incominciava ad arrivare il caldo e ho pensato che frangia e caldo (per una sudosa come me) non è una buona combinazione (mi si appiccicherebbe la frangia alla fronte e non saprei come fare. D'estate, più si può avere il viso libero da ciuffi vari meglio è). Mi sono detta che magari la rifaccio a settembre, a fine estate. Anche se muoio dalla voglia di averla adesso. Quello che mi immagino è un taglio con i capelli dritti (devo livellare la scalatura fatta in inverno) e di colore nero-blu, che ho deciso fermamente di rifare.
E dire che se non avessi mai tagliato i miei capelli, o se li avessi tagliati solo fino a metà schiena, insomma se non avessi avuto il coraggio di farli diventare così corti, oggi potrei facilmente avere il taglio che vado agognando nella mia fantasia, ossia il seguente:



Ecco, mi basta che crescano proprio a quella lunghezza lì, è la lunghezza perfetta (magari ancora un pochino più lunghi, proprio pochino, e sarebbe perfetto). QUANTO ANCORA DOVRO' ATTENDERE PER AVERLI LUNGHI COSI'???
Ad ogni modo, sono già sulla buona strada per una soddisfazione capellaria, poiché mi rendo conto che stanno crescendo a vista d'occhio. Fare il colore nero e livellarli mi aiuterà ad alleviare la mia dolorosa attesa.

Intanto, ecco una sfilata di capelli con frangia (la mia lunghezza attuale è più o meno pari a questa prima foto con Kate Moss: ce n'è ancora di strada da fare, eh?).







I miei capelli sarebbero potuti essere facilmente così, Dio santo!







A parte che queste ragazze sono tutte bonazze, ma avete visto che stupendi tagli di capelli?? Agogno i miei capelli lunghi e neri con una bella frangia tipo queste. Avrei potuto averli così con così tanta, tanta facilità... e invece...

Benvenuti al Sud



Amo questo film. 
Lo trovo di un'ironia e di un divertentismo intelligenti. Non ho visto il film francese "Giù al nord" a cui è ispirato, ma so che "Benvenuti al Sud" è diventato facilmente uno dei miei preferiti!

Alessandro Siani
Per chi non conoscesse la trama, si tratta di Alberto (Claudio Bisio), un "polentone" milanese, impiegato delle Poste Italiane, che è stato trasferito a Castellabate (in provincia di Salerno) per due anni per condurre il suo incarico di direttore d'ufficio.

La notizia della partenza al sud, per lui e per la moglie, legati alle loro tradizioni lombarde e con il loro immancabile senso di "razzismo" nei confronti dei "terroni", è terrificante, ma la storia prenderà una direzione diversa... e scopriranno che quel mondo tanto temuto, a cui sono legati eterni pregiudizi, non è poi così malvagio!
Mi è piaciuto davvero tutto di questo film (a parte Alessandro Siani che trovo fantastico e attraente - ha qualcosa di così carino, santo cielo!). Gli attori sono tutti azzeccati, hanno recitato benissimo nel loro ruolo.

La prima parte del film, divertentissima, ritrae questo Claudio Bisio sfiduciato prima di partire e diffidente una volta arrivato a destinazione. Parte prevenuto nei confronti di questo paese del napoletano, aspettandosi per certo di trovarvi un posto pericoloso, come si racconta al nord, un posto di delinquenti, camorristi, furti, spazzatura, colera. Lo vedi partire munito di giubbotto antiproiettili, di trappole per topi e di gorgonzola per i suoi pranzi solitari. Arrivato sul posto, non si fiderà subito dei tre amici che vi troverà e crederà sempre che stiano cercando di fregarlo in qualche modo. Fino a ché un giorno riuscirà a rendersi conto dei suoi ridicoli pregiudizi e scoprirà di starsi affezionando molto a tutti, a questa terra baciata dal sole e alle sue splendide tradizioni, a volte un po' esagerate, a volte così affascinanti. E Alberto ha pianto due volte in questa avventura: ha pianto quando è arrivato, perché restìo a rimanere due anni interi in questa terra ripudiata, e ha pianto alla fine del suo "mandato", quando ha ricevuto la tanto attesa lettera di trasferimento nella sua adorata Milano, che significa dover abbandonare questi favolosi amici e la meravigliosa Castellabate.

In viaggio per Castellabate
La bellezza del film sta in molti punti: sta nel senso dell'amicizia, sta nel rendere divertente in modo leggero e intelligente l'arrivo di un "polentone" in un paese di "terroni", sta nel rendere divertenti gli scambi di battute, ognuno nella propria lingua, che se per Bisio è l'"italiano", per i suoi colleghi napoletani è un misto tra dialetto e italiano, a volte addirittura incomprensibile, sta nella forza dell'amore che vince le radici di una madre meridionale troppo "chiusa" e attaccata al proprio figlio, sta nella generosità e nell'accoglienza, a volte esagerata, della gente, sta nel constatare che il sud non è poi così male come si dice al nord. Qui esiste un cuore, caldissimo e pieno di generosità, esiste un forte senso dell'amicizia, e anche quello della libertà, esiste un profumo di casa e tradizione, che a mezzanotte si espande verso il mare, nel giorno della festa del Santo Patrono, per perdersi nelle luci colorate e sfavillanti dei fuochi d'artificio.







  








Per chi non lo avesse visto, io suggerirei di non perderselo! Ne vale davvero la pena!

N.B. Per i Sky-dotati, questa settimana è in Primafila (per gli abbonati a Cinema solo a 2.50 Euro!).

Tornate a me, Olfatto e Gusto!

Sono ri-nuovamente in attesa dei tecnici della Telecom. Sto incominciando a temere che si tratti di tecnici-fantasma: ci dicono di venire un giorno e ad un orario e non si è mai presentato nessuno (nessuno per lo meno che fosse fatto di carne e ossa e, intendo, visibilmente umaneggiante, due braccia, due gambe, una bocca da cui escono suoni facilmente codificabili).
E intanto che aspetto, mi chiedo se riacquisterò mai il senso dell'olfatto e quello del gusto e in che modo - eventualmente - li avrei potuti perdere per sempre, dato che da quando ho avuto il primo sintomo di raffreddore (cinque giorni or sono) non riesco più a sentire alcun odore nè il sapore delle pietanze.
A tratti non riesco a capire neanche se fa caldo o freddo. Sto vivendo in una dimensione tutta mia, ove ai miei sensi non è dato constatare nulla del mondo circostante.
Conclusione: spero di guarire presto da questa fottuta influenza del c.., ehm del corrente mese.

domenica 8 maggio 2011

Rivoglio

i capelli lunghi.

Probabilmente li conoscete anche voi, ma non ho dettagli distintivi, ahimè, che possano aiutare a capire di cosa parlo.

Mi ricordo di un racconto (forse una lunga poesia) che lessi quando ero piccola su un'antologia per scuole medie. Molto probabilmente la maestra ce l'aveva assegnata come compito per casa. Mi ricordo che me ne innamorai, me ne lasciai affascinare, piano piano scivolò nel mio cuore e... e ora non la ricordo più. Non ricordo chi fosse l'autore, né quale fosse il titolo. Ma ricordo il colore della pagina, le illustrazioni (in un bambino, sicuramente, è ciò che rimane più facilmente impresso nella mente!) e il tema principale: la casa. La poesia era rivolta alla propria casa. Una casa che respirava e che aveva un cuore.
Peccato, non ricordo altro.
E oggi, mi pare molto strano parlare della sensazione che provavo nel leggere quelle pagine senza invece ricordare una sola parola del testo. Quelle parole erano riuscite a suscitare un'emozione in quella bambina, ma poi erano scomparse. E oggi mi ricordo dell'emozione, ma non delle parole. So solo che mi piacevano un sacco. Le leggevo e le rileggevo. Guardavo e riguardavo più volte l'illustrazione, uno sfondo blu e una casa gialla, con tutte le sue cose, una casa quasi ondeggiante, che palpitava e che, associandola alle parole, mi pareva respirasse.


Allo stesso modo, mi ricordo spesso della sigla di un cartone animato di cui ero innamorata da piccola. Anche in questo caso non ricordo nulla di "distintivo", né il titolo del cartone né quali fossero i personaggi. Ma di quella sigla ero davvero innamorata. Mi faceva volare, mi faceva entrare in estasi!
Era il susseguirsi delle quattro stagioni dell'anno. La scena della sigla era una sola inquadratura, sempre la stessa, che riprendeva l'esterno di una casa: una porta chiusa, una finestra, un tavolino e, forse (a meno che non sia la mia mente ad aggiungerlo), un albero. La stessa inquadratura, quindi, com'è facile intuire, cambiava aspetto in base alla stagione: d'inverno c'era il pupazzo di neve, d'autunno foglie ingiallite e l'albero spoglio (ma sulla presenza dell'albero ho seri dubbi), d'estate c'era - e me la ricordo bene - una tavoletta da surf appoggiata al muro e probabilmente delle tende svolazzanti dalla finestra aperta, in primavera era tutto rinato e tutto fiorito.
Una stupidaggine, via. Eppure, ero ammaliata da quella sigla, ammaliata! Restavo lì, inchiodata alla sedia con la faccia attaccata allo schermo della tv. D'altronde si sa, il passare del tempo è una delle prerogative più affascinanti della vita umana.
Un po' di tempo fa, mi sono lasciata trasportare dall'idea di girare in Internet, su YouTube, alla ricerca della sigla di quel vecchio cartone animato, ma non ricordando titolo, personaggi, niente di niente, è stata una ricerca vana. Peccato...
La poesia sulla casa, invece, forse non ho mai provato a cercarla: non saprei proprio come fare!
E poi, probabilmente, ritrovando oggi questi vecchi gioielli della mia memoria, il mio ricordo di loro perderebbe tutta la magia di cui sono intrisi!



Alcuni ricordi d'infanzia!

1) Scuole elementari. Lezione di matematica.
Mi ero presentata a scuola senza aver fatto i compiti di matematica, e temevo assai la mia insegnante che era un tantino severa! Ad un certo punto, quel giorno mi aveva chiesto se avessi fatto i compiti e io avevo risposto di essermi dimenticata il quaderno a casa. E' un classico, non è così? Di solito funzionava! Ma la mia maestra, quella volta, volle approfondire la questione, chiedendomi di avvicinarmi alla cattedra con il mio zaino. Sebbene consapevole delle conseguenze, non potei rifiutarmi. Una volta avvicinatami, la maestra incominciò a tirare fuori tutti i quaderni dal mio zainetto, tra cui quello con la scritta "matematica" (che non avevo, evidentemente, davvero scordato a casa!). Probabilmente in quel momento ero diventata rosso fuoco, ma ancor più rossa sarò diventata quando la maestra, aprendo il quaderno, aveva scoperto che non avevo fatto i compiti, e più rossa ancora sarò diventata quando la maestra aveva chiuso il quaderno, lo aveva alzato in alto e, puntando direttamente la mia capoccia, me lo aveva sbattuto in testa: beng!!! Un beng forte, risuonato per tutta la classe, di fronte agli occhi dei miei piccoli compagni di scuola :D!

2) Alle medie, avevo scritto un tema d'italiano come compito per casa. La traccia recitava qualcosa del tipo "Siediti e ascolta i rumori che provengono da casa tua. Descrivi quello che senti".
Il giorno dopo, a scuola, la maestra me lo aveva corretto e mi aveva chiamata alla cattedra per parlarmi. Mi chiese: "Quando scrivi, organizzi già quello che devi scrivere oppure scrivi quello che senti, così come ti viene?". Io risposi che scrivevo così come mi veniva. Mi disse che ero brava, che avevo una predisposizione particolare alla scrittura. Questo ricordo, in verità, lo conservo gelosamente proprio perché mi fa ancora un enorme piacere. Infondo è vero, mi piaceva molto scrivere già quando ero una bambina :)!

3) Qui mi sa che siamo all'asilo!
La maestra ci aveva chiesto di disegnare il nostro papà. Io avevo fatto un bel disegno, o meglio, mi ricordo che mi ritenevo brava a disegnare! Così, non appena finii, consegnai soddisfatta e superba il mio disegno alla maestra. Ma lei vide subito un "particolare" che mi fece notare: avevo fatto questo disegno con il soggetto (mio padre) esattamente al centro della composizione. Ed esattamente al centro della composizione avevo anche posizionato un lampadario, con il risultato che il lampadario pareva essere perfettamente attaccato alla testa di mio padre! Ok, la cosa fa un pò ridere (me lo ricordo assai bene quel disegno lì!!!), però... la maestra era rimasta così colpita dal mio "capolavoro" e specialmente da quel dettaglio che ritenne opportuno dirlo a tutti quanti. Mi ricordo qualcosa del tipo che prese il mio disegno, lo mostrò a tutta la classe e disse "Ha disegnato il lampadario in testa al papà!". Non era il caso di far tanto baccano, Dio santo! :D

4) Da piccola, ero convinta che si scrivesse "l'anatura" anziché "la natura" e "l'aradio" anziché "la radio" e, inoltre, che si pronunciasse "rùbrica" anziché "rubrìca" :D.

5) Alle elementari, mi ero "innamorata" di un mio compagno di classe, si chiamava Mauro. 
Un giorno, durante la ricreazione, la classe si era svuotata, ed eravamo rimasti in pochi, tra cui io e lui. Mauro era seduto sulla sedia al posto suo e si era slacciato e tolto una scarpa. Quando vidi questo gesto da parte sua (mi ricordo il suo calzino bianco) "cambiai sentimenti": il suo piede mi aveva fatto disinnamorare :D!

Com'è ovvio, questi sono solo pochi dei tanti ricordi d'infanzia!

sabato 7 maggio 2011

Quattro foto per la buonanotte ;)

S. Giorgino


S. Giorgino


S. Giorgino


Silhouette in the night - S. Giorgino

I miei scatti sono anche su

Un po' di febbre e una puntata di Ulisse in sottofondo.

Un incredibile mal di testa ma P. accanto a me.
Una stupenda giornata di primavera passata a sudare tachipirina sotto le lenzuola.
Un nuovo antivirus firmato Microsoft e una confezione di dieci Kinder fette al latte nel frigorifero.
Spremuta d'arancia e impazienza di adagiare i piedi in comodi sandaletti estivi. 
Voglia di terminare il romanzo, di comprare portafoglio da Coin, di guarire dalla febbre e... propositi di vita imminenti.

venerdì 6 maggio 2011

Aspettando P.

Sono in pigiama, dotata di febbre e raffreddore, in attesa che il mio ragazzo rientri da un viaggio durato quattro cambi di treno. Città italiane strategicamente scollegate dal resto del mondo. I "viaggi della speranza", come li chiama lui.
E' un momento, questo, che la febbre non doveva arrivare.
Ma è arrivata.
Infondo, arrivano molte cose quando non devono, e altre non arrivano quando devono.
Non è delirio di febbre.
Semplicemente voglia di scrivere due cazzate per perdere tempo prima del rientro di P.
Anche perché amo terribilmente scrivere sulla tastiera del PC.
Sono una bravissima dattilografa.

Prossimi passi:

- andare dal parrucchiere per livellare i capelli e per rifare - dopo tanto tempo - il colore nero-blu (visto che non amo il mio taglio attuale, almeno concedetemi di eliminare dal mio cranio questo colore castano naturale che mi par tanto insignificante!);
- far crescere ogni pelo (gambe e inguine) sino a diventare una mezza foresta amazzonica e correre disperata dall'estetista per eliminare ogni traccia di rasoio nemico prima dell'estate;
- dall'estetista, mi regalerò anche manicure (gel) e pedicure;
- inoltre, quando il male sarà passato (e quando sarà passata anche l'estate), tornerò finalmente in palestra, ove intendo scolpire i miei glutei che negli ultimi tempi, senza chiedere il mio permesso, si sono felicemente rammolliti.

giovedì 5 maggio 2011

Desigual, ti sogno anche la notte!

Oddio, sono sconvolta.
Stanotte ho sognato di essere in un negozio di non so che (probabilmente un'edicola) e, all'improvviso, la proprietaria aveva esposto sul banco principale una rivista nuova dal titolo Desigual che dentro conteneva, tutta incelofanata, una borsa Desigual!!!
Ragazzi, sono impazzita, gliel'ho strappata quasi di mano per scoprire che il prezzo era soltanto 25 euro! :D
L'ho acquistata senza pensarci. Che gioia di momento!!!

Ora mi rendo conto che era soltanto un sogno... :(
Accidenti.

mercoledì 4 maggio 2011

"Cosa c'è dentro di lui che non c'è dentro di me?"

Momento serietà.
Scena: io e il Tenente a Perugia, su un autobus diretto in stazione.

Quel sabato, eravamo in direzione stazione di Perugia dove avremmo preso il treno alla volta di Roma. Sull'autobus saremo stati sì e no una decina di persone, tra cui un extracomunitario, con ogni probabilità senegalese, quello che era salito alla fermata dove siamo saliti noi e che gentilmente ci aveva indicato quale numero di autobus ci sarebbe convenuto prendere per arrivare prima a destinazione.
A una fermata un po' più avanti, è salita una signora (probabilmente straniera anche lei) e, dal fondo dell'autobus, ho assistito alla scena in cui la signora non aveva il biglietto e chiedeva all'autista cosa avrebbe potuto fare. Diceva qualcosa del tipo "devo andare a casa, non so come fare" e non aveva la minima cattiva intenzione, anzi, stava solo chiedendo una soluzione all'autista. Sebbene dall'ultimo posto fosse difficile sentire cosa si dicessero, non era impossibile intuire che l'autista stesse facendo storie per farla salire a bordo senza il biglietto. Non ho fatto in tempo a rendermi conto di tutto che, all'improvviso, il senegalese, seduto davanti a me, si è alzato di scatto, ha raggiunto l'autista e, senza dire una parola, gli ha dato delle monete facendo cenni per indicare la signora. È tornato immediatamente al suo posto come se nulla fosse successo, guardando fuori dal finestrino, come un momento fa, mentre l'autista diceva alla straniera: "Il signore le ha comprato il biglietto". Allora la signora ha preso il biglietto, ha obliterato e non la finiva più di ringraziare il suo benefattore.

Io sono rimasta senza parole. Sembrerà una cosa da niente, lo so, ma sono rimasta senza parole perché in quel momento mi sono venuti in mente un sacco di pensieri.
Quell'uomo extracomunitario era molto buono (e non solo per quel gesto: sono cose inspiegabili, gesti, movimenti, ma soprattutto sguardi, sorrisi distesi che ti trasmettono serenità e... bontà). Eravamo in dieci sull'autobus, come ho detto. Perché nessuno di noialtri si è alzato da quel fottuto posto per aiutare la signora? Perché a me non è venuto di farlo neanche nell'anticamera del cervello e a lui sì? Cosa c'è dentro di lui che non c'è dentro di me? Me ne stavo scioccamente ad assistere alla scena senza che mi venisse in mente neanche lontanamente che avrei potuto acquistare io il biglietto a quella signora. In fondo, si sarebbe trattato solo di poche monete. Ma qui non si tratta di monete e di sforzi economici. Si tratta, più che altro, di sforzi dello spirito.
Ne derivo che quell'uomo deve avere dentro qualcosa che io non ho, e che molti altri non hanno.
So che è solo un gesto, un semplicissimo gesto, ma è una cosa che io non vedo tutti i giorni, non so voi. Sono gesti gratuiti, semplici, che non ti cambiano la vita e che devono partire da dentro: io lo chiamo Dono, e credo che non tutti ce l'abbiano.
Non è una cosa che succede spesso e mi ha lasciato qualcosa dentro, specialmente in relazione agli accadimenti di questi giorni e a quelli legati alla storia razzista della nostra terra.
Infatti, se ci pensate, la cosa tocca ancora di più se si considera che la persona in questione è un extracomunitario.
Il protagonista di questa storia è uno straniero in mezzo a tanti italiani, seduti come lui su sedili d'autobus, ma che continuano a guardare fuori dal finestrino, mentre una straniera chiede aiuto per tornare a casa.
Ma il colore della pelle e la razza di quell'uomo sono una questione secondaria. Qui c'è di mezzo l'uomo e quello che ha dentro. Credo si tratti di una sorta di predisposizione.
Fondamentalmente, penso che tutti potremmo essere così, solo con un po' di "esercizio". E forse quella che non abbiamo è proprio la predisposizione a quell' "esercizio".  Ci sono persone a cui viene facile come allacciarsi le scarpe: quello è un dono.

Cacchio caccherelli ridatemi i miei capelli

Vedere serie di capelli lunghi e neri non fa bene alla mia incolumità mentale.
Divento decisamente isterica.
Ho bisogno che ricrescano i miei capelli. Li rivoglio lunghi e belli. Non mostratemi e non parlatemi di capelli lunghi almeno fino a due anni a partire da questo istante.

Alla veneranda età di 25 anni, ho capito che a sbagliare non ci si mette proprio un cacchio, a recuperare ci si impiega anche troppo.

Torna, amico sole!!!

Nuvoloso, lavatrice in movimento, io in attesa dei tecnici Telecom, nuovamente.
Le storie si ripetono. Da uno all'altro, cambiano solo gli stati d'animo. Qualcosa di diverso dobbiamo pur trovarlo. Ma qualcosa non dovrebbe essere di genere femminile? Perché mai diventa maschile?
La risposta dovrebbe essere la seguente: qualcosa nasce come contrazione di qualche cosa, ma nel momento in cui diventa qualcosa diventa anche un pronome indefinito che, generalmente, va concordato al maschile.
Voglio che torni il sole.
Dopo aver osato tirare fuori tutto il guardaroba estivo e mettere via quello invernale, il tempo ha deciso di fare i capricci: ci sono stati financo temporali con tuoni! Che diamine... e va bene, va bene, prometto di non fare più il cambio di stagione a metà aprile...
C'è un detto che dice qualcosa del tipo "se giugno non arriva all'otto non mettere via il cappotto", ma che dicono mai??? Ormai all'otto di giugno è estate inoltrata!
Per fortuna non avevo ancora indossato le scarpe aperte: ogni anno di solito mi diluvia sui piedi.

lunedì 2 maggio 2011

Foto!

Bye bye sun - S. Giorgino

Cielomare - S. Giorgino

Neve - S. Giorgino

Vicolo - S. Giorgino

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